Sutri


Su uno sperone tufaceo, circondato da profonde vallate e rigogliosi corsi d'acqua sorge la città di Sutri.

La sua era una collocazione strategica, lungo un corridoio naturale di collegamento tra i territori interni dell'Etruria meridionale e la fascia costiera e, allo stesso tempo, lungo la linea di transito da Roma verso il nord della regione.
Le prime testimonianze di insediamento risalgono alla tarda età del bronzo (circa 10. secolo a.C.)


Conquistata da Furio Camillo, negli anni seguenti la caduta di Veio (396 a.C.), Sutri diviene colonia romana nel 383 a.C.

La sua posizione lungo la via Cassia, nonostante ripetute rivolte e scelte politiche, dà a Sutri un ruolo e un benessere economico testimoniati dagli importanti resti archeologici del periodo.
Con la caduta dell'impero resta l'importanza strategica della Cassia e a Sutri si affacciano le prime testimonianze cristiane
Campanile romanico del Duomo, Sutri Monti, valli e resti archeologici a Sutri Piazza del Comune, Sutri Palazzo Capotondi, Sutri Sutri Sutri Sutri Sutri Sutri Sutri
Dopo varie dominazioni e occupazioni Sutri entra nel territorio della Chiesa e la sua importanza cresce fino al ruolo di ospite di Concili.
A seguito delle lotte per il possesso dei castelli della Tuscia tra diverse fazioni politiche e alla perdita di importanza della via Cassia, dopo il sacco di Nicolò da Fortebraccio nel 1433 Sutri, che venne associata a Ronciglione, potenziata nella sua rocca dai Farnese a scopo difensivo sulla via Cimina, divenne via via meno strategica e la crisi economico-sociale è continuata fino al secolo scorso.



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