Nell’ambito del progetto “MED2000: per
un Futuro Sostenibile nel Mediterraneo”, co-finanziato dall’ Unione
Europea e dal Ministero degli Affari Esteri, coordinato dal C.R.I.C. –
Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione – di Reggio Calabria,
in collaborazione con l’Associazione Culturale Millemondi – Cooperazione
e Sviluppo Sostenibile – e con il patrocinio della Facoltà di Lingue
e Letteratura Straniera dell’Università di Catania, nelle giornate
del 31/01 e 1/02 si è svolto a Catania, un seminario dal titolo
“Religioni del Mediterraneo di fronte alla sfida del mercato globale”.
Hanno partecipato alle due giornate di lavoro
e riflessione, credenti e non credenti, rappresentanti di fedi diverse
(cattolici, protestanti, musulmani e buddisti) ed esponenti della società
civile, confrontando le loro esperienze religiose e/o di vita, alla
luce degli interventi e delle testimonianze, oggetto, tra l’altro, di una
futura pubblicazione collettiva.
I relatori hanno posto in particolare evidenza
l’importanza del Mediterraneo, come ponte tra diverse culture e religioni
e la necessità, dunque, in un’ottica di costruzione di una partnership
euro-mediterranea, di attivare e sostenere gli scambi tra parti sociali
e gruppi di fede delle due sponde, partendo da un riconoscimento forte
del ruolo della società civile e delle religioni.
In un contesto globale a guida unipolare,
nel quale una parte dell’Occidente è visto sempre più nel
ruolo del “gendarme del mondo”, è sempre più grande, infatti,
il rischio di strumentalizzazione del messaggio di fede con fini
politici, spesso costruiti sulla base di interessi di carattere geo-economico
di scala regionale.
A conclusione dei lavori, in un momento in
cui i venti di guerra si fanno sentire sempre più forti sul Mediterraneo,
i partecipanti, invitando tutti ad adottare stili di vita più rispettosi
della natura e delle altre dimensioni della realtà, hanno voluto
ribadire:
-
un forte no alla guerra, soprattutto nel
nome delle religioni
-
che le religioni invitano al rispetto della
natura, al senso del limite, ed alla distribuzione equa delle risorse economiche
-
che va smontato il mito del “Mercato Mondiale”
come unico regolatore della vita, della natura e dei rapporti sociali
-
che occorre incoraggiare uno scambio economico
nel Mediterraneo, basato su principi del rispetto della dignità
umana e non nel segno del massimo profitto, a partire dal commercio
equo e solidale
-
che la ricerca scientifica deve essere al
servizio dell’essere umano che non deve pensare di sostituirsi a Dio
-
i congressisti pregano e si adoperano per la
Pace in Palestina
Antonella Visintin,
rappresentante della Conferenza delle Chiese
Protestanti Europee
Mohamed Nour Dachan,
presidente dell’Unione delle Comunità
e Organizzazioni Islamiche in Italia
Achille Rossi e Franco Barbero,
teologi cattolici
Maria Lucia Deluca,
caporedattrice di Buddismo e Società
|