Ser Stick

 

  Stick   -   Perlustratore   -    Congrega dei Rangers di Avalon   -   CONSIGLIERE DEI MEZZELFI
 

skills e malus

  resistenza al sonno   -   sensi elfici   -   sotterfugio   -   maestria   -   attacco a distanza   -   nascondersi 

spregio elfico   -   diffidenza umana   -   istintiva diffidenza   -   acuita percezione   -   sindrome di stendhal

   
  allineamento: solitario,caotico
  carattere e tratti fisici:
  equipaggiamento: spada lunga, coltello elfico,pugnale da tiro, balestra a verricello piccola,10 dardi, arco elfico medio,30 freccie
   
 

la storia di Stick

  Nacqui il 22 Hithui di 823 anni fa' in un paese sulle coste sud , mio padre era un' umano , mia madre un' elfo.
La loro storia non e' importante per conoscermi.. e non ne parlerò in questa sede..
La mia vita si susseguì negli anni semplicemente gioiosa , la città ove abitavo era un fermento e in quegli 'anni la guerra era un ricordo oramai lontano.
Gli elfi avevano una simpatia per me e studiai presso di loro fino al 18° anno di età.
Questo fu l'ultimo anno che vidi la mia città , i miei amici e i miei genitori.
Già da pochi anni prima iniziai a nutrire una forte curiosità per il mondo che mi circondava , studiando e leggendo tutti i libri e i saggi che potevano esaudire la voglia di conoscenza ; scappai più volte solo per il gusto di andare in posti ove non ero mai
stato , ma tornavo sempre a casa dopo solo qualche giorno.. sentivo che non era ancora il momento.
La cosa più assurda era che sia mio padre che mia madre non mi costrinsero mai a restare dandomi assoluta libertà di scelta .. e le mie fughe erano sia per loro che per me inspiegabili... e ancora lo sono …
Ricordo ancora bene il giorno del compleanno , mia madre era semplicemente stupenda e ancora giovane , mio padre non poteva reggere nessun confronto in quanto
umano , ma non per questo era un brutto umano .. mi sorridevano felici , io scesi dalle scale che portavano dalla mia camera al salone principale, scesi con uno zaino pieno , pieno di tutte le cose che potevano servirmi per un lungo viaggio.
Ricorderò per sempre i loro occhi , mi guardarono profondamente e anche se il dispiacere era nell' loro cuore , mi sorrisero comunque dicendomi che se questa era la mia scelta non dovevo più rimandarla ne guardarmi in dietro.
Baciai mia madre e mio padre stringendoli a me e senza indugiare oltre uscii per sempre dalla mia casa.
L'aria quella mattina era frizzante , la gente intorno a me mi guardava stupita del sorriso che avevo in volto , ma nessuno mi fermò , forse sapevano di già, o forse era molto chiaro sul mio viso; camminai uscendo dalla città e proseguii per il
sentiero polveroso fino ad arrivare alla Foresta verde.
Dal momento in cui uscii da casa non mi fermai mai per ben 5 anni.. 5 anni di vagabondaggio nelle terre a me sconosciute , mantenendo non sempre una condotta consona a un mezzelfo .. mi macchiai di piccoli furti e qualche cosa di più grave che ancor me ne vergogno e non parlerò.
In quei lunghi cinque anni vidi molti umani perire e purtroppo per me anche dei mezzelfi o mezziumani come li chiamavano in quelle lande.. e la cosa mi turbò non poco.. ero felice del mio errare , felice di non essere umano ma non ero sicuro di essere felice come mezzelfo ..sognavo l'immortalità elfica.. sapendo che era cosa impossibile.
Tutta la mia esistenza venne però cambiata in una sola notte, la notte che decisi il mio destino ...
Appoggiato al bancone di una taverna avevo in tasca delle monete , frutto di un piccolo furto al mercato della mattina dello stesso giorno , il bancone era sporco e appiccicoso , le persone presenti non erano più elfi ma umani sporchi e poco cordiali
, ad essere sincero di elfi dopo il primo anno di cammino non ne vidi più.. , davanti a me avevo un boccale di birra ancora pieno.. bevevo molto lentamente ,assaporavo quel liquido che nei miei primi 18 anni non avevo mai assunto.. con un piccolo gesto voltai lo sguardo per osservare i presenti, mostrare le spalle era una cosa che mi aveva sempre dato fastidio..decisi dunque di spostarmi in un angolo sedendomi con le stesse al muro.. sentivo occhi su di me.. e notai che molti umani mi stavano guardando.
Feci finta di nulla in un primo momento e rimasi silente a bere .. poco dopo una compagnia di tre figure entrarono all'interno della locanda.
