Grecia 11-24 Agosto 2001
Mirco & Miky by Zorro
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La partenza
Io Mirko, la Miky (la mia zavorrina, ma non chiamatela così' perche' si
altera), e Zorro il TDM blu e nero che ormai da tempo ci "supporta", e ci
trasporta lungo e nostri percorsi, su e giu' per l'italia e questa volta anche
in Grecia.
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La moto è carica, la tuta da acqua è indispensabile
perché il tempo non è proprio dei migliori ma…..speriamo migliori quando saremo
a destinazione
Giorni di viaggio
1° Sabato 11.08 Rimini Ancona Autostrada
2° Domenica 12.08 Traghetto Ancona Higoumenitsa Minoa
Lines
Ora di partenza: 14.00 di sabato Ora di arrivo: 11.30 di domenica
Note di Viaggio
Il traghetto della Minoa non é male, molto simile ad una nave da crociera,
negozi, bar ristoranti anche se un pochino troppo cari. La piscina é aperta
durante il giorno con acqua di mare. É possibile campeggiare a bordo per i
camper. Nei bagni sono a disposizione le docce. Sono comodi anche i posti in
poltrona, all’interno di salette non molto grandi con aria condizionata. Il
ponte é coperto per questo é possibile dormire per terra ma all’asciutto.
2° Domenica 12.08 Igoumenitsa Preveza
Ora di partenza:11.30 Ora di arrivo: 18.00 Chilometri percorsi:104
Tipo di strada Scorrevole buon manto stradale 2 corsie a volte
4.
Note di Viaggio
Parga molto bella ma molto turistica.
La piccola spiaggia abbraccia lo scoglio verdeggiante al centro del raccolto
golfo. Attorno al golfo si snoda la stradina del lungomare su cui si affacciano
ristoranti, taberne e bar tipici é molto caratteristica merita di farci una
passeggiata e se si può anche di passare un giorno di mare. Noi decidiamo di
fare un altro po’ di strada e ripartiamo per Preveza. La città non é ilmassimo
meglio fermarsi un giorno a Parga e non arrivare fino qui. Migliora la parte
vecchia del paese sulla destra del porto vicino alla partenza del ferry boat.
Lungo i vicoli ristoranti e alberghi tipici sul molo di fronte ad Anzio, rendono
la cittadina più interessante della prima impressione. Camping Kalamits Beach
per una notte 5100 dr. Il camping non é sul mare ma ha una bella piscina, buoni
i bagni e la pulizia generale nel campeggio. Esiste anche il ristorante ma non
abbiamo provato. Possiede un mini market davvero misero, a parte la carta
igienica e qualche bottiglia di sapone non ci si trova molto altro.
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Vorrebbe guidare…ma se non prende la patente..intanto fa
le prove.
3° Lunedi 13.08 PREVEZA IOANNINA KALAMBACA KASTRAKI
Ora di partenza: 09.00 Ora di arrivo: 17.30
Tipo di strada
Scorrevole buon manto stradale 2 corsie a volte 4, fino a Ioannina poi
comincia una strada di montagna con tornanti e contro-tornanti tipo passo alpino.
Si oltrepassa un passo a 1800 metri, per cui vi consiglio di portarvi qualcosa da
coprirsi.
Note di Viaggio
Partenza da Preveza con direzione Arta. Ad Arta visitiamo il famoso ponte in cui il progettista a murato la moglie perché altrimenti il ponte crollava (chissà se una leggenda o…un tipo furbo.)
Visita alle rovine di Dodona che si trovano prima di Ioannina, sono un po’ fuori mano ma merita di farci una visita il biglietto costa solo 500 DR. Il paesaggio per arrivarci é molto caratteristico, mentre la strada e bella ma molto tortuosa.
L’arrivo a Ioannina non é dei più felici, siamo in pieno traffico caotico dell’uscita degli uffici. Ci dirigiamo verso la cittadella che resta a DX della strada d’accesso quasi a ridosso del lago. Due passi a piedi sul lungolago sono obbligatori tra ristoranti greci, italiani, e internazionali. Ci sediamo per ammirare il lago ci ristoriamo e ripartiamo verso Metsovo.
Metsovo é una scoperta insolita. Dopo la strada tortuosa che ci ha impegnato per arrivarci, si presenta ai nostri occhi un tipico paese di montagna con baite e negozi di souvenir. Resta l’idea di non averlo visto in pieno turismo invernale visto che a poca distanza ci sono le piste da sci. Degno di nota il passo a 1800 metri che occorre valicare per arrivarci.
L’arrivo a Kalamata ci lascia un po’ perplessi, perché vediamo dei grossi nidi in cima ai pali della luce o del telefono costruiti dall’uomo, per una sorta di volatili che non riconosciamo, presumibilmente cicogne.
Proseguiamo verso Kastraki in cerca di una camera per la notte. La sera prima abbiamo dormito in campeggio su di un freddo e duro suolo per questa sera vista la strada fatta, meglio un letto comodo, visto che la temperatura di sera non é mite e che abbiamo deciso di fermarci due notti.
