. Vecchio Cipresso (a mia madre 1996)

Saveria Costantino

VECCHIO CIPRESSO (a mia madre 1996)



Nel giardino incantato ho notato
un vecchio, secco, altissimo cipresso.
Su di esso, parecchi rami erano stecchiti
ed altri feriti dalla ferocia del vento;
soltanto qualche fronda verde lassù.
Ma ciò che più mi ha incuriosito,
è l'aver notato, come su quel
vecchio e stanco albero,
era spuntato un giovane
e rigoglioso ramo di ippocastano.
Tua madre mia malata,
sei come quel cipresso,
ma da te ancora nascerà qualche gemma
d'amore e il passero vagabondo sì soffermerà
e poserà il suo nido sui rami.
Quando una vita muore
altre vite germogliano.



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