LOZONO
TROPOSFERICO
(ossia lozono negli strati bassi dellatmosfera)
Lozono,
cioè la forma dellossigeno combinato in tre atomi,
svolge una rilevante funzione protettiva dei raggi ultravioletti
negli strati alti dellatmosfera terrestre (stratosfera):
se diminuisce (il famoso buco) è quindi un
guaio per la vita sulla terra.
Tutto il contrario per quanto riguarda la presenza dellozono
negli strati bassi dellatmosfera (troposfera), il cui incremento
viene invece temuto dagli scienziati. E a questo secondo
fenomeno che qui ci riferiamo.
Ma di quanto è aumentata la presenza di ozono nella troposfera?
Sino agli anni Sessanta si pensava che la presenza di ozono nellaria
che respiriamo fosse determinato unicamente dal rimescolamento
con gli strati alti dellatmosfera terrestre. Poi ci si è
accorti che alle nostre latitudini il livello dell'ozono è
aumentato dal secolo scorso di 3-4 volte. Ed è aumentato
ad un ritmo crescente. Mentre infatti a partire dagli anni '50,
le medie giornaliere misurate in aree rurali dell'Europa continentale
mostrano un aumento dell'1%-2% per anno, alla fine degli anni
'80 si assiste ad un raddoppio dei livelli di ozono: da 30 µg/m
3 a 60 µg/m3.
All'incremento dei valori medi si accompagnano, durante la stagione
estiva, episodi sempre più lunghi ed estesi di accumulo
di ozono (dal livello del suolo fino a 1.000-3.000 m di quota),
con le
concentrazioni dell'ozono che facilmente possono raggiungere valori
fino a 200-400 µg/ m3. Secondo il Rapporto sullo Stato
dellAmbiente - 1999 della Regione, in Lombardia la
conco-mitanza delle condizioni base che portano all'instaurarsi
di situazioni di inquinamento fotochimico, presenza di precursori
e climatologia, fa sì che questo fenomeno rappresenti oggi
il principale fattore di deterioramento della qualità dell'aria
nella regione.
E quali sono le ragioni di tale aumento?
La presenza di ozono è lindicatore più evidente
del così detto smog fotochimico, un fenomeno
di inquinamento frutto della combinazione della radiazione solare
e della presenza diffusa di sostanze originate dalle attività
umane. Per questa ragione è particolarmente intenso nelle
belle giornate estive e nelle vaste regioni maggiormente industrializzate
e popolate.
Lozono è generato all'interno della troposfera da
reazioni chimiche, promosse dalla radiazione solare, degli ossido
di carbonio, degli idrocarburi (metano di origine naturale e composti
organici volatili da autoveicoli e produzioni industriali), in
presenza di ossidi di azoto, NO ed NO2. Questo meccanismo è
aumentato a causa delle crescenti iniezioni in troposfera degli
inquinanti citati ed i modelli oggi stimano che il 90% circa del
flusso di O3 in troposfera sia da attribuire allo smog fotochimico
e solo il 10% al trasporto naturale dalla stratosfera.
Cosa fare per ridurre linquinamento da ozono?
Secondo la Comunità Europea, queste sono le misure più
significative che gli stati membri debbono adottare.
La
sensibilizzazione e linformazione della popolazione in diverse
forme;
La promozione e ladozione di interventi relativi al traffico
veicolare:
la ripartizione modale a favore dei trasporti pubblici,
della bicicletta e dellandare a piedi;
la pianificazione urbana e regionale del traffico e dei
trasporti;
lintroduzione di aree a traffico limitato con interdizione
ai veicoli privati;
la promozione del car-pooling;
la gestione delle aree di parcheggio;
lincentivazione alla sostituzione dei vecchi veicoli;
limmatricolazione di auto a benzina e a gasolio,
di mezzi pesanti e motocicli con standard di emissione più
severi;
la pianificazione urbanistica in relazione alla domanda
generata e allofferta disponibile di mobilità;
il controllo dello stato di manutenzione dei veicoli;
Lindicazione di azioni sulle apparecchiature e le abitudini
domestiche:
la promozione delluso di vernici ad acqua;
lincentivazione dellutilizzo di caldaie a basse
emissioni di ossidi di azoto;
la sostituzione di solventi utilizzati per le varie attività
casalinghe (pulizia, deodoranti, detergenti
);
lincentivazione delluso di energia rinnovabile
e delle forme di efficienza e risparmio energetico;
Lindividuazione di interventi sui settori industriali e
commerciali:
laumento della severità dei limiti di emissione
per gli ossidi di azoto e i composti organici volatili in fase
di autorizzazione;
lintroduzione di sistemi a ciclo chiuso nello stoccaggio
dei liquidi organici e nella loro distribuzione;
la promozione delluso del gas naturale;
la riduzione delle emissioni dalle operazioni di pulizia
e verniciatura delle superfici e dei materiali;
lagevolazione degli investimenti per le industrie
che adottano nuove tecnologie con emissioni di composti organici
e ossidi di azoto ridotte;
lattuazione di programmi di risparmio energetico
per le strutture industriali.