Lucia Melpignano nasce a Taranto il 16.05.940 da Melpignano Francesco e Puce Grazia. In piena guerra , le condizioni certo non sono delle migliori. La mamma Grazia , precedentemente, aveva perduto un figlio durante il parto.
Lo scoppio di una bomba, nelle vicinanze dove abitavano , per il grande spavento e , forse anche per paura di perdere anche la figlia Lucia, la mamma si ammala , perde il latte che dava a Lucia e , per Lucia cominciano le sofferenze . Lucia teneva appena 8 mesi. La mamma ,convinta che non poteva più aiutare la figlia a crescere , con una grande paura nel cuore di perderla , come aveva perduto il primo figlio , rivolge un appello accorato a S. Antonio di Padova :" S. Antonio! Non prenderti la vita di Lucia come il primo bambino:Lasciala in vita, prenditi piuttosto,la mia vita". Dopo 10 minuti la mamma di Lucia, stringendo tra le braccia la piccola Lucia, spirava nella grazia del Signore.
Lucia cresce sana e bella ma , all'età di nove anni , il Signore comincia la sua Opera di santificazione cominciandola ad immergere nella sofferenza che si porterà per tutta la vita.
Una caduta le frattura il femore , comincia un calvario da un ospedale all'altro per circa 3 anni.
A questa frattura si aggiunge altra sofferenza :una coxite acuta e la poliomelite che lasceranno segni indelebili e sofferenze per tutta la vita . Una gamba si accorcia di 7 cm.
Ma , la vita dei Santi , è sempre tribolata al massimo ed ecco, nel tempo , anche la pleurite.
A 16 anni , finito l'iter ospedaliero ,forse perché ne risente della stanchezza della vita , decide di fare un'esperienza religiosa.(Io, nello stesso anno entravo in Seminario.Coincidenza o disegno)
Dura solamente qualche anno.
A quanto mi è dato sapere non ha fatto mai pesare le sue sofferenze anzi , era sempre pronta ad aiutare e incoraggiare chi soffriva. Sempre col sorriso dolcissimo sulla bocca e con la battuta scherzosa , sin da allora accettò serenamente la sofferenza e la offrì a Nostro Signore.
Devotissima alla Madonna , non perdeva occasione di invocarLa. Riesce a fare anche un viaggio a Lourdes dove fa la sua totale consacrazione alla Vergine SS offrendo , ai suoi piedi, le non poche sofferenze del corpo e dello spirito.
Anno 1968
Nella bellissima Santa Casa di Loreto diciamo il nostro si per la vita. Non fu una cerimonia pomposa, le mie condizioni economiche erano pessime. Il padre che officiò il sacramento non volle nulla, il vestito fu dato da una mia zia suora , alla cerimonia eravamo soltanto io, Lucia, il papà suo (anche testimone) e il mio testimone. Nello stesso anno nasce la primogenita. Nel 1969 nasce la secondogenita e nel 1977 la terzogenita . Anche i parti sono stati molto sofferti in quanto , con la frattura del femore antecedente, s'era formata anche una malformazione del bacino.
E quella frattura , o perché c'era altro, continuò , per tutta la vita, la sua opera demolitrice.
Ma la sua dolcezza, la sua forza d'animo, la sua grande incrollabile fede , furono i pilastri della nostra vita insieme.
Anno 1998
Le sue sofferenze sono in continuo aumento. Comincia ad accusare stanchezza. Una calcolosi renale si aggiunge alla già grande collezione.
Una insufficienza renale , completa l'opera, un rene funziona al 20% e un rene funziona all'80%.
14/02/2000
Lucia da tempo porta una ferita purulenta sotto la regione mammaria dx. Viene eseguita una mammografia ma il risultato è negativo .
Febbraio 2001
Viene eseguita una visita chirurgica e nuova mammografia. Viene evidenziato una carcinoma alla mammella destra di 6 cm. Il mondo ci è crollato addosso ad entrambi. Ma Lucia , nella dolcezza del carattere che possedeva , incoraggiava tutti quanti.
Comincia il grande calvario e la grande sofferenza. Bisogna intervenire chirurgicamente ma è necessario effettuare un ciclo di chemioterapia.
Le prime sedute di chemioterapia vengono sopportate egregiamente con pochissimi effetti collaterali. Dopo la quinta somministrazione gli effetti sono stati completamente disastrosi.