Alla sera la cena é di rito presso la taberna, ci apprestiamo a sceglier a caso quando una taberna ci colpisce per il nome e perché i tavoli sono nel giardino. “Mbatalogianni” ce lo ricorderemo per tutto il viaggio, il “retzina” non é il massimo ma l’insalata é ottima condita con dell’olio sapiente, e noi sapientemente facciamo la scarpetta con il pane altrettanto ottimo. Poi arriva la carne sulla griglia, abbiamo ordinato degli spiedini ma arrivano delle specie di bistecche ben cotte e altrettanto condite. Alzarsi da tavola é un’impresa ma, come prima cena caratteristica, ce la ricorderemo per il resto del viaggio perché nessuno e mai stato più alla sua altezza.
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Il lago di Ioannina dall’alto e’ un vero spettacolo, la
foro di rito prevede come sempre Zorro in primo piano con tanto di zavorrina
(Miky)..
4° Martedi 14.08 KASTRAKI METEORA
Note di Viaggio
Ci siamo presi una bella giornata di riposo, così scarichi dei bagagli e
senza casco perché il giro delle meteore e di pochi pochissimi chilometri, ci
mettiamo in viaggio la mattina freschi riposati.
Sospese in aria , questo é
il significato del greco Meteore, pilastri di roccia dalla vertiginosa altezza
attorno ai quali non é raro veder girare gli avvoltoi. In cima dei monasteri il
cui unico accesso nell’antichità era dato da scale di corda o ceste gettate
dall’alto.
Un po’ meno emozionante Kalambaka sorta attorno a negozi per
turisti taberne e alberghi. Nel pomeriggio ci sediamo anche noi nel bar del
centro e ci prendiamo un bel “caffettone-scecherato” con il latte. Mossa poco
astuta perché al contrario di quanto tutti ci hanno detto, che il caffè é come
quello turco lungo e leggero, quello che ci portano e lungo e forte come un
espresso fatto con il nesk-café, rimarremo svegli per tutta la notte.
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Le Meteore,un paesaggiu suggestivo da non perdere
soprattutto per lo spettacolo dei monasteri arroccati e irraggiungibili nei
tempi passati se non con scale di corda o carrucole
5° mercoledi 15.08 METEORA DELFI
Ora di partenza: 8:00 Ora di arrivo:14.30
Tipo di strada
La strada é ottima quasi una autostrada 2 a volte 4 corsie
Note di Viaggio
Partenza da Kastraki in perfetto orario ma con un tempo da lupi, abbigliamento invernale.La strada buona ci permette una media discreta alle 9.00 siamo già oltre Trikala ma, errore sbagliamo un incrocio e perdiamo una oretta preziosa passando per Larissa. Ritrovata la retta via si prosegue incontrando paesaggi stupendi con cambiamenti repentini tra montagne rocciose, colline coltivate spaventosamente deserte dato il giorno di festa, e distese interminabili d’ulivi.
Dopo pranzo si arriva a Delfi, cerchiamo una stanza per la notte poi ci dirigiamo alle rovine. Purtroppo una parte delle rovine ed il museo sono chiusi per la festività del ferragosto. Che sfortuna a non averci pensato sono aperti mezza giornata e l’ingresso é gratuito.
La cena ci viene servita in una taberna con vista panoramica sul golfo che in lontananza ci fa intravedere il mare. Mangiamo bene ma una disdicevole incomprensione con il cameriere porta il conto a lievitare per una bottiglia di vino incredibilmente cara. Paghiamo piu’ di vino (circa 24.000) che per il resto della cena (circa 20.000), va bé ci consola il fatto che il vino non era male e abbiamo mangiato bene. Nota di colore il camerire non riesce a spiegarci cos’è il “Lamb”, il nostro inglese é molto scadente ma anche lui é poco sveglio perché per fare il verso della pecora non occorre parlare molte lingue. Va bene risultato ci mangiamo sto Lamb che poi alla fine non era neanche male
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Ecco come si presenta il giorno di ferragosto in Grecia, deserto assoluto
sulla strada da Kalambaka a Delfi
6° giovedi 16.08 DELFI ATENE
Ora di partenza: 9.30 Ora di arrivo: 13.00
Tipo di strada
Discreta e veloce, a parte il tratto che ci porta verso S.luca che però consente di vedere tutta la valle dall’alto, molto suggestiva. Anche la parte finale verso Elefesina prima di arrivare in vista del mare ricorda la strada delle Meteore, ma il manto stradale é molto buono il che consente una buona media di viaggio.
Note di Viaggio
Come previsto, visita al museo di Delfi e alle rovine, che il giorno prima abbiamo trovato chiuse. Ne vale veramente la pena, la visione d’insieme proprio sopra il museo e davvero affascinante, il che spiega perché anche in antichità chi veniva qui rimaneva estasiato.
