Il Codice
Lipizzano
ovverosia
Come Guidare a
Roma
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Introduzione
Lo staniero che
si trova per la prima volta a guidare od a passeggiare per le strade italiane,
soprattutto per le vie di Roma, scopre immediatamente, con sua grande
costernazione, che tutti gli altri autisti ignoraro completamente le regole del
Codice della Strada. In modo particolare i semafori.
Apparentemente,
specie a Roma, il legame tra il colore dei semafori e la direzione del traffico
sembra un cosa del tutto casuale: le auto passano liberamente con il verde, con
il giallo e con il rosso, senza distinzione. Eppure gli incidenti sono rari.
Qualche autista
straniero, particolarmente intraprendente, fedele al detto "Paese che vai,
usanze che trovi", dopo aver soppesato la situazione, decide di
comportarsi secondo gli usi locali, con il risultato che, la prima volta che
tenta di passare con il rosso, va quasi a finire con la macchina contro quella
che passa con il verde. Per sua fortuna, il più delle volte, due frenate
brusche evitano l'incidente. Il nostro intraprendente autista straniero, non
ancora rimessosi dalla paura, generalmente si sente urlare un bel
"Cornuto!!!" dall'altro autista. A volte, invece del turpiloquio, si
vede sventolare in faccia velocemente, dal finestrino dell'altra macchina, una
mano con il pugno chiuso, meno l'indice ed il mignolo. Il significato è
lo stesso: "Tua moglie sta andando a letto con un altro!". Il nostro
autista, però, non fa a tempo a rispondere: un attimo dopo l'altro ha già
accellerato ed è sparito dalla vista.
Se il nostro
bravo turista, invece di andare in macchina, decide di girare a piedi per le
strade della capitale, la storia è la stessa: gli autisti sembrano
ignorare completamente il 'suo' verde ai passaggi pedonali. Risultato: come si
fa ad attraversare la strada? Quando, alla fine, lui decidere di affrontare il
pericolo, un'altra frenata brusca lo salva in extremis dall'essere investito.
Frenata accompagnata irrimediabilmente dal solito "Cornuto!!!". Il
nostro bravo straniero comincia a sospettare che forse i locali sanno qualcosa
su sua moglie, che lui non sa...
Niente di tutto questo.
Il nostro turista semplicemente ignora che per le strade di Roma non vige il
Codice della Stada, ma il Codice Lipizzano. Una volta imparato questo,
potrà girare in auto o a piedi per le strade, senza problemi e senze il
costante timore di essere investito.
Per la sicurezza
e la buona salute del turista straniero, ecco dunque una esauriente descrizione
del Codice Lipizzano:
Innanzi tutto un
po' di etimologia storica:
Lipizza, o
meglio Lipica (pronuncia sempre Lipizza: in Serbo-croato la z sorda si scrive
c) "Il piccolo tiglio" è un altrimenti ignorato puntino sulla
carta geografica, oggi in territorio sloveno, a pochi chilometri da Trieste.
Lipizza non è nemmeno un paese: vista dall'alto, ha l'aspetto di una
grossa azienda agricola, sebbene attorno ad essa non ci siano affatto campi
coltivati. E non fa specie: Lipizza si trova nel bel mezzo della brughiera del
Carso, dove di agricoltura se ne può fare ben poca.
Lipizza,
infatti, non è un'azienda agricola, ma un notissimo allevamento di
Cavalli: i famosissimi Cavalli Lipizzani, appunto.
L'allevamento di
Lipizza ha origini antiche: fu fondato più di quattrocento anni fa per
volere dell'Imperatore d'Austria, importando dalla Spagna quelli che erano
allora considerati i migliori cavalli sul mercato. L'intenzione degli Austriaci
era quella di creare una rinomata scuola di equitazione. Lipizza fu scelta per
le caratteristiche del terreno e del clima, simili a quelle del luogo di
origine degli equini importati. I Cavalli Lipizzani sono oggi una vera e propria
razza a se stante, prodotta dall'incrocio di cavalli arabi, berberi e,
naturalmente, spagnoli. Infatti la scuola di Vienna, dove i Lipizzani imparano
a fare i loro "numeri" si chiama appunto la Scuola Spagnola di
Equitazione.
