(10.07.03, darg) -
«Siamo molto arrabbiati per le notizie che sono state diffuse: al momento, l'accordo tra Hc Torino e Hc Valpellice non è ancora stato sottoscritto. E' un'ipotesi di lavoro, nulla di più».
L'idea di contattare il presidente dell'Hc Torino Bruno Oldani non è stata cattiva. La sua dichiarazione, tutt'altro che di prammatica, è l'emblema della tensione che l'hockey piemontese sta vivendo, dopo l'annuncio del presidente dell'Hc Valpellice Fabrizio Gatti della nascita del "Valpetorino" (o comunque di una terza società che disputi la Serie A).
«Quanto riferito non è ancora stato definito ufficialmente. Tantomeno le percentuali di compartecipazione. Quelle che sono state espresse non corrispondono al vero», dice Oldani.
Di fronte a dichiarazioni come queste, c'è da chiedersi se l'affare non sia destinato a fallire. Ma il dott. Oldani precisa: «Onestamente non so quante possibilità ci siano di giungere davvero all'accordo. Certo, c'è la più ampia collaborazione delle due società affinché esso possa concretizzarsi. Sicuramente, alla metà della prossima settimana sarà diffuso un comunicato congiunto di Hc Torino e Hc Valpellice in cui si annuncerà il matrimonio... o il divorzio».
La mia personalissima impressione, a questo punto, è che la strada dell'unione sia ormai imboccata e che una marcia indietro sia piuttosto improbabile. Ma certo il presidente Oldani e gli altri dirigenti del club gialloblù non hanno gradito le anticipazioni (peraltro confermate da un comunicato ufficiale dell'Hc Valpellice e riprese anche dal tg regionale di Raitre).
Torna indietro
|
|