Sardegna 2002

 


Viaggio meraviglioso, con una compagna di viaggio stupenda come la mia dolce metà ...a Miky con amore.

Le Foto del nostro viaggio di nozze in Sardegna con il TDM (Giugno 2002)


Domenica        9.06.2002

Percorso Serravalle 09.00 - Civitavecchia  14.13

Distanza:  357,0 km    Tempo totale del viaggio:  5 ore, 38 minutiOre di guida:  4 ore, 38 minuti               Costo:  € 35,70

Resoconto

Partenza da Serravalle RSM il 09.06.02 alle ore 08:35, puntuali come un orologio svizzero, così come il tempo che quando noi si parte per le vacanze, piove.

Piove, piove, guarda come piove, guarda come viene giù….mai canzone fu così azzeccata, inutile aspettare, ci infiliamo la nostra attrezzatura nuova nuova, regalo di nozze, e via vediamo subito se regge l’acqua.  Tiene e per fortuna che tiene perché fino a Fano viene giù che è un piacere. Il percorso originario prevedeva il Passo di Viamaggio e poi giu’ sulla E45 fino a quando era possibile, ma il tempo ci ha  fatto preferire la Gola del Furlo e poi diretti sulla Flaminia. Devo dire che la decisione è stata a noi favorevole perché appena lasciata l’autostrada ci ha lasciato anche la pioggia. Meglio precisare non è che la pioggia sia finita, semplicemente il temporale ci precedeva di una manciata di minuti, quel tanto che bastava per tenerci all’asciutto fino a Civitavecchia.

 

Traghetto Sadinia Ferries

Civitavecchia       ore 16.20

Golfo aranci          ore 19.55

Siamo arrivati al porto di Civitavecchia in perfetto orario sulla nostra tabella di marcia, così ne approfittiamo per una visita alla nave scuola per allievi sott’ufficiali Palinuro.

Ore 16:20 il nostro traghetto parte puntualissimo, dopo aver caricato con molta fretta tutte le auto e moto in attesa d’imbarco. Piacevole attraversata sul comodo traghetto veloce della Sardinia Ferries, non è per pubblicità ma devo dire che non mi aspettavo un traghetto comodo,  con tanto di aria condizionata, e proiezione di film a bordo, sembrava piu’ un aereo che un traghetto.

Golfo Aranci 20.00 - Arzachena  20.33

Distanza:  33,9 km                  Tempo totale del viaggio:  33 minuti     

Ore di guida:  33 minuti          Costo:  € 4,00

Ore 20:00 arrivo sul suolo sardo di Golfo Aranci, chiamato così non per gli agrumi , che per altro non ci sono, bensì per il colore arancio del mare dato dai coralli. Partiamo subito per il nostro albergo sito a Arzachena, pochi chilometri di strada e siamo arrivati  all’Hotel Albatros. Ottima struttura alla periferia di Arzachena a pochi chilometri dal mare.  Non c’è la piscina, peccato aspetteremo ancora un giorno per poter fare il bagno direttamente nel mare della Sardegna. Accogliente l’albergo e abbondante la cena, anche se non proprio caratteristica

Pernottamento

Hotel Albatros - Via Costa Smeralda.28 – Arzachena - (SS) tel: 078983333 

Cosa Vedere
Golfo Aranci  pag.96, Olbia pag.116, Arzachena  pag.60.

Lunedì             10.06.2002
Percorso Arzachena – Orosei

Distanza:  114 km   Tempo totale del viaggio:  2 ore, 9 minuti   Ore di guida:  2 ore, 9 minuti                 Costo:  € 14,81

 

Pernottamento

Hotel Maria Rosaria – Via Grazia Deledda.13 – Orosei (NU) – tel:078491230

Cosa Vedere

Lungo il percorso  Posada pag.45, Siniscola pag.200, Castello della Fava.