Visitando
Vienna, uno degli spettacoli più popolari è quello della Scuola
di Equitazione Spagnola, dove i bianchi Cavalli Lipizzani si destreggiano nelle
varie figure artistiche, ballando al suono di Waltz e salutando il pubblico con
un inchino alla fine del ballo. Ma la performace che fa sempre più
effetto è quella delle due file di cavallerizzi che, partite dagli
angoli della pista, si incrociano, trotterellando in diagonale, al centro della
stessa: uno da destra, poi uno da
sinistra, e così via. Le due file di si incrociano a tempo di musica,
senza che mai un cavallo vada a "sbattere" contro l'altro. Bravi,
veramente bravi! Ci godiamo lo spettacolo, pensando a volte "Ma come
fanno?".
I Lipizzani sono
animali docili ed intelligenti. Quelli che vediamo alla Scuola Spagnola di Equitazione
non sono animali giovani. Anni di addestramento li condizionano a vincere
l'istinto che li spingerebbe a fermarsi o a cambiare direzione, vedendo un
altro cavallo arrivargli incontro. La fila continua a trotterellare a tempo di
musica, come se l'altra fila non esistesse. I Lipizzani non cambiano
improvvisamente velocità: se lo facessero succederebbe... il 'patatrak'.
I Cavalli Lipizzani conoscono il "Codice della Strada" della Scuola
Spagnola di Equitazione di Vienna.
Anche i Romani.
E questo è il segreto. Il traffico di Roma è regolato, appunto,
dal...
CODICE LIPIZZANO
Premessa:
Le regole del
Codice Lipizzano annullano automaticamente quelle del Codice della Strada.
Eccezione alla regola: Sei stato colto sul fatto da un pizzardone.
In caso di
infrazione del Codice Lipizzano, si veda la sezione: Provvedimenti.
1. Incroci e
Semafori
1.1.Il colore del semaforo può essere
verde, giallo o rosso. Tra i tre colori non esite alcuna differenza.
1.2.La precedenza ad un incrocio è determinata
dal momento dell'arrivo: chi arriva prima, ha la precedenza. Chi arriva dopo,
dà la precedenza a chi è arrivato all'incrocio prima di lui.
Eccezione alla regola sono i prepotenti, che indipendentemente dalla
successione degli eventi, sono sempre primi.
1.3.In caso di dubbio sul comma precedente, la
precedenza spetta, in questo ordine: prima ai prepotenti, poi alle motociclette
ed alle motorette, poi agli autobus ed ai camions, poi alle automobili, ed
infine alle biciclette. I pedoni non hanno mai il diritto di precedenza. Per i
pedoni si veda il capitolo 2. .
1.4.La velocità, nel passare un incrocio,
deve essere mantenuta costante.
2. Passaggi
Pedonali
2.1. Il pedone che attraversa la
strada sul passaggio pedonale, lo fa a suo rischio e pericolo, e se ne
assume la totale responsabilità.
2.2. Il colore del semaforo può essere
verde o rosso. Il rosso è rosso. Il verde pure.
2.3. Per attraverasare la strada c'è
un modo solo: attraversarla.
2.4. Come al comma 1.4., la velocità
del pedone che attraversa la strada deve essere mantenuta costante.
3. Altre
situazioni
Oltre ai
semafori, agli incroci ed ai passaggi pedonali, non esistono altre situazioni
che richiedono l'ottemperanza al Codice Lipizzano: La strada è tua.
Provvedimenti
Strombazzate:
A.
Brevissima strombazzata di clackson=Attenzione! L'altro autista/pedone non sta guardando
nella tua direzione. Può non averti visto: la strombazzata serve a
segnalare la tua presenza ed a richiamare l'attenzione.
B.
Strombazzata lunga e feroce di clackson= Attenzione!!! (con tre punti
esclamativi) L'altro autista/pedone
non ha calcolato bene le distanze, oppure i tuoi freni non funzionano a
dovere/l'asfalto è bagnato. Pericolo di scontro. Si richiede l'immediato
intervento dell'altro autista/pedone: che si sposti/accelleri/freni
tempestivamente, a seconda del caso: con la strombazzata a tre punti
esclamativi, tu declini ogni responsabilità per le possibili
conseguenze.
Frenata Brusca:
A.
Frenata brusca regolare. Va fatta con forte stridìo di freni.
Non necessaria per evitare l'incidente, ma essenziale per far capire all'altro
che i tuoi freni sono a posto. L'auto si fermerà in ogni caso a pochi
centimetri dall'altra auto/dal pedone.