Lasciamo Delfi ad un ora decente, vista l’alzataccia delle 7:30 per la visita al museo, il che ci consente di visitare S.Lucas una basilica che resa leggermente fuori da Delfi sulla strada per Atene. Ne vale la pena si per il paesaggio sia per la visione della basilica, al suo interno, infatti, troviamo dei mosaici molto belli, il che ci riporta un po’ a casa in quel di Ravenna.
Riprendiamo la via per Atene e alle 13.00 siamo nella megalopoli greca. Orario non proprio felice caldo afa traffico e una puzza di smog che non fanno davvero bene al nostro morale abbastanza basso in quanto nessuno dei passanti ci può spiegare come fare ad arrivare all’acropoli, cosi dopo un ora circa di peripezie arriviamo per caso sotto al Partenone e ci fermiamo ad un bar dove dei motociclisti ci consigliano di parlare con il barista/cameriere che ci conigli un albergo economico per passare la notte. L’albergo é economico é sotto al Partenone a due passi dal centro precisamente dal mercatino di Monastiraki, ma di certo non é u albergo di lusso.Anzi direi proprio che é una vera bettola. Ci accontentiamo e visto che sono le 17:30 ne approfittiamo per andare a vedere l’acropoli visto che anche la guida consiglia le ore meno calde della giornata. L’acropoli nella sua maestosità ci attrae fin dal suo ingresso, restiamo invece un po’ delusi nel veder che il Partenone é avvolto da una gabbia di impalcature ma ciò che più ci colpisce é il fatto che lo stanno ricostruendo con buona parte di cemento e anzi scopriamo che per le olimpiadi del 2004 lo vogliono addirittura ricoprire come era in origine. Bà restiamo perplessi e speriamo solo che non venga fuori un brutto lavoro.
Proseguiamo la nostra visita ad Atene, nel quartiere di Monastiraki dove in stradine strette e tortuose si aprono centinaia di negozi negozietti di qualsiasi genere fatti sicuramente per i turisti. Il mercatino ci colpisce e ci attrae fino a tarda sera cosi mangiamo Pita e Ghiros, in una taberna tipica fra turisti e negozi di souvenir, poi di corsa in albergo per vedere la magia del Partenone e di tutta l’acropoli illuminata di sera. Lo spettacolo é da non perdere, anche perché siamo proprio di fronte con l’albergo così ci gustiamo lo spettacolo comodamente dal nostro terrazzo con una fresca birra in mano.
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7° Venerdi 17.08 ATENE KORINTO MICENE EPIDAURO PALEA EPIDAURO
Ora di partenza: 8:00 Ora di arrivo: 16.00
Tipo di strada
Autostrada veloce e scorrevole fino a Korinto poi superstrada verso Tripoli e poi Argo molto buona diventa un po’ peggio ma discreta la parte che và verso Epidauro.
Note di Viaggio
Partenza da Atene verso le 8:00 per evitare il più possibile il traffico caotico della megalopoli greca, attraversiamo tutto il sobborgo della città che inizia dell’Acropoli e si estende per circa 14 Km. Il paesaggio é veramente orribile, fabbriche e demolitori d’auto ci accompagnano fino all’ingresso dell’autostrada. Appena imboccata l’autostrada ci vergogniamo di essere italiani perché ci superano un groppo di motociclisti con targhe ben conosciute, tra strombazzamenti, sgasate, sorpassi a destra, frenate al limite, e senza casco. All’inizio pensiamo ad un gruppo di motociclisti greci che ben conosciamo come evoluzioni poi dalle targhe capiamo che non occorre andare in Grecia per vedere dei centauri incoscienti basta spostarsi sulle coste marchigiane e notare le stesse targhe con le stesse evoluzioni. Non me ne vogliano i sopraccitati ma certi comportamenti lasciano l’amaro in bocca, li lasciamo sfilare e proseguiamo la nostra marcia prendendo le dovute distanze. Foto di rito allo stretto di Corinto e poi via verso Micene, su un’autostrada davvero perfetta sia come manto stradale sia come traffico.
Arriviamo a Micene un po’ delusi dal fatto che non c’é poi tanto da vedere come resti archeologici, quattro sassi una tomba ben costruita come architettura, però la vista dall’alto e veramente mozzafiato, siamo a più di 50 km dal mare ma da quassù si vede benissimo tutto il golfo. Certo che i posti dove costruirsi il proprio nido li sceglievano proprio bene, fin dall’antichità.
Risaliti sopra il nostro bicilindrico si parte alla volta d’Epidauro. Il teatro é davvero fantastico, tenuto molto bene ma soprattutto é l’acustica che ci lascia senza parole ma con un eco che ancora ci percuote la mente.Gli scavi di Epidauro sono veramente 4 sassi messi li appositamente per i turisti, stanno ricostruendo dalle fondamenta tutte le principali costruzioni con pietre originali e l’aiuto di molto cemento.