Le condizioni di salute sono pessime , la sofferenza è al limite. Viene ricoverata urgentemente nel reparto oncologico e sottoposta a terapia intensiva. Proprio quando si temeva per la sua vita avviene un fatto che mi lascia quantomeno sorpreso.
Mi trovavo a casa , in attesa che arrivasse l'orario delle visite in ospedale , erano circa le 14 quando , un tantino appisolato , mi vedo nella corsia dove era ricoverata Lucia e vicino al suo letto vedo , di spalle , un medico che si trattiene solo pochi secondi.
Non ci faccio caso più di tanto. Alle 16 ,ora in cui potevo accedere in ospedale in quanto munito di permesso speciale , Lucia mi dice : Oggi pomeriggio mi ha visitato un dottore nuovo.
Io: e cosa ti detto?
Lucia: niente mi ha toccato la gamba e se ne è andato.
In verità mi sembrava piuttosto strano , visto che le visite vengono effettuate solo di mattina. Ma per curiosità volli chiedere al medico di turno se , per caso , fosse stata chiesta , per mia moglie , una qualche consulenza esterna o se altro dottore l'avesse visitata. La risposta fu negativa.
Dopo due giorni mia moglie viene dimessa completamente ristabilita.
Prima di lasciare l'ospedale , per andare a casa, accompagno mia moglie a fare una visita alla cappella interna.
Varcata la soglia , sul viso di mia moglie vedo una nota di stupore e meraviglia , preoccupato, chiedo:
Io: che c'è Lucietta?
Lucia: E' quello il dottore che mi ha visitato avanti ieri.
Dentro la cappella dell'Ospedale c' era una statua , a grandezza naturale, di un medico. Quel medico era S. Giuseppe Moscato
18 aprile 2001
viene ricoverata presso l' ospedale per carcinoma ulcerato della mammella destra
05 maggio 2001
viene eseguita mastectomia radicale sec. Halsted. Asportazione in blocco di tutta la ghiandola mammaria, del muscolo piccolo pettorale, del muscolo gran pettorale e del tessuto linfograssoso del cavo ascellare fino ai linfonodi di terzo livello.
20 maggio 2001
viene dimessa dall'ospedale .
dicembre 2001
inizia un ciclo , di 30 sedute di radioterapia.
Gennaio 2002
Lucia comincia ad accusare dolori alla gamba destra. Viene eseguito un trattamento antidolorifico, si presume una forte lombosciatalgia.
Tentando qualsiasi mezzo di cura antalgica , i risultati sono sempre negativi. La sofferenza aumenta giorno per giorno.
08 febbraio 2003
Viene ricoverata presso il reparto oncologico con diagnosi : ca mammario in fase metastatica.
Viene eseguita una TAC urgente dove viene evidenziato il crollo vertebrale di L3. Viene trasferita con urgenza al reparto di neurochirurgia.
14 febbraio 2003
viene sottoposta ad intervento di Laminectomia sinistra + cifoplastica L3 e dimessa in data 26.02.03 con diagnosi: metastasi vertebrale con crollo di L3.
26 febbraio 2003
Viene ricoverata presso un centro riabilitativo dove vengono ottenuti discreti risultati. Comincia a deambulare con girello.
27 marzo 2003
cominciano dolori alla gamba sinistra e Lucia non si alza più dal letto. Viene dimessa dal centro riabilitativo in data 03.04.03.
Aprile 2003
Nulla potendo per alleggerire la sofferenza enorme , nulla potendo per diminuire quei dolori atroci , che andavano sempre ad aumentare, preso da un sospetto atroce , la ricovero nuovamente presso il reparto di neurochirurgia , da una lastra eseguita si nota il crollo di L3.
Viene chiesta una risonanza magnetica ,passano ben 20 gg. Lucia è arrivata al punto che non può più essere mossa dal letto e cominciano le piaghe da decubito.
05.05.2003
dimetto Lucia dall'Ospedale e , in ambulanza , la ricovero in Ortopedia donne a S.Giovanni Rotondo
09.05.2003
viene operata di laminectomia e stabilizzazione colonna vertebrale al titanio. Intanto , dalle radiografie eseguite , viene evidenziata una grave coxo degenerativa verosimilmente secondaria sn con deformazione della testa femorale e pressochè completa scomparsa della rima articolare.
