PREFAZIONE
Nella sua albagia
l'uomo moderno condizionato dalla tecnologia è indotto a ritenere possibile la
prevedibilità totale dell'esistente. Eventi che non rientrano nella capacità
scientifica ci turbano in quanto ci ridimensionano come novelli dei,
determinando uno stato d'incertezza e frustrazione.
Insieme alle Torri Gemelle è crollato il mito della
fiducia nel domani e della convinzione del trionfo dell'uomo sulla natura e
sul tempo; si è così ingenerato
un ridimensionamento nella potenzialità della società occidentale e se né
colta l'intrinseca fragilità.
L'insicurezza, e
l'incertezza determinano uno stato di profonda angoscia, che se inteso
singolarmente ci porta a deprimerci mentre percepito collettivamente ci induce
all'ossessione.
Siamo portati a
rimuovere il concetto che l'angoscia, dimenticandoci che è la condizione
basilare dell'esistenza umana in quanto è l'ebbrezza che erompe dalla
possibilità della libertà.
Concepire
di non avere limiti è acquisire consapevolmente la coscienza della possibilità
del fallimento e del nulla, perciò una sfida dell'esistenza alla vita umana.
Giovanni Lazzari
NOTA
STORICA DELLE TWIN TOWERS
Concepite
nel 1962, le due torri di New York vennero inaugurate nel 1973 su progetto di
Minooru Yamasaki, che aveva lavorato nello studio dei noti architetti Shreve,
Lamp e Harmon i quali avevano progettato l'Empire State Builing.
Alla
fine del decennio le Twin Towers diventarono il simbolo di New York, con i loro
ventimila metri quadrati di vetri sessanta metri di lato e centodieci piani.
Per
tirarle su occorsero duecentomila tonnellate di acciaio e quattromilaottocento
chilometri di cavi per soddisfare il fabbisogno elettrico.
Questo
progetto ambizioso in un assetto urbanistico della "vecchia New York"
comportò una vera rivoluzione paesaggistica.
Due
affascinanti colossi di vetro e acciaio polverizzate 11
settembre 2001 dall'attacco di kamikaze afgani....
AUTORI
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E' stato stampato a tavolino nel mese di maggio 2002 dal "Museo della Poesia" sito in via Sabatini n° 2, Garessio (CN).
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