Ripartiamo verso Palea Epidauro per trascorrere finalmente una giornata di mare. Arriviamo al campeggio Becas proprio in tempo per fare un bagno. Il campeggio é in una piccola baia poco distante dal paese, campeggiamo sotto una distesa di limoni e aranci, tre scalini ci dividono dalla spiaggia, non resistiamo dopo tanti giorni di sole senza poterci bagnare in un mare che abbiamo visto solo dalla sella del TDM, ci infiliamo i costumi e via sguazziamo per un po’.
Al campeggio incontriamo tre motociclisti in solitaria di cui un TDM, facciamo amicizia e ci raccontano un po’ del loro percorso, scambiamo le nostre informazioni con le loro prima di avviarci in paese per mangiare un boccone. Il paesino di Palea é piccolo ma ben distribuito attorno al piccolo porticciolo, troviamo una taberna e per la prima volta ordiniamo il pesce, buono ma molto condito con limone e olio di oliva, pur essendo cotto sulla griglia sembra marinato.
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La foto allo stretto di Korinto e’ impossibile da fare
per via dei turisti accalcati sul ponte così….prendiamo due piccioni con una
foto, lo stretto fotografato nel cartellone e Zorro che si pavoneggia in primo
piano (un giusto tributo a chi ci ha trasportato senza nessun problema per metà
del nostro percorso).
8° sabato 18.08 PALEA EPIDAURO
Note di Viaggio
Oggi giornata di relax completo niente moto, solo sale, sole e acqua a volontà.
La spiaggia di fronte al camping non é grandissima ma si sta bene,
non é solitaria ma abbastanza grande da non sentirci come sulla spiaggia
della riviera romagnola. Il fondale e ghiaioso e ci permette di vedere anche
qualche pesciolino greco che sguazza insieme a noi in un’acqua limpida e calda
come una piscina.
9° domenica 19.08 PALEA EPIDAURO MONENVASSIA ELAFONISSI
Ora di partenza: 9:00 Ora di arrivo: 18.00
Tipo di strada
La strada fino a Lerna non é male optiamo per la via del mare senza passare da Tripoli, visto che di tempo n’abbiamo e sicuramente il paesaggio dovrebbe essere migliore. Di fatti il paesaggio é stupendo ma la strada del litorale peggiora chilometro dopo chilometro. A Leonidio quando ci dirigiamo verso l’interno, sembra una strada di montagna e ben presto lo diventa con curve e tornanti da brivido ed anche i brividi arrivano verso Seraki anche perché siamo saliti fino a 1550 ml. Poi inizia la discesa e sbagliamo strada seguendo le indicazioni per Monenvassia ci troviamo su di una strada provinciale che diventa un viottolo quando entra nei paesi che incontriamo sul percorso, anzi a volte sembra una stradina padronale che porta ad una abitazione privata, all’ultimo momento gira attorno ad un muretto e…finisce il paese e ricomincia il niente, tra olivi e strade sterrate con attorno i classici muretti di sassi che dividono le varie proprietà.
Note di ViaggioPartenza dal campeggio Becas con un
po’ di malinconia, si stava bene, e con un po’ di perplessità il viaggio fino
Monenvassia e molto lungo ed il sole é già abbastanza alto. Dopo una tortuosa
strada e molti chilometri arriviamo come sempre in piana calura a Monenvassia.
Al primo sguardo ci viene da dire “Ma chi ce la fatto fare di venire qui…?”, si
vedono 4 case di fronte ad un porticciolo attorno alla strada principale e
qualche albergo. Il mare é bello ma niente di che, la spiaggia e di sassi e
qualche timido bagnante sguazza qua e là. Di fronte una penisola costituita
da un grosso scoglio a picco sul mare lascia intravedere uno stretto istmo di
terra, con una stradina che si inerpica verso la cima, la percorriamo per un po’
ma poi il traffico e decine di macchine parcheggiate lungo il bordo stradale ci
fanno desistere ritorniamo al porticciolo e facciamo due passi. Meraviglia e
stupore quando vediamo le cartoline in un negozio di souvenir, la cittadina di
Monenvassia é bellissima e resta proprio in cima alla stradina che non abbiamo
percorso fino in fondo…come due allocchi ci viene da pensare che quella
bellissima guida Touring sulla Grecia che abbiamo nella borsa serbatoio andrebbe
letta ogni tanto. Risaliamo sulla nostra TDM e riprendiamo la strada che prima
abbiamo percorso solo in parte, ci troviamo in breve di fronte alla porta del
paese. Monenvassia risulta essere uno spettacolo, un po’ per le vie strette
ed arroccate, un po’ perché si respira un’aria d’antico paese greco più di
quanto avevamo visto fino ad oggi. Anche se la miriade di negozietti solo per
turisti ci ricorda San Marino, ci comportiamo anche noi da perfetti turisti
fermandoci a riprendere fiato dal caldo insopportabile in un bar che ricorda
piu’ un pub della riviera che una taberna greca. Quando un’ora dopo ci alziamo
il sole é coperto da delle temute nuvole nere cariche di pioggia. Decidiamo
di partire subito per Elafonissi chiediamo ad un camperista/motociclista (era in
camper ma con moto al seguito), che strada fare per Elafonissi visto che lui ci
era già stato. Ci consiglia la via più breve dicendo che la strada é buona.