Resoconto

Sveglia alle ore 8:00, lauta colazione all’hotel Albatros, brioches, pane burro e marmellata,latte caffe, frutta …insomma abbastanza per tirare fino a sera. Partenza per Orosei sulla ss125 Orientale sarda a parte noi sulla strada nessun altro ma il fatto che la strada sia a 4 corsie fa presagire che a ferragosto ci sia un diverso traffico.

Lungo il percorso ci fermiamo a vedere il Castello della Fava in località Posada, merita una sosta solo per il paesaggio che si vede dal castello, unica altura in mezzo ad una distesa pianeggiante lungo la costa.

Arrivo ad Orosei verso le 12:00, tempo di infilarsi il costume e siamo già in spiaggia a farci rosolare dal sole già alto. Finalmente il sole a preso il posto delle nuvole che da diversi giorni incombevano sulla zona, ma il vento non ci da’ tregua . Pensiamo così all’acquisto di una tenda da spiaggia , la “rondinella” una sorta di mezzo igloo che ripara dal vento.  Acquisto che per altro non useremo più per il vento, ma solo per ripararci dal sole, poiché ovviamente il vento non si farà più sentire per tutto il viaggio.

L’hotel Maria Rosaria è molto più accogliente delle nostre aspettative, ad attenderci in camera un bel cesto di frutta, la camera con vista sulla piscina e’ dotata di tutti i confort, frigo bar, aria condizionata ed un letto discretamente comodo.

La cena non ci delude il vino e discreto e finalmente assaggiamo il Vementino di Gallura tanto decantato dalle guide vinicole, unitamente ad un’ottima cena a base di pesce.

Martedì            11.06.2002

Percorso  Orosei – Dorgali

Distanza:  77,5 km     Tempo totale del viaggio:  1 ora, 34 minuti        Ore di guida:  1 ora, 34 minuti      Costo:  € 26,10

Cosa Vedere

Orosei 43, Marina di Orosei, Cala liberotto, Cala Gonone 72, Grotta del bue marino, Grotta di ispingoli, Dorgali 86, Villaggio nuragico Serra Otis.

Resoconto

Ore 8:00, sveglia di buon ora e colazione abbondante, partiamo alla volta della grotta del Bue Marino, cosi’ definita dai pastori sardi per la presenza della foca monaca. Ci imbarchiamo da Cala Gonne per la visita guidata della grotta, molto suggestiva da non perdere assolutamente. Decidiamo di non visitare la spiaggia di Cala Luna con il traghetto perche’ il tempo e’ tiranno e dovendo scegliere proseguiamo in moto, dopo un pranzo al sacco, per visitare Serra Orrios un complesso nuragico a pochi chilometri di distanza. Sulla strada per tornare a Orosei, ci fermiamo a visitare la grotta di Ispingoli molto suggestiva la vista, si scende in una specie di caverna sotterrane a più di 40 metri dalla superficie, qui si erge la stalagmite più alta d’Europa. La visione ci lascia abbastanza interdetti come il nome originario della grotta definito “l’abisso delle vergini”, per una sorta di leggenda per altro smentita dai fatti.

Ritorniamo in albergo e visto che la cena non e’ ancora pronta facciamo due passi per il centro di Orosei e assaggiamo le Seadas. Una sorta di panzarotto con interno di formaggio e limone che la signora Mimma, proprietaria di una rosticceria vicina al nostro albergo cucina in modo delizioso.

Mercoledì        12.06.2002

Percorso Orosei – Orgosolo

Distanza:  112 km   Tempo totale del viaggio: 2 ore, 42 minuti     Ore di guida:  2 ore, 12 minuti               Costo:  € 13.96

 

Cosa Vedere

Orgosolo, Nuoro.