Rimasi colpito irresistibilmente dall'ultima entrata.. una fanciulla di una bellezza incredibile.. la guardavo come incantato..
credo che ella se ne accorse poichè mi guardava sorridendo senza alcun imbarazzo..
Ricordo solo pochi frammenti di quella notte nella taverna.. forse perchè la scena che mi si presentò fu talmente terribile che nei miei ricordi venne cancellata.. ma il sangue che quelle tre figure bevvero quella sera fu qualche cosa di terrificante.
La taverna era piena al mio ingresso ma quando riguardai i presenti impugnando la mia spada vidi solo i tre oltre a me..
Per terra il liquido rosso appiccicava ad ogni passo, l'odore era qualche cosa d’ insopportabile..
vidi solo una figura che si scagliava verso di mè .. per mia fortuna mia non fu veloce come le altre due, riuscii a uccidere quell'essere con un colpo netto alla sua testa .. ma le altre due presenze erano già vicino a me ..sentii solo un gran dolore al fianco destro .. un artiglio entrò nelle mie viscere e il dolore fu fortissimo.
La terza figura si fece innanzi a me .. era la fanciulla stupenda che vidi pochi attimi prima.. ora la sua bellezza era diversa.. quel sangue che gli scendeva ancora dalla bocca ,al posto di spaventarmi mi diede una sensazione enebriante..
io non riuscii neanche a parlare quando sentii un'altro colpo portato dall'altra figura verso la mia gamba..caddi in ginocchio dolente.. e qui supplicai di non far finire la mia vita ancora nel fiore dell’età.. una scelta la fanciulla mi diede e immortale e dannato divenni per ben 800 anni.
Questi per me saranno gli anni della solitudine, ma mi abituai subito alla mia natura..
Restai con la fanciulla per una breve periodo , ella divenne mia amante ,o meglio .. io divenni il suo amante , Lei mi insegno tutto quello che dovevo apprendere come cainita.
Dopo quel breve lasso di tempo lasciai miledy per poter continuare il mio viaggio.. la vena da vagabondo non mi abbandonò mai..
In tutti i secoli viaggiai molto , ovviamente solo di notte e scoprii tutto quello che uomo elfo o comunque un vivo non potrà mai vedere ne solo immaginare , mangiai molto e ovunque senza nessuna distinzione.. il rimorso e i sentimenti non
albergavano più nel mio cuore.... sempre se uno ne avevo ancora.
Solo negli ultimi anni iniziai a sentire voglia di qualche cosa.. non sapevo ancora che cosa ma la mia natura iniziava ad essermi contro.. e io contro alla mia natura..
Giunsi ad Avalon tre mesi fa per caso inseguendo un umano che osò sfidarmi.. fui colpito dalle nebbie che coprivano completamente l'isola e una voce rieccheggiò nella mia mente.. CASA.. non capii allora e forse ancora adesso non saprei spiegare .. ma decisi di rimanere per un po' in quell' isola a me ignota e che tanto mi attirava..
Conobbi una miledy poco dopo il mio arrivo .. e una risposta ebbe finalmente il mio spirito dannato.. sentivo che l'immortalità non era nulla se non vi era al mio fianco il sentimento dell'amore.
Al solo pensiero di quest'ultima affermazione mi sdegnai con me stesso .. ma nulla potevo fare , il seme era piantato e giorno dopo giorno cresceva. Decisi di effettuare un lungo viaggio nelle terre circostanti Avalon chiamate le terre dei Preti, cercai disperatamente un piccolo tempio consacrato alla Dea del Lago , uno degli ultimi tempi in quelle terre.. sapevo che là avrei trovato chi mi poteva aiutare.. che mi poteva far tornare alla mia razza d’origine capace di amare.. e di essere amato.
Raggiunsi il mio obbiettivo, ma la tramutazione non poteva avvenire sino a che un sentimento profondo mi invadesse l'animo..
Pensai ingenuamente che doveva essere l'amore .. e felice tornai dopo un mese ad Avalon..
Restai insieme alla mia miledy ma la mutazione non avveniva.. i giorni trascorsero velocemente.. e una cosa accadde , una cosa che non ve ne parlerò e che il mio cuore ne soffre ancora.. ma la mia miledy dovette andare via da Avalon.. lontano da me e dai suoi amici.
La tristezza pervase il mio corpo freddo , il mio cuore di non-morto era completamente avvolto dal buio del sentimento..e il cambio razza avvenne.. la tristezza era il sentimento che doveva avvolgere il mio spirito dannato.. come una punizione per le mie colpe da dannato e la mia sete di immortalità a sfregio dell'amore e della vita altrui.
Ora sono tra voi, ser Stick il mezzelfo ..
 
 
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