Partiamo con un po’ di perplessità, perché i tuoni e fulmini sul nostro percorso
ci fanno nascere il dubbio di fermarci una notte qua e ripartire domani. Vinte
le perplessità dopo pochi chilometri la pioggia ci sorprende, vestiti come dei
marziani con le tutte da acqua proseguiamo maledicendo il camperista perché la
strada risulta essere la peggiore fatta fino ad oggi. “É più corta e taglia
parecchi chilometri si fa bene..” ci ha detto il camperista, il dubbio mi é
venuto ripensando alla sua moto da fuoristrada, ma ormai siamo già a metà del
tragitto tanto vale proseguire, su di una strada di montagna che inizia
asfaltata prosegue con manto stradale in cemento, (micidiale se poi piove…ach!
Argh! Caz.!) e termina con uno sterrato e ghiaino in curvo e per di più in
discesa. Arriviamo finalmente al termine della strada alternativa e sorpresa
l’altra strada é appena asfaltata di nuovo, stupenda, larga ma ahimè ha appena
smesso di piovere e l’asfalto nuovo é viscido come una saponetta. Ci fermiamo
per scattare qualche foto in vista dell’isola con le nuvole che ci perseguitano
e …per poco su quell’asfalto viscido Zorro non casca dal cavalletto.
Traghettiamo e siamo sull’ isola, percorriamo una strada, chiamarla strada é un complimento, percorriamo questo sterrato con buche sassi e immondizia di vario genere fino al campeggio, sotto una pioggerellina fina, fina che ci lascia solo dopo aver montato la tenda, che fortuna spacciata e?! Stanchi sfiniti ma contenti andiamo a mangiare qualcosa in paese e poi torniamo a dormire con la speranza di vedere domani un bello spettacolo di spiaggia, incredibilmente il cielo é stellato e non c’è nemmeno una nuvola, caz..! proprio lungo il percorso ci ha lavato per bene
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Pioggia prima di arrivare alla stupenda isola d’Elafonissi.
Ebbene si la previsione di prendere l’acqua anche in Grecia non cera,
ma e’ arrivata puntualmente nella strada più brutta da percorrere in moto rispetto
a tutto il viaggio.
10° Lunedì 20.08 ELAFONISSI
Note di Viaggio
Indubbiamente ne vale la pena, il campeggio é nuovo, nuovo solo l’anno scorso é stato inaugurato. Attorno é pieno di Camper che campeggiano liberamente, d’altro canto il campeggio é molto piccolo e tutti non ci starebbero. Il ristorante del campeggio é ottimo e molto a buon mercato, anche il mini market é ben fornito e con prezzi davvero bassi. Abbiamo comprato le birre al prezzo più basso di tutto il viaggio.
Usciamo dal campeggio per andare in spiaggia di buon’ora, di fatto siamo i primi, anche se per poco, a camminare sulle dune di sabbia fina ma pesante, tutta un’altra sabbia rispetto alla costa romagnola cui si è abituati.
Uno spettacolo entusiasmante si presenta ai nostri occhi. Mare azzurro che risacca sulla spiaggia e pesciolini che vengono a salutarci fino a pochi passi dalla riva appena mettiamo piede in acqua. Acqua limpidissima visibilità 15 20 metri in immersione ci fa pentire di non aver portato con noi le pinne e la maschera ma ahimè in moto non sapevamo dove metterle. Ci accontentiamo dei nostri occhialini da piscina e sguazziamo in acqua fino a tarda mattinata.
Attorno si infittisce la popolazione che arriva non ombrelloni e sdraio, cosi facciamo due passi fino alla penisola che si vede in lontananza e andiamo a ristorarci nel barettino stile Giamaica in cui altri turisti si sono integrati con stile giamaicano tra birre, intrugli alcolici e un po’ di fumo.
Il caldo é davvero troppo torniamo in campeggi o visto la mancanza d’ombra, unica vera pecca del camping, socializziamo con una coppia di motociclisti e improvvisiamo una tendopoli tra le due moto che ci salva dall’arsura.
Decisamente simpatici i nostri compagni d’avventura incontrati la sera prima anche loro sotto la pioggia, con una BMW R 650, ci hanno tenuto compagnia durante tutta la nostra permanenza nel camping.
Il pranzo al ristorante del campeggio si rivela una piacevole sorpresa tanto che alla sera ripetiamo e poi …in spiaggia con un paio di birre decisi a tirar l’alba, ma l’indomani abbiamo deciso di ripartire e così la cottura verso le 24:00 passate ci riporta inderogabilmente verso il nostro giaciglio.
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Elafonissi non si può perdere per chi fa il giro del
Peloponneso, sabbia e mare così non si vedono da altre parti
11° martedi 21.08 ELAFONISSI GITHIO KOTRONAS KOKALA
Ora di partenza: 10.00 Ora di arrivo: 17:00
Tipo di strada
Non male fino alla penisola di mani, nella penisola non e’ possibile catalogare la strada, è a volte una mulattiera a volte neanche quella.