Resoconto

Giorno di mare, approfittiamo per visitare la spiaggia Cala di Osalla a pochi chilometri dal nostro albergo, vicino ad una suggestiva pineta. Spiaggia di sabbia grossolana un po’ fastidiosa per noi romagnoli abituati alla sabbia fina, ma decisamente il mare è stupendo. Acqua limpidissima e abbastanza gelata, per via della profondità gia a pochi metri dalla riva il colore blu fa’ presagire un fondo di diversi metri. Nessun bagnante nel raggio di diversi chilometri facciamo due passi, e non incontriamo anima viva, bella la spiaggia così non riusciamo ad immaginarla affollata nel periodo ferragostano.

Verso le 12 ci raggiungono due BMWisti un po’ attempati che restano in disparte, il sole adesso si fa’ sentire e la nostra tendina non basta a ripararci dai suoi raggi, così rientriamo in albergo per il pranzo.

Nel pomeriggio belli rosolati dal sole mattutino optiamo per un giretto in moto piuttosto che tornare a spiaggia. Destinazione Orgosolo, una strada da brivido per arrivare in un paesino arroccato su diuna pendice a diversi chilometri da Nuoro. Il paese pero’ merita una visita per ammirare gli innumerevoli murales sparsi per le vie impervie disegnati dai ragazzi del luogo.

Giovedì            13.06.2002

Percorso Orosei – Barumini – Monastir –Siliqua - Calasetta (S.Antioco)

Distanza:  293.6 km        Tempo totale del viaggio: 6 ore, 49 minuti       Ore di guida:  5 ore, 34 minuti     Costo:  €37.96

 

Pernottamento

S.Antioco -  Calasetta – Hotel Luci Del Faro tel:…………. Via………….

Cosa Vedere

Barumini 63 Su nuraxi, Mandas 111 Isili, Laconi 100, Aritzo 59, Fonni 90, Gavoi 95, Nuoro 115, Cagliari 67, Doglianova 86, Sanluri 193, Oristano 117 Tharros

Resoconto

Il percorso che ci attende oggi e molto lungo così decidiamo di partire di buon ora, che per noi vacanzieri significa 8:30. Decidiamo per una strada diversa dall’orientale sarda che abbiamo già sperimentato, scartata la carlo felice che e’ tutta superstrada optiamo per la centrale sarda, che costeggia tutto il Gennergento passando per il centro della sardegna. Una scelta non proprio azzeccata, strada da pistaioli amanti delle curve bello il paesaggio, e stupendo il manto stradale che porta ad affrontare le curve con un po’ più di manetta di quanto si dovrebbe. Alla fine però arriviamo a Barumini abbastanza cotti sia dal sole che dalla strada percorsa, così decidiamo per una sosta ristoratrice e ci guardiamo una partita in uno snak-bar. Gia’ la partita dell’italia perche non ce ne siamo neanche accorti ma e’ periodo di mondiali, partita Italia Messico visione abbastanza difficile perche’ gli isolani fanno piu’ rumore della TV. Alla fine del primo tempo decidiamo di visitare il nuraghe di Barumini famoso e riportato su tutte le guide, visita per noi molto deludente ripartiamo subito, visto il caldo se ne poteva fare a meno, a questo punto dritti fino a Calasetta. E dritti non era un euforismo, se la strada fin qui era tutte curve, la strada da Barumnini a Calasetta e tutta un rettilineo, ma attenzione perche’ in fondo al rettilineo ce’ sempre una curva a 90 gradi, le strade sembrano disegnate con riga e squadra. Lungo la strada per chi volesse affrontare questo percorso vi consiglio di fare il pieno appena possibile perche’ i distributori neanche a farlo a posta sono tutti molto vicini e poi per chilometri e chilometri non ne esistono piu’, di fatto abbiamo percorso una parte della strada ai 50 allora, in riserva per limitare i consumi e riuscire ad arrivare a Villamassargia per fare di nuovo il pieno.  Finalmente arriviamo aCalasetta molto stanchi, ma non e’ finita scopriamo che il nostro albergo e’ bello ma in capo al mondo. Risulta essere l’ultimo albergo di Calasetta e quando si dice ultimo e’ proprio l’ultimo ci si arriva tramite una strada bianca in mezzo ai boschetti di mirto, grande pregio pero’ la piscina, ci facciamo subito un bagno per toglierci la polvere e la stanchezza di dosso in attesa della cena.