B.
Frenata brusca d'impatto. Lo stridìo non è obbligatorio:
L'unica funzione di questo tipo di frenata è quella di ridurre al
massimo la velocità, prima dell'inevitabile impatto. Nella speranza che
anche l'altro autista abbia fatto altrettanto, l'incidente si risolverà
con un po' di ammaccature alla carrozzeria.
Turpiloquio:
A. Il turpiloquio è un
provvedimento da usare in caso di infrazione al Codice Lipizzano da parte
dell'altro autista.
B. L'unico turpiloquio
ammesso è la parola "Cornuto!", seguita da tanti punti
esclamativi quanta è la gravità dell'infrazione commessa:
"Cornuto!"
con un solo punto esclamativo significa: "Ma sta' un po' più
attento, Diamine!".
"Cornuto!!"
con due punti esclamativi significa: "Ma chi ti ha dato la patente?
!!".
"Cornuto!!!"
con tre punti esclamativi significa: "Mi hai fatto prendere una gran
paura: a momenti causavi un incidente!!!":
Nota: a Roma
l'uso della parola "Cornuto!" è riservata alle descritte
situazioni del Codice Lipizzano. Al di fuori di esso, l'unico contesto permesso
è quello dello Stadio Olimpico, lanciato esclusivamente in direzione del
direttore di gara, quando questi avesse dovuto fischiare una punizione (un
punto esclamativo) o, Dio ci guardi, un rigore (tre punti esclamativi) contro
la Roma o la Lazio.
Per chiarezza e
per distinzione dal Codice Lipizzano, l'allocuzione da stadio è sempre
preceduta dalla parola "Arbitro".
In caso di
fretta, i primi due tipi di "Cornuto!" sono sostituibili dallo
sventolìo della mano, tesa fuori de finestrino, facendo il segno delle
corna. Il terzo tipo di "Cornuto!!!" va sempre espresso a voce.
Esempi,
spiegazioni, logica e particolari eccezioni alla regola
1. Tipico esempio di
attraversamento di incrocio:
In base al
capitolo 1., l'auto che arriva per prima all'incrocio ha il diritto di
precedenza. Una volta data la precedeza al veicolo proveniente da destra o da
sinistra (ovviamente a prescindere
dal colore dell'eventuale semaforo), rimane la questione: quando iniziare ad
attraversare l'incrocio? La risposta è ovvia: usando il metodo dei
Cavalli Lipizzani, cioè quando l'auto che ha avuto la precedenza si
trova ESATTAMENTE al centro dell'incrocio, premesso che tu abbia regolato la
tua velocità (vedi comma 1.4.) secondo quella dell'altra auto. Questo ti
permetterà di arrivare al centro dell'incrocio quando l'altra auto lo
avrà passato completamente e, SOPRATTUTTO permetterà al prossimo
veicolo che viene da destra o da sinistra di incominciare ad attraversare
l'incrocio, sempre secondo le stesse regole del Codice Lipizzano. Il sistema
permette al traffico di scorrere in maniera fluida, nonostante l'enorme numero
di incroci e di semafori. I semafori, superfluo sottolinearlo, sono soggetti
alla Legge di Murphy: se il primo è verde, il prossimo sarà
INEVITABILMENTE rosso. Il Codice Lipizzano è nato dalla necessità
dell'autista romano di conciliare la Legge di Murphy con la necessità di
arrivare a casa prima che la pasta sia scotta.
2. Tipico esempio di
attraversamento di pedone:
In base al comma
1.3. ed al capitolo 2., il pedone non ha MAI il diritto di precedenza. Per
attraversare la strada il pedone deve seguire le regole dei comma 2.3. e 2.4..
Sofisticati
calcoli hanno stabilito che per attraversare la strada secono il Codice
Lipizzano, il pedone dovrebbe avere la stessa velocità dei veicoli che
passano, oppure esattamente la metà della loro velocità. Dato che
per fare questo il pedone dovrebbe essere un campione olimpico, questa
situazione non si presenta mai. Il pedone, quindi ha il DOVERE di lasciar
decidere all'autista se lasciarlo passare o meno. Al pedone è richiesto
(per la sua buona salute) di non confondere l'autista, nella sua decisione.