Note di Viaggio
Lasciamo l’isola di Elafonissi con un po’ di nostalgia e con il senno di poi avremmo fatto meglio a passare anche questa giornata sull’isola ed imbarcarci nel tardo pomeriggio, ma ahimè il passato insegna ma non ci permette di tornare indietro così torniamo a questa travagliata giornata di caldo torrido ed asfissiante. Decisamente la giornata più calda e difficile di tutto il viaggio, forse anche perché arrivati a Ghitio di buon ora subito dopo il pranzo in una taberna lungo la strada decidiamo ahimè di proseguire. Unica nota di folclore al ristorante sotto un caldo infernale un motociclista greco ci ha offerto una birra dopo aver squadrato la moto in lungo e in largo. Fustacchione in calzoncini con tatuaggi bene in vista e due mani che sembravano dei badili mi ha dato una pacca sulla spalla e a farfugliato per un po’ in greco e inglese indecifrabile, la spalla ancora mi duole.
La penisola di mani é stata un vero calvario strade strettissime e sconnesse, paesaggio mozzafiato sul mare ma attorno solo rocce e terra arida. Fortunatamente scoviamo un’insenatura con tanto di taberna e affittacamere nel paesino di Kokale in mezzo al niente, ci fermiamo per la notte perché siamo veramente sfiniti. La piccola darsena visibile dalla strada e bellissima, mare azzurro e appena ci tuffiamo siamo circondati dai pesci che vengono a mordicchiare la pelle. Il paese sembra é una cozzaglia di sassi e pietre con alcune case ancora in costruzione chissà da quanti anni, ci serviamo ad un mini market che sembra più un bazar turco, compriamo il pane in un forno che sembra uno scantinato di un’officina di macchine e a ricordarsi bene c’era proprio un’officina nel negozio a fianco il bello é che nessun muro divideva i due negozi, ma il pane era veramente ottimo. Lungo la strada principale del paese, così come lungo tutta la strada nella penisola, carcasse di macchine arrugginite sono abbandonate ai bordi lasciate lì così semplicemente dimenticate abbandonate alle intemperie, e cannibalizzate dei pezzi di ricambio che servono a riparare le precarie automobili ancora in circolazione
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Lo spettacolo della penisola di Mani non e’ dei più appassionanti ma la baia di
Kokala dove abbiamo passato una notte è veramente unico, sia per il mare sia per la
taberna in cui si mangia discretamente.
12° mercoledi 22.08 KOKALA KALAMATA
Ora di partenza:9:00 Ora di arrivo: 17.00
Tipo di strada
Tortuosa e disconnessa lungo tutta la penisola di mani, pochissimi i distributori nella prima parte, quasi inesistenti nella seconda. Torna ad essere percorribile appena lasciata la penisola si snoda molto veloce con buon manto stradale, fra ulivi e vigneti prendendo sempre più l’aspetto di una strada continentale. Il paesaggio torna ad essere quello della Grecia continentale, e riappaiono le distese d’ulivi con le punte dei cipressi che fanno capolino in qua e la.
Note di Viaggio
Partiamo da Kokala con direzione Kalamata, decidendo per il giro panoramico della penisola. Lo spettacolo naturalistico e davvero stupendo ma…ci sorge spontanea una domanda, i pochi abitanti di questa zona sanno di essere in Europa oppure No. L’immondizia prende il sopravvento sul resto ogni tanto una discarica a cielo aperto si sostituisce al paesaggio dei vecchi paesi ormai disabitati, arroccati lungo le pendici dei monti a picco sul mare. I paesi sono suggestivi perché le case costruite con blocchi di solida pietra hanno torri e torrioni che un tempo erano tanto più alti quanto più era grande l’importanza della famiglia che li abitava.
Lasciata la penisola di mani a mano a mano che ci avviciniamo a Kalamata il paesaggio ci fa sentire più vicini alla nostra terra. Durante il percorso di avvicinamento a Kalamata,intravediamo molte gole con spiaggie e mare da fare invidia ma il tempo é tiranno e ci possiamo fermare solo per scattare qualche foto.
Quando arriviamo al campeggio Sole & Sun di Kalamata ci sembra di essere arrivati a casa, pieno di turisti italiani qui di Grecia si respira molto poco. La spiaggia non ha niente a che vedere con quelle greche che abbiamo visto fino ad oggi. La titolare del campeggio é spagnola, la sua collaboratrice e tedesca, la pulizia del campeggio ricorda la Turchia, il mare, il porto di Genova. Affermerei che é sicuramente meglio fermarsi 25Km prima in un campeggio vicino ad una baia che abbiamo visto per strada.
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13° giovedi 23.08 KALAMATA MESSENE OLIMPIA
Ora di partenza: 9.00 Ora di arrivo: 15.30
Tipo di strada
Buona strada scorrevole a parte i dintorni di Messene, in cui abbiamo addirittura trovato un pezzo di strada non asfaltato.
