IL CAVALLO DI TROIA
Questa pagina è dedicata alle riflessioni, agli approfondimenti e alle considerazioni, su temi di carattere equestre. |
La prima pagina voglio dedicarla, giustamente, a questo nobile e meraviglioso animale: il Cavallo. ==================== Sinonimo di libertà, anello di congiunzione tra
l'uomo e la natura. Con il suo addomesticamento, l'uomo ha avuto al suo
fianco un compagno prezioso. Da quel momento è stato sempre presente
nella vita dell'uomo, aiutandolo nel lavoro e nelle conquiste, fino ad
immolarsi. A volte l'uomo dimentica tutto il bene ricevuto e lo tratta
male, scaricando tutte le proprie frustrazioni. E' proprio vero che il
cavallo fa esternare la parte migliore o peggiore del carattere del
cavaliere. Alla base di tutto deve esserci
la CULTURA EQUESTRE, la quale ci aiuterà a comprendere i
comportamenti del cavallo e la giusta tecnica per gestirlo, senza
offenderlo.
Tutti dovrebbero praticare questo magnifico sport
perché è scuola di vita, di coraggio, accresce l’autostima, il
rispetto per noi stessi e
per gli altri (persone, animali o cose), nobilita l’animo, eleva lo
spirito ed infine ci tiene a contatto con la natura che stiamo
distruggendo ed il nostro amico cavallo ce lo ricorda e ci esorta a
salvaguardare l’ambiente altrimenti questo anello di congiunzione
scomparirà. Voglio ringraziare tutti i cavalli che mi hanno consentito di trascorrere dei giorni indimenticabili e di vedere luoghi bellissimi. Un particolare ringraziamento va al mezzosangue polacco ARBIN, cavallo leale e generoso, con il quale ho condiviso molti lunghi viaggi in varie regioni d'Italia. Luciano De Santis |
LA PREGHIERA DEL CAVALLO AL SUO PADRONE
A te, mio padrone, rivolgo questa preghiera:
Dammi spesso da mangiare e da bere; e, quando la mia giornata
di lavoro è
Ogni giorno controlla i miei piedi e governami con una spugna
bagnata.
Quando rifiuto il cibo, guardami i denti; può darsi che
un'ulcera m'impedisca
Siccome non posso dirti quando ho sete, fammi bere spesso
acqua fresca e
Parlami: la tua voce è talora più efficace della frusta e
delle redini.
Accarezzami sovente perché io possa imparare ad amarti ed a
servirti meglio.
Non tirare la mia testa in alto col filetto, cosa che mi reca
gran dolore al
Non tagliarmi la coda, privandomi così della migliore mia
difesa contro le mosche ed i tafani che mi tormentano. Non dare strappate alle redini, e nelle salite non mi frustare.
Non darmi
Se mi rifiuto, assicurati che il morso ed i
finimenti non siano
Se mi
Non obbligarmi a trascinare un peso superiore alle mie forze,
né a camminare
Quando cado abbi pazienza ed aiutami, che io
Cerca di ripararmi dal sole. E quando fa freddo mettimi una
coperta addosso,
Ed infine, mio buon padrone, quando la vecchiaia mi rende
inutile, non Fammi ottenere tutto ciò che la mia preghiera invoca e non considerarmi irriverente se te lo chiedo in nome di Colui che è nato in una stalla.
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