Venerdì  14.06.2002

Resoconto

Primo giorno a Calasetta e visti i chilometri del giorno prima decidiamo di fare una giornata di spiaggia. Sole e uno splendido mare per la mattinata, ma ora il caldo e’ veramente insopportabile così decidiamo di fare un giro nella penisola, in cerca di qualche spiaggia da vedere. Ci infiliamo in un paio di calette che non sono niente male, quello che e’ male e’ la strada che fa’ il giro della penisola. Ghiaia e sassi sempre più grossi e tenere il TDM in piedi e’ una gara dura tra sassi grossi come meloni e sabbia fina che si infila da tutte le parti. Arriviamo a concludere il giro un po’ cotti e insabbiati, quando un miraggio compare all’orizzonte, un concessionario Yamaha. Acquisto il grasso per la catena e chiedo dove trovare un gommista per gonfiare le gomme che ho opportunamente sgonfiato nel percorso precedente.

Il conce mi indica dove trovare il gommista e mi fornisce anche una indicazione opportuna per mangiare qualche cosa. Sono le 16:00 ma la fame si fa’ sentire gonfiamo le gomme riempiamo la pancia e ….via si prosegue per l’albergo. Arrivati in albergo doccia per me e zavorrino, spray  per il TDM che egregiamente ci ha riportato in albergo, anche sullo sterrato e….ci si legge domani perché oggi ho proprio finito le batterie

Sabato 15.06.2002

Resoconto

Oggi ci apprestiamo a varcare la soglia della penisola di Calasetta verso la più affascinante isola di Sant’Antioco. Tanto decantata e pubblicizzata a più riprese dalle guide la raggiungiamo con un traghetto dal porto di Calasetta.

Al porto in attesa di imbarco incontriamo anche quattro motociclisti più fighetti che motociclisti direi. In sella alle loro BMW, indossano caschi da un milione di dollari e con il prezzo del giacchettino (rigorosamente marcato BMW) e dei loro guanti ci scappa quasi tutto il nostro viaggio.

Un saluto furtivo mentre loro fanno finta di niente e ci imbarchiamo, l’attraversata dura veramente poco e appena sbarcati cerchiamo l’Isla Diving, non per fare immersione ma perche’ si mangia molto bene ed il posto e’ veramente carino. Prenotiamo per la cena e la proprietaria nostra amica ci indica cosa andare a vedere sull’isola, spiagge, spiaggette, una stazione eolica, una miniera abbandonata, ma quello che ci attira maggiormente e’ il ritorno dell’ultima mattanza, della stagione.

Andiamo cosi per prima cosa a vedere la tonnara , e con nostra grande sorpresa scopriamo che anche’ qui’ i giapponesi la fanno da padrone. Infatti i tonni sbarcati dalle barche vengono selezionati dal signor occhi a mandorla che decide quali spedire sul mercato del sol levante e quali scartati finiscono sulle tavole degli italiani. Non sperate pero’ di mangiare questi tonni in olio d’oliva, perche anche se scartati dal piccolo uomo in giallo (il colore della tutta da lavoro..non era un tono offensivo), vengono macellati e finiscono al mercato ittico di calasetta per essere consumati freschi.

Finita la mattanza partiamo per il giro dell’isola dopodiche’ cena all’isla diving. Decisamente la miglior cena di pesce che abbiamo fatto fino ad ora, stupendo il posto e cordiali le cameriere. Il conto non e’ dei piu’ leggeri ma ….vabbe’ siamo in vacanza.