23.05.2003
viene dimessa da S.Giovanni Rotondo (dalle condizioni generali ha appena 2/3 mesi di vita). Io non mi arrendo e combatto con molto coraggio. A casa , comincio un ciclo riabilitativo che , con tanta pazienza e , soprattutto un grandissimo amore , riesce a dare buoni risultati. Il 13 giugno 2003 riesco a metterla a terra e far fare alcuni passi col sostegno di un bastone.
La mia felicità è alle stelle.
Febbraio 2004
Sente una gamba come addormentata.Il male ha assalito il sistema nervoso,la faccio alzare dal letto ma la sposto solo con la sedia a rotelle.
Marzo 2004
Lucia non è più in grado di alzarsi dal letto , però riesce a muoversi.
Aprile 2004
Lucia dorme pochissimo e delira , i dolori sono fortissimi , aumento la dose di morfina. Non riesce + a fare movimenti nel letto.Al minimo tocco sente dolore. C'è una compressione cerebrale.
Maggio 2004
La malattia di Lucia sembra un prodigio,entra in coma per ben sei volte, dopo qualche giorno, mentre sembra che sta esalando l'ultimo respiro, sento come un leggerissimo soffio che le viene inalato, e ritorna pienamente lucida, era il soffio della vita
27/05/04
Il mio cuore oggi è trafitto,Lucietta è entrata in coma, non risponde e non apre più gli occhi.Il Signore ha deciso di portarmela via ,di portarla con se. La mia tristezza è indicibile. Non la lascio un solo istante e non posso fare a meno di piangere.
"Vergine SS. , Mamma mia dolcissima , ti scongiuro , ti imploro , non guardare le mie colpe che sono tante, ma guarda dentro al tuo cuore che è colmo d'amore , dammi la possibilità di salutare , per l'ultima volta , Lucietta mia con tutti i sentimenti. Nessuno , invocandoti , è stato mai respinto da tuo cuore di madre. Accogli la mia supplica , non respingere proprio me che sto perdendo il mio Angelo.
28/05/04
Sono sempre vicino a Lucietta con gli occhi pieni di lacrime. Improvvisamente apre gli occhi e mi sorride. Per non scoppiare a piangere per la gioia dico:
Lucietta mi vado a
preparare un caffè e vengo subito da te.
Lo voglio anche
io
Lo voglio anche
io
Preparo il caffè alla velocità del suono. Oggi sono spariti tutti i segni di compressione cerebrale , presenti nei giorni precedenti e che l'avevano portata in coma.
Col cucchiaino, le do il caffè che prende con gusto.
Durante la giornata parliamo felici entrambi della Madonna e di Gesù. Non sta delirando per niente , è perfettamente lucida. Il mio cuore è stracolmo per lei e per la Madonnina che ha accolto la mia supplica. Non nascondo che comincio a sperare ad una guarigione miracolosa , ma sia fatta la volontà di Nostro Signore , padrone assoluto della vita.
29/05/04
Lucietta mia sta come in estasi guardando la statua , di fronte a lei , della Madonna di Lourdes. Non la disturbo.
Lucia: (rivolta a me)
Ti manda tanti saluti
chi mi manda a
salutare?
La
Madonnina
Tu sei il mio Angelo,
quando starai vicino alla Madonnina devi dire "Madonnina
proteggi a Paolo.
31/05/04
Anche oggi Lucietta mia sta rivolta verso la statua della Madonna. Dopo una lunga osservazione della statua ( ho avuto la sensazione che ci fosse un colloquio vero proprio) Lucietta esprime le seguenti parole:
Ciao , allora ci
vediamo domani.
con chi ti devi vedere
domani Angelo mio?
con la Madonnina e
Gesù bambino
Da quel momento si è addormentata e non si è svegliata
più.
01/06/04
Lucietta mi sembra in coma profondo ma noto grandi segni di indicibile sofferenza che mi straziano il cuore da morire
"Gesù mio , ti prego, non farla soffrire tanto , passa a me la sua sofferenza. Non so quanto tempo sia durato questo strazio , a me è sembrata un' eternità.
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Paoletto non devi piangere io pregherò la Madonnina per te e le dirò: proteggi il mio Paolo |
Lucietta,tu sei il mio Angelo, e mi devi proteggere sempre. Aiutami a diventare forte come te,aiutami ad avere la tua fede,aiutami a diventare santo come te.Ti voglio tanto bene |
Anche io ti voglio tanto bene. |
Lucietta , questa rosa dalla alla Madonnina quando la incontri da parte mia e pregala che non mi abbandoni |
La vedrò molto presto e pregherò per te |