I miei amici
Un
amico è colui che sente la melodia del tuo cuore e che te la canta
quando tu te la sei
dimenticata.
Chi sono gli altri
e chi siamo noi? ci chiediamo. Restiamo a volte tutto un pomeriggio soli nella
nostra stanza, a pensare: con un vago senso di vertigine, ci chiediamo se gli
altri esistano veramente, o se siamo noi che ce li inventiamo. Ci diciamo che
forse, in nostra assenza, tutti gli altri cessano di esistere, scompaiono in un
soffio: e miracolosamente risorgono, scaturiti d'un tratto dalla terra, non
appena noi guardiamo. Non ci potrà succedere forse che un giorno, voltandoci
d'improvviso, non troveremo niente, nessuno, sporgeremo la testa sul vuoto? E
allora non c'è ragione, ci diciamo, di sentire tanta tristezza per il disprezzo
degli altri: degli altri che forse non esistono, che dunque non pensano nulla ne
di noi, ne di se. Poi a poco a poco, in mezzo alla folla di questi compagni, ne
scopriamo uno che è particolarmente contento di stare con noi, e al quale ci
accorgiamo di avere infinite cose da dire. Non è il primo della classe, non è
molto stimato dagli altri, non porta abiti vistosi: i suoi abiti però sono di
tessuto fine e caldo, simili a quelli che sceglie x noi nostra madre: e ci
accorciamo che le sue scarpe sono identiche alle nostre, robuste e semplici, non
vistose e leggere come quelle degli altri compagni: glielo facciamo notare
ridendo.
(Natalia Ginzburg)
L'amicizia è un sentimento
complesso, nel quale si intrecciano diverse emozioni, e nel quale l'incontro e
lo scambio avvengono sia x motivazioni affettive, sia x motivazioni razionali.
Lo si prova x una o + persone. Nasce dalla comunanza di interessi, di un
progetto, di un'esperienza, e si alimenta del confronto fra opinioni, emozioni,
fino alla comunicazione degli aventi personali, anche i + intimi: e questo
presuppone la fiducia che consente di abbandonare le difese, che generalmente si
praticano a tutela di se.
(Vera Slepoj)
Marzio
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