Domenica        16.06.2002

Percorso Calasetta – Pula

Distanza:  191.9 km   Tempo totale del viaggio: 4 ore, 22 minuti            Ore di guida:  3 ore, 37 minuti        Costo:  €24

 

Cosa Vedere

Porto Pino, Capo Teulada e il porto, Capo spartivento e la spiaggia di Ghia.

Resoconto

Partiamo di buonora per riuscire a visitare Porto Pino e la sua tanto decantata spiaggia, arriviamo e con nostra immensa delusione, la spiaggia e’ veramente molto bella ma, oggi e’ Domenica e sembra proprio che gli isolani siano tutti qua. Sembra di stare a Rimini il giorno di ferragosto così un po’ demotivati facciamo quattro passi lungo la costa per andare a vedere la grotta dei baci, un suggestivo dirupo subito dopo la fine del porto, al termine della pineta. Qualche foto di rito e poi una bibita ghiacciata al baracchino, ci fa’ maturare la decisione di spingerci con la moto fino a capo Teulada. La strada e’ veramente bella, peccato che tutto il capo di Teulada sia una grossa base militare, interdetta ai turisti. Visitiamo il porto e facciamo il punto della situazione, vista la strada e visti i magnifici paesaggi decidiamo di tornare il giorno dopo, sperando di arrivare alla spiaggia di Baia Chia, di cui tutti ci hanno parlato, e speriamo domani ci sia meno gente di oggi. 

Lunedì             17.06.2002

Resoconto

La decisione maturata ieri di tornare a visitare le spiaggie dopo Capo Teulada, è stata decisamente la migliore scelta fra le due possibili. Un po’ pentiti di non riuscire a visitare la zona del Sulcis con le rovine delle miniere Sarde, ci siamo inoltrati sulla strada costiera che da Capo Teulada porta fino a Pula. Pochi paesini e molti centri turistici, ma le varie spiaggia e calette che si aprono lungo la strada sono un vero spettacolo. BaiaChia, e’ una spiaggia bellissima bianca con una torre che sovrasta la baia. Abbiamo passato la mattina sulla spiaggia principale e dopo qualche foto dalla torre ci siamo incamminati per un giro lungo la costa. Cosa dire di piu’ se non che meriterebbe di allungare il viaggio e rimanere qui per altri giorni. Purtroppo il tempo e’ tiranno e così un altro giorno e’ passato e noi siamo di nuovo in viaggio verso il nostro albergo. Cena a lume di candela sotto il portico dell’albergo mentre ammiriamo uno splendido tramonto sul mare, devo dire che qui ci hanno proprio viziato, tutte le sere un menu’ diverso e sempre a base di pesce. Si per lo piu’ tonno in tutte le versioni, ma fortunatamente mai in scatola.

Martedì            18.06.2002

Percorso  Calasetta (S.Antioco)–Castelsardo

Distanza:  311.9 km     Tempo totale del viaggio: 6 ore, 38 minuti      Ore di guida:  5 ore, 23 minuti          Costo:  €37

Pernottamento

Castelsardo -  Hotel Costa D’oria (non riporto i dati perché fa’ decisamente schifo …non andateci mai)

Resoconto

Decisamente una tappa molto troppo lunga, abbiamo sofferto un caldo tremendo nonostante la partenza all’alba da Calasetta. La superstrada non ha di certo il fascino delle strade che abbiamo percorso fino ad oggi lungo la costa, ma’ il caldo torrido (40° gradi all’ombra sigh!!) l’asfalto rovente, l’attrezzatura da moto che si infuoca sotto al sole ci forzano ad una tappa per il pranzo verso Oristano, dove ci fermiamo in un campeggio sotto gli alberi in attesa di un’ora piu’ consona per finire il nostro lungo percorso di spostamento verso la costa nord.

Un appunto di viaggio per gli amanti delle spese all’ultimo minuto, vi consigliamo di fermarvi a Serrammassargia, un pesino vicino a Iglesias dove ci sono, ad ogni angolo di strada, dei laboratori artigianali di tappeti sardi. Il costo e’ decisamente inferiore rispetto ai negozietti da turisti che si trovano nei paesini della costa e la lavorazione e’ davvero interessante.