Note di Viaggio
Seguiamo il consiglio di una signora italote-desca conosciuta a Elafonissi e partiamo da Kalamata per raggiungere Messene, anche perché nella cittadina oltre al porto non c’é assolutamente niente. Meglio Kalamata é una grossa cittadina di tipo continentale che si é sviluppata attorno al porto, grossi palazzi centri commerciali e tanti negozi poco turistici, da qui capiamo che il nostro giro di turisti della spiaggia é terminato con l’ultima spiaggia di Kokala.
Messene c’era stato descritto come un sito archeologico assolutamente da non perdere. La strada è buona e poco trafficata, lo spettacolo che si apre ai nostri occhi è veramente bello. Il sito è ancora nella fase di scavo si tratta di una città circondata da un’imponente cinta muraria di oltre 2 km per buona parte ancora in piedi. E’ visibile il forte di ingresso alla città anche se parzialmente abbattuto per lasciare posto alla strada asfaltata, più un complesso di tombe in cui ad oggi sono aperti gli scavi. Lo stadio, ed il teatro sono in buono stato e procedono le opere di ricostruzione. Abbiamo visto gruppi di ragazzi intenti a scavare,catalogare e la voglia di unirsi a loro è stata tanta ma…li lasciamo lavorare e ci comportiamo da buoni turisti senza invadere il campo di lavoro.
Lasciamo Messene con destinazione Olimpia, non credevamo di arrivare così presto ore 16:00 circa, così decidiamo di andare subito a visitare il sito archeologico delle prime olimpiadi. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio spettacolo di imponenza. I resti della magnifica Olimpia sono visibili tutt’oggi come il tragico terremoto che la distrutta. Da non perdere il museo con particolari reparti e la famosa statua della dea Nike volante.
Usciti dal sito archeologico e’ giunto il momento di cercare un campeggio, scegliamo il campig Diana perché il più vicino al centro. Ci sembra di sognare il titolare parla un italiano corrente la pulizia é buona. Montiamo tutto per l’ultima notte sul suolo greco, molto ghiaioso, ma all’ombra di tantissimi alberi, nel camping c’é anche la piscina. Facciamo un giro nella città d’Olimpia e notiamo subito che la strada principale e fatta per i turisti, e per gli acquisti dell’ultimo minuto.Ceniamo in una taberna lontano dal centro dove i prezzi sono più accessibili e come ultima cena non ci resta che ordinare “Pita e suvlaky”.
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14° venerdi 24.08 OLIMPIA PATRASSO
Ora di partenza: 10:00 Ora di arrivo: 13:00
Tipo di strada
Strada veloce e scorrevole senza traffico buon manto stradale, ma attenzione ai radar della polizia, sono abbastanza frequenti.
Note di Viaggio
Sveglia con calma e con la pigrizia dell’ultimo giorno. Rimontiamo tutta l’attrezzatura sulla moto con la cura di chi sta’ per tornare verso casa.
Partenza con direzione Patrasso, viaggio abbastanza calmo, e con un po’ di malinconia per la partenza imminente. Stiamo molto attenti al laser della polizia del luogo che sulla superstrada per Patrasso si fanno più frequenti. Arrivo a Patrasso verso le 13:00
Peccato che siamo in fondo alla vacanza, spendiamo le dracme rimaste in qualcosa di commestibile per il viaggio e mestamente carichiamo Zorro nella stiva della nave. La fortuna vuole che siamo i primi e possiamo scegliere il posto dove dormire, ma la sfortuna e’ che saremo gli ultimi a scendere ad Ancona ma….per ora c’è tempo, così ci prendiamo l’ultima tintarella sulla nave e l’ultimo bagno in piscina.
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14° Venerdì 24.08 Traghetto Patrasso Ancona Minoa Lines
15° Sabato 25.08 ANCONA RIMINI AUTOSTRADA
Note di Viaggio
L’autostrada italiana ormai la conosciamo tutti dopo lo sbarco e’ stata un’impresa tornare da Ancona a Rimini. Una fila interminabile di auto ci ha costretti a ripetute gimcane per riuscire a tenere una media decente ma molto bassa, morale della favola siamo a casa dopo quasi 2 ore di autostrada per fare 100Km. Un po’ stanchi un po’ contenti per essere a casa un po’ depressi perché la vacanza e davvero finita.
Lampeggi stanchi da Zorro, un saluto a chi ci ha letto da Mirco e Miky.
Un saluto anche a chi ci ha incrociato per le strade greche, e con un lampeggio ci ha salutato, a chi a condiviso con noi qualche percorso e a chi lo farà in futuro, insomma grazie amici.
