DOPO FIRENZE

LA VENDETTA DEL REGIME

 

 

 

 

 

La notte tra il 14 ed il 15 novembre 2001 ufficialmente lo “Stato Democratico Italiano” ha impugnato tutte le armi a sua disposizione per cercare di reprimere il Movimento dei Movimenti. Marzo e Luglio 2001 repressione fisica, Novembre 2002 repressione giudiziaria.

A meno di una settimana dalla manifestazione contro la guerra a Firenze con quasi un milione di persone, la più imponente da quando questo è nato, sono stati arrestati 20 militanti appartenenti alla rete dei Disobbedienti campana e alla Rete del Sud Ribelle. Arrestati con accuse di “associazione sovversiva”, “sovversione dell’ordine economico dello Stato” e “turbativa delle funzioni del governo italiano”. Tra gli arresti anche il portavoce dell’antagonismo napoletano Francesco Caruso, arrestato mentre si stava dirigendo a fare un picchetto con gli operai della Fiat per dare il sostegno di tutto il Movimento.

Sabato 9 Novembre: si prevede una città a ferro e fuoco, vetrine sfasciate, monumenti distrutti, opere d’arte “violentate” e scontri a ripetizione tra le forze dell’”ordine” ed i manifestanti violenti. Decine di telecamere delle televisioni internazionali ma specialmente nazionali lungo il corteo aspettando qualunque segno di violenza. Bilancio finale: 1 milione di persone in corteo, 6mila poliziotti e carabinieri (pagati da noi) nullafacenti, 0 vetrine rotte, 0incebdi in città, 0 monumenti neppure sfiorati, centinaia di fiorentini alle finestre che partecipano alla festa collettiva, 1 milione di persone che se ne tornano a casa soddisfatte e felici……………………decine di televisioni tristi per non poter dare informazioni “interessanti” per i media, centinaia di politici umiliati dalle loro stesse dichiarazioni che però si prendono il merito della competenza della polizia e del Ministro degli Interni.

Apparentemente tutti felici e contenti: da una parte noi attivisti che avevamo dimostrato che a Genova a creare i disordini erano stati altri  e che finalmente eravamo riusciti a dare credibilità al nostro movimento; dall’altra il governo che si prendeva i meriti dell’organizzazione dell’ordine pubblico. Apparentemente però…..solo apparentemente. Noi avevamo dimostrato l’essenza che veramente eravamo e loro avevano dimostrato solo di avere detto una marea di fesserie infondate.

Ma il vero problema per il Palazzo non era quello di avere sbagliato le previsioni, no no no, quello sarebbe stato solamente un piccolo incidente di percorso che non avrebbe però intaccato le loro trame. E invece le loro trame si stavano intaccando fortemente. Perché la gente stava cominciando a capire i nostri motivi di protesta, le nostre lotte. Inoltre qualcosa faceva presumere che il Movimento gli operai della Fiat, la CGIL stessero per intraprendere in Italia un cammino comune che avrebbe potuto frantumare le solide radici del Duce e del Gran Consiglio.

Quindi era meglio agire subito, in fretta affinché il popolo si potesse ancora di più distanziare da questa minaccia rossa, ma internazionale, che incombeva sul Palazzo. E quindi che c’era di meglio che far intervenire la magistratura con accuse che addirittura  impongono l’arresto immediato? Niente! E quindi così è stato fatto. Accusando Francesco e gli altri compagni è stato così accusato un intero movimento. Noi siamo tutti sovversivi a questo sistema che impone ad un mondo di vivere nel lusso e ad un altro di non vivere affatto. E quindi questa sera ci sentiamo tutti quanti in carcere, i nostri cervelli si sentono in carcere, le nostre idee si sentono rinchiuse e assediate.

Il  Movimento della Comunicazione è stato accusato della cosa che più di tutti non lo incarna: la sovversione, quella parola che implica il sotterfugio, l’agire di nascosto quando noi abbiamo sempre fatto le cose alla luce del giorno, cose che altri ben più in alto di noi non riescono a fare.

Ci siamo rialzati dopo Genova più forti di prima, quando avevamo tutti contro, adesso che non siamo soli il regime capirà di che pasta siamo fatti.

Le accuse di associazione sovversiva e sovversione dell’ordine economico dello stato sono state realizzate tramite le pubbliche assemblee e manifestazioni autorizzate……..questo deve fare riflettere sul tipo di stato in cui viviamo e in cui o la pensi come la devi pensare o semplicemente sarai SOPPRESSO.

 

FRANCESCO E GLI ALTRI COMPAGNI LIBERI

SIAMO TUTTI SOVVERSIVI

HASTA SIEMPRE

 

 

                                                                         Vassilj