Ripartiamo dal campeggio nel tardo pomeriggio ma il caldo si fa’ ancora sentire, una lunga tirata sulla superstrada fino a destinazione ci costera’ la quadratura delle gomme del nostro TDM. Il caldo e l’asfalto sardo uniti al peso dei nostri bagagli hanno limato letteralmente le gomme, cerchiamo di non strafare sulle curve della litoranea fino a Castel Sardo, dove arriviamo giusti giusti per cena.

Tremendo l’albergo di uno squallore disarmante, ma purtroppo anche l’agenzia non puo’ farci niente, dopo un po’ di tira e molla con il proprietario riusciamo a farci cambiare camera con una meno fatiscente, comunque ben al di sotto del minimo di decenza. Anche la cena non e’ delle migliori così decidiamo che sara’ la nostra unica cena fatta in questo albergo, da domani cena al ristorante.

Troppo stanchi per vedere il paese ci fermiamo dopo soli 100metri dal nostro albergo, e poi dritti in camera, il tempo della buonanotte e gia’ ronfiamo fino all’alba.

Mercoledì        19.06.2002

Percorso Castelsardo-Porto Torres-Stintino

Distanza:  67.8 km    Tempo totale del viaggio: 1 ore, 34 minuti    Ore di guida:  1 ore, 19 minuti               Costo:  € 8.14

 

Cosa Vedere

Castelsardo 78,Porto torres 130,Stintino 201

Resoconto

Partiamo in tarda mattinata perche’ ne approfittiamo per fare una vista al borgo vecchio di Cstelsardo. Arroccato su uno sperone di roccia con il suo castello da cui prende il nome, il borgo vecchio del paesino e’ molto caratteristico ricco di negozi per turisti, in cui si trova veramente di tutto, ed il tutto e’ appeso in bella mostra fuori dai negozi piccoli ed arroccati nei vicoli ricorda molto San Marino.

Lungo la strada litoranea che ci porta verso Stintino notiamo che le spiagge non sono molto grandi e confinano con la pineta che costeggia la strada, con buona andatura arriviamo fino a Stintino. La spiaggia “Le saline”, che si presenta lungo la strada e’ molto piu’ bella in lontananza che da vicino, ci rincuora il colore del mare e la spiaggia detta della “Pelosa” quando arriviamo proprio sulla punta piu’ a nord. La spiaggia e’ molto frequentata con tanto di dependance di un grande albergo che con il prato inglese si stende fino a livello del mare, ci adattiamo sopra uno scoglio e decisamente invogliati dal colore del mare che qui’ assume molteplici sfumature ci tuffiamo in un bagno ristoratore. Purtroppo ci raccontano degli isolani, la spiaggia va’ e viene a seconda delle maree invernali, quest’anno non ce ne’ quasi per niente, ma visto il caldo che fa’, meglio rimanere in acqua e farsi una passeggiata con i piedi in ammollo. Si riesci a piedi ma’ in acqua a raggiungere anche un isolotto in cui troneggia una torre di avvistamento da cui si riesce anche a vedere l’isola Asinara. Anche questa giornata volge al termine e con un po’ di nostalgia ci avviamo verso il nostro albergo riproponendoci ad ogni giorno che passa di ritornare su questa magnifica isola. 

Giovedì            20.06.2002

Percorso Castelsardo-S.Teresa di Gallura

Distanza:  67.8 km   Tempo totale del viaggio: 1 ore, 34 minuti            Ore di guida:  1 ore, 19 minuti       Costo:  € 8.14

 

Cosa Vedere

Isola Rossa, Costa Paradiso S.Teresa di Gallura 194, Palau x isola della Maddalena 122 capo d’orso.

