IBN
La
leggenda narra che Maometto al termine di una grande razzia nel deserto fece
condurre un gruppo di 100 cavalle arabe ad abbeverarsi. Nell'occasione il
profeta fece suonare le trombe e mentre 95 fattrici bevvero a sazietà, altre
cinque giumente tornarono indietro al galoppo verso di lui e fu così che
divennero le sue favorite.
Le cinque cavalle del profeta, costituirono secondo molti, le famiglie più
nobili dell'allevamento del purosangue arabo fra i beduini e cioè le linee
Saqlawi, Kuhaylan, Hadban, Obbeyan e Hamdan.
Maometto fu il primo fra gli arabi a capire l'importanza dell'allevamento in
purezza di questa razza di cavalli e trasmise questa filosofia ai suoi seguaci
facendone quasi un obbligo religioso. Ebbe anche a dire che "i cattivi
spiriti non entrano in una tenda se accanto ad essa si trova un cavallo asil"
oppure " per onorare Dio basta tenere un cavallo asil e tutti i peccati
saranno perdonati".
Il cavallo arabo era per i beduini del deserto una ragione di vita. Anche se
analfabeti e non tenendo libri genealogici, conoscevano alla perfezione le
genealogie dei loro soggetti.
La selezione del cavallo, oltre che attraverso incroci in purezza, avveniva
naturalmente; solo i più forti sopravvivevano alle fatiche a cui erano
sottoposti durante le guerre o scorrerie, o al clima avverso del deserto.