Conclusioni
Considerando tutto il percorso e valutando gli orari
d’imbarco e sbarco dal traghetto, mi sento di consigliare l’imbarco a
Higoumenitsa, e lo sbarco a Patrasso. In pratica si potrebbe fare lo stesso
percorso inverso a come descritto. Oppure piuttosto che attendere l’imbarco a
Patrasso, l’ultimo giorno percorrere la parte di strada che porta a higumenitsa
in moto, in quanto l’imbarco a Patrasso è alle 16.00 mentre a Higumenitsa alle
23.30, secondo me un tragitto fattibile in moto per gustarsi una parte di
paesaggio sconosciuta traghettando da Patra fin sulla parte di grecia
continententale.
Curiosità
Carta igenica non va buttata all’interno delle tazze nei
bagni ma esiste apposito bidone come sulle barche.
Il pane viene fatto con
il grano duro e la pasta con il grano tenero
Le discariche d’immondizia sono
tante e tutte a cielo aperto
Le macchine non vengono rottamate ma
abbandonate ai bordi delle strade, possibilmente vicino ai cassonetti
dell’immondizia.
I motociclisti locali non sanno cosa significhi portare il
casco.
Cucina
Dove mangiare ?
La taberna é il luogo ideale per mangiare e spendere una
cosa giusta. Evitate ovviamente quelle turistiche sono da privilegiare quelle ai
bordi delle strade o nelle città poco affollate.
Cosa mangiare ?
Evitate accuratamente la pasta, a meno che vi piaccia
scotta e scondita. Molto buono di solito il pastitsio, una
sorta di pasta scotta e ripassata in forno con l’aggiunta di condimento di vario
genere.
Souvlaki Spiedini di carne di agnello,maiale,pollo,
nel Peloponneso sono Souvlaki me pita vengono serviti con
pomodori,patate fritte, cipolla e tzalziky avvolti in una sottile sfoglia di
pane fritta. La pita ricorda vagamente il pane arabo o la piadina romagnola.
Ghiros, più che un piatto tipico é un modo di cucinare la
carne, è infilata dall’alto in un grosso spiedino che cuoce a fuoco lento
verticalmente. Viene tagliata man mano che si cuoce e servita per lo più come il
Souvlaki me pita.
Salade classica insalata greca con
pomodori, cetrioli, olive, cipolla, peperoni e feta.
La
feta é un tipico formaggio greco molto saporito.
Tzaziky, crema di yogurt con cetrioli e aglio, servita con
la carne o nella pita, per noi italiani abituati al pane, é molto buona spalmata
come salsa per tartine.
Mousakas melanzane besciamella e
carne trita cotte al forno.
Yemista, pomodori e peperoni
ripieni di riso cotti al forno ed aromatizzati con spezie.
Non mangiate
i dolci sono estremamente zuccherini e a base di pasta sfoglia
con noci e miele invariabilmente un po’ stucchevoli. Da evitare anche i gelati
ma non perdetevi lo yogurt, é veramente molto buono anche se
non ha niente a che vedere con il nostro, é più compatto sembra una mousse. Chi
ama il miele da non perdere yiaourti me meli, yogurt con aggiunta di miele.
Cosa Bere ?
Il retsina é un vino greco popolare con
un forte aroma di resina. Esistono anche i vini bianchi,rosati, e rosso più
vicini al palato italiano.
Ouzo liquore all’anice servito
miscelato in acqua come aperitivo, oppure liscio come digestivo.
Alberghi,Camping,Camere
Sono tutti abbastanza buoni. Occorre ovviamente
scegliere per i prezzi, e vedere in che condizioni di stato sono al momento
della visita.
Documenti e dogane
Basta la carta d’identità valida per l’espatrio
Vale
la patente italiana, non é richiesta la carta verde per il veicolo, vale
l’assicurazione italiana. Il casco é obbligatorio anche se non lo porta nessuno.
Se il proprietario della moto non partecipa al viaggio, meglio una sua delega e
tradotta in greco.
Valuta e cambio.
La valuta corrente é la dracma (DR) vale circa 6 lire.
Tutti i prezzi sono normalmente esposti anche in euro. La carta di credito é
accettata ma quasi nessuno la vuole.
Carburante
Si trova tranquillamente nei distributori la benzina
verde, e la super, anche le varie benzine con additivi, con più ottani. Nella
Grecia continentale e nella maggior parte del Peloponneso i distributori sono
abbastanza frequenti solo nella penisola di Mani sono pochi nella parte
meridionale.
Chilometri percorsi 2453 così distribuiti sul suolo
Greco
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Documentazione
Guida verde Touring club italiano lire 45.000
Carta
stradale del TCI 1:500.000 Grecia Creta e Rodi. Con luoghi turistici a Lire
12.000
Notizie utili
Consolato di Atene 19 Odos Meandru (0030-1)
7239045-7249117 Polizia 100, Turistica 171, P.soccorso 166. Infortunistica
Patrasso (0030-1)653358 Soccorso 104, 017488800 Privati 154.168 SOS SERVICE 193,
157
Links
www.ente-turismoellenico.com Sito con informazioni per
la Grecia dell’ente per il turismo ellenico, vi si trovano anche i links perle
prenotazioni sui principali traghetti da e verso la Grecia.
Riepilogo Generale costi in lire
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