Resoconto

Dopo Castelsardo verso Palau passando lungo la costa, su di una strada che ricorda molto i passi alpini, tra una curva e l’altra ci fermiamo a visitare L’isola Rossa. Un paesino cghe si affaccia sul mare con degli scogli rosso rubino, da cui prende il nome il paese. In verita’ del paese abbiamo visto ben poco perche’ arrivati al porto una coltre nebbia proveniente dal mare ci ha avvolti come per incanto spuntata dal nulla in pochi minuti. Ripartiamo verso Santa Tersa di Gallura e ci fermiamo su di una splendida spiaggia. A sinistra della strada, una spiaggia dai mille colori del mare fatta di sabbia bianca. A destra una spiaggia fatti di scogli con un po’ di vento patria dei serfisti. Passiamo la mattina nella spiaggia di sabbia ma poi nel pomeriggio il solo ci sta’ letteralmente cocendo la testa cosi’ ci ripariamo sotto degli alberi su di uno scoglio nella spiaggia piu’ ventilata. Terminiamo la giornata con una abbondante cena a base di pesce in un ristorante di Castelsardo, che molto gentilmente il benzinaio a fianco del nostro albergo ci ha consigliato parlandone benissimo. Devo dire che aveva ragione, non il solito ristorante da turisti ma un posto un po’ rustico in cui abbiamo mangiato bene e speso poco,

Venerdì            21.06.2002

Percorso  Castel Sardo –Arzachena

Distanza:  91.5 km   Tempo totale del viaggio: 2 ore    Ore di guida:  2 ore          Costo:  € 10.0

Pernottamento

Arzachena – Hotel Albatros

Cosa Vedere

Tappa di spostamento anche perche’ non ne possiamo piu’ di stare nell’albergo di Castel sardo, ma quando arriviamo ad Arzachena una piacevole sorpresa ci attende. L’albergo e’ pieno, ma al contrario del precedente, la direzione dell’albergo ci ha riservato una camera che ha tutti i confort. Idromassaggio aria condizionata, TV via satellite, e che TV, 29 pollici che neanche a casa abbiamo. Ci godiamo subito un bel bagno con idromassaggio, e poi decidiamo per un giro in Costa Smeralda.

Devo dire che la Costa Smeralda non ci ha entusiasmato, bella ricca di paesaggi e di ricchi uomini facoltosi con le loro macchine da ricchi, con le loro ville da ricchi, con i loro panfili da ricchi, va be’ un posto per ricconi, ma per noi gente comune cosa ce’ rimasto. Pochi posti a pagamento ovviamente lungo la costa dove fare il bagno o prendere un po’ di tintarella. Molti bar e attrazioni turistiche poco di massa ma molto costose, cosi’ possiamo dire di avere visto la Costa Smeralda e direi che …ha noi piace di piu’ la Sardegna che vi abbiamo raccontato e Visto fino a qualche giorno fa.

Sabato             22.06.2002

Percorso Arzachena–Baia Sardinia–Port cervo–Porto Rotondo-Golfo Aranci

Distanza:  61.5 km  Tempo totale del viaggio: 1 ore, 39 minuti  Ore di guida:  1 ore, 24 minuti               Costo:  € 7.38

 

Cosa Vedere

Porto cervo costa smeralda 86 Cala di volpe, Porto rotondo golfo aranci 96. Arzachena baia sardinia 60

Traghetto Sadinia Ferries

  • Golfo aranci          ore 12.15
  • Civitavecchia       ore 15.45

Resoconto

Peccato siamo in fondo al nostro viaggio, facciamo le borse, prepariamo i panini, ci avviamo con nostalgia verso Golfo Aranci. Al porto aspettiamo con poca pochissima convinzione il traghetto che purtroppo arriva puntuale e puntualmente ci riporta in continente. Civitavecchia ci sembra un po’ squallida adesso che siamo in fondo al nostro viaggio. Sbarchiamo con molta fretta e con molta fretta ce ne andiamo verso casa. Ma oggi e’ solo Sabato perche’ non prolungare ancora di un giorno la nostra vacanza. Perfetto un paio di telefonate e ….la decisione e’ presa ci fermiamo a NORCIA.