Innanzi tutto
è doveroso che il pedone cominci ad attraversare la starada quando non
vede macchine in giro. Questo non significa, naturalmente che non ci siano
macchine in giro. Significa solo che lui non le vede. Purtroppo questa regola
non è applicabile nella maggior parte dei casi, per via del traffico
intenso. Il pedone deve, quindi, applicare
il comma 2.3. (attraversare la strada), badando bene di seguire
esclusivamente il comma 2.4. (mantenere la velocità di attraversamento
COSTANTE). Iniziando ad attraversare la strada, il pedone segnala all'autista:
"guarda che sto attraversando la strada!". L'autista regola la sua
velocità in base a quella del pedone, o rallentando, per permettere al
pedone di passare (specie se non ha fretta), oppure (generalmente)
accellerando, per superare il passaggio pedonale PRIMA che il pedone sia
arrivato al possibile punto di impatto. Se il pedone aumenta d'improvviso la
velocità di attraversamento, l'autista non fa a tempo a frenare, dopo
aver acellerato, investendo il pedone che, in questo caso ne ha SEMPRE la
colpa, in quanto ha infranto la regola del comma 2.4.. Se il pedone rallenta la
sua andatura, dopo essere già sceso dal marciapiede, segnala INEQUIVOCABILMENTE
che ci ha ripensato e che non desidera affatto attraversare la stada.
L'autista, quindi, continuerà indisturbato il suo viaggio, Se il pedone
ci ripensa un'altra volta e, cambiando di nuovo la velocità, riprende ad
attraversare, rischia di essere investito. Giacché ci ha ripensato ben
DUE volte, quand'anche non fosse investito, il "Cornuto!!!" (a tre
punti esclamativi) se lo merita certamente.
3. Attraversamento del pedone in
prossimità di un incrocio
Pur restando in
vigore tutte le regole dell'esempio precedente, l'attraversamento del pedone in
prossimità di un incrocio presenta delle difficoltà maggiori, dal
momento che l'autista deve regolare contemporaneamente la SUA velocità
di attraversamento dell'incrocio con quella delle altre macchine. Per questa
ragione è preferibile, qualora la cosa sia possibile, che il pedone non
attraversi la stada in prossimità dell'incrocio, ma se ne allontani
almeno una cinquantina di metri, dove non ci siano né semafori pedonali,
né passaggi pedonali che possano confondere l'autista. È
essenziale che, così facendo, il pedone non "sbuchi" da dietro
un'auto parcheggiata, la quale ostruisce la vista dell'autista in arrivo. Nel
caso che la cosa non sia possibile (maggior parte dei casi) il pedone deve
prima tirare in avanti la testa, guardando nelle due direzioni, per SEGNALARE
all'autista in arrivo che lui sta per attraversare. In genere l'autista
risponde con una breve strombazzata, per avvertire il pedone che lo ha visto,
con una lunga strombazzata per avvertirlo che non può ridurre la
velocità/sta per accellerare o, più raramente, con un ampio gesto
della mano, indicante che il pedone può passare, giacché
l'autista non ha fretta.
4. Vecchi e carrozzine
Ci sono due casi
particolari in cui l'autista concede il diritto di precedenza al pedone: I
vecchi e le carrozzine. Questi due tipi di pedoni sono estremamente lenti ed
indecisi, e non rispondono adeguatamente ai segnali dell'autista, percui questi
generalmente dà loro la precedenza. Non sempre le persone anziane sono
Vecchi, percui è loro dovere di segnalare esplicitamente all'autista il
loro status. Se la persona anziana che sta per attraversare la strada ha il
bastone, lo deve alzare agitandolo minacciosa in direzione dell'autista. Il
significato di questo gesto è: "Sono un vecchio. Ho il diritto di
precedenza. Se no me lo dai, ti spacco il parabrezza con questo bastone!".
Se la persona anziana non ha la forza di alzare il bastone, o non ne ha uno,
deve agitarsi, come se gli tremassero le gambe. Il significato, in questo caso
è "Rallenta, se no me la faccio sotto!".
Le donne con
bambini in carrozzina possono attraversare la strada senza problemi, ma devono
farlo esclusivamente ai passaggi pedonali. È preferibile che abbiano a
portata di mano un pizzardone od un Boy-Scout (anche un soldato in libera
uscita può servire allo
scopo, in mancanza di meglio) che segnali all'autista l'arrivo della
carrozzina.
per aggiunte/correzioni/suggerimenti
scrivi a: e-mail
di Daniel Shalev.