Che cos'è il software libero? Bella domanda, vediamo però prima di chiarire che cosa NON è un software libero. Dunque, voi sul vostro pc avete installato Windows® XP, ora state navigando con Internet Explorer e dato che questa pagina vi interessa ora la copierete in un documento Word. Poi, dato che avete il sospetto che un malware sia entrato nel sisteme, farete girare Spy Sweeper.

Nessuno di questi è un programma libero. Windows incide per un tot (non si sa esattamente quanto) sul costo di un pc, IE vi viene fornito con esso, Word e affini lo pagate una barca di soldi se siete studenti, il triplo se siete professionisti e infine Spy Sweeper si scarica gratuitamente dalla rete. Ma nemmeno questo si può definire un software libero.

Un software si definisce libero o open source quando, magari dopo aver pagato una piccola somma per averlo, voi siete liberi di modificarne il codice sorgente che in genere viene fornito con esso.  

 

Il software libero per eccellenza è Linux, sistema operativo creato nel 1991 da Linus Torvalds e all'inizio formato da solo kernel. Ora circolano molte centinaia si versioni (di cui molte a pagamento) di Linux, dato che ognuno può acquisirlo, modificarlo, e anche commercializzarlo senza dovere nulla a nessuno. Il solo obbligo che ha è mantenere nel suo nuovo programma le caratteristiche del modello open source, ovvero fornire il codice sorgente in caso qualcuno voglia a sua volta migliorarlo.

Ad esempio io ho una Mandrake 9.2 (una versione di Linux molto semplice e popolare), nessuno mi impedisce di modificarla (se ne ho le capacità...) a mio piacimento, chiamarla "Linux  Fatto-in-casa-da-me" e venderla a 10 dollari. Se però un tale, comprato il mio prodotto, lo migliora e lo chiama "Linux Fatto-in-casa-da-ma-anche-meglio" e lo vende a 9 dollari e 50 vuol dire che è più bravo di me e non posso far altro che prendere esempio.