Percorso Civitavecchia – Norcia

Distanza:  199.5 km  Tempo totale del viaggio: 3 ore, 39 minuti      Ore di guida:  3 ore, 2 minuti      Costo:  € 7.38

Pernottamento

Agriturismo Collaccio (www.ilcollaccio.it ) località Preci a 22 km da Norcia.

Resoconto

Ad attenderci a Norcia, mio cugino con la moto nuova “Suzuchi V-Strom”,va be’ ognuno ha i suoi problemi in famiglia, io ho cercato di convincerlo a prendere un TDM ma …niente da fare, pero’ mi rincuora il fatto che mentre sto’ scrivendo il mio TDM e’ in garage che mi aspetta per la prossima avventura mentre il suo V-Strom, e’ gia’ passato ad altro proprietario. Piove pero’ sempre sul bagnato perche’ adesso al posto del super enduro like TDM, il mio cugino ha comprato uno “sputerone”, va be’ pazienza.

Tornando al nostro racconto devo dirvi che io Norcia e la Val Nerina, non la conoscevo ed e’ stata una piacevole scoperta. La strada e’ piacevole ben guidabile e direi anche troppo.  Occorre stare in campana con l’andatura , e dosare il  gas perche’ i limiti sono tanti e le pattuglie di piu’, oltre ai “simpatici pistaioli”, che ti superano sempre come se tu fossi in gara con loro, e poi dopo il sorpasso si piantano davanti a te rallentando, nell’attesa che tu ti “ingarelli” con loro. Se fossi stato da solo avrei spremuto un po’ della mia vena pistaiola giusto quel tanto che bastava per arrotondare un po’ le gomme spiattellate da tanto sardostrada. La zavorrina il carico e la stanchezza mi hanno di fatto chiuso la manopola del gas e l’andatura e’ stata molto turistica, andatura che pero’ mi ha permesso di gustarmi tutto il paesaggio fino allo splendido agriturismo che ci ha accolti per l’ultima notte della nostra stupenda “motovacanza”.

Domenica                    23.06.2002

Percorso Norcia-Castelluccio-Serravalle RSM

Distanza:  353.9 km     Tempo totale del viaggio: 6 ore, 39 minuti    Ore di guida:  5 ore, 24 minuti      Costo:  € 35.39

 

Resoconto

Siamo qui a due passi da Castelluccio e …vuoi non tornarci. Gia’ tornarci perche’ nel primo “TDMVillage2001”, ci siamo stati a Castelluccio, ma direi proprio che il paesaggio era notevolmente diverso. Difficile dire quale piu’ bello dei due, di certo entrambi i paesaggi hanno un loro fascino. Pioggia vento, grandine, nuvole inquietanti ci hanno avvolto al TDMVillage, al contrario sole stupendo e  prati di lenticchie colorati dai mille colori, ci hanno riportato alla memoria sapori e saperi che non ricordavamo.

Adesso pero’ e’ proprio finita, ci resta di nuovo una strada noiosa e lunga da percorrere fino a San Sepolcro, la famigerata E45. Una superstrada tutta buche e deficienti in macchina, che non conoscono le leggi dell’aerodinamica. Ti superano e poi si piazzano a pochi metri di fronte a te così ti becchi tutto lo spurgo del vento. Traballi tra una buca, il vento, e la voglia di superarli e di fargli un gesto amichevole.

Finalmente il Passo di Viamaggio ci saluta e ci indica la strada di casa, arriviamo stanchi, felici del viaggio e di essere nuovamente a casa, un doccia e una dormita ci riporta alla triste realta’, e’ gia lunedì ed e giorno di lavoro.

 

Ci consola il fatto che fra poco e’ gia Yamaha Fest, ma questa e’ un altra storia.

 

Lamps da