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Giorgio sul Rio Negro, Amazzonia

Tra giugno e ottobre 2001, Giorgio Mello Grand si è recato nella zona dell'Alto Rio Negro, in Amazzonia, per una ricerca antropologica. Ecco le splendide foto che ha scattato durante il suo soggiorno.

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Manaus, le sacche d'acqua create dall'immenso Rio delle Amazzoni sono popolate, all'interno della città di Manaus, da immigrati, soprattutto indigeni, sono queste situazioni che, insieme alle baraccopoli, mettono in luce la povertà delle città brasiliane e la distanza tra i palazzi dei centri cittadini dalle catapecchie dei poveri.

 

Un barco percorre il Rio Negro. Il trasporto fluviale rimane ancora il più utilizzato enlla regione dell'Alto Rio Negro, i 'barcos' in 5 giorni compiono alla velocità di 10 chilometri orari i 1200 Km che separano Manaus da São Gabriel da Cachoeira. Invertendo la rotta di quelli che erano gli sfruttatori portoghesi, i commercianti di gomma e gli schiavisti del legno, i commercianti dei nostri giorni riforniscono i piccoli negozi degli indios disseminati ormai in ogni villaggio.

 

La spiaggia di São Gabriel da Cachoeira, sede della prefettura e della diocesi dell'Alto Rio Negro.

 

Barco sul rio Içana

 

Scuola della missione di Assunção de Içana: due professori indigeni (una Baniwa ed un Tukano) leggono delle storie tradizionali dei loro popoli per preparare una festa.

 

Tutti i fiumi pluviali dell'Amazzonia hanno una variazione di profondità e di portata notevoli tra le varie stagioni, così mentre durante la stagione delle piogge è difficile anche solo trovare un luogo dove poter sbarcare approdando con una barca, nella stagione delle secche gli argini creano degli alti muri.

 

Una casa Tukano, abbandonata a causa dei missionari la vecchia casa comune (la maloca), gli indios hanno cominciato a costruire delle piccole case sul modello occidentale, costituite da una stanza, una cucina, ed un retro per il forno della manioca. Lo scheletro della casa è in legno, ricoperto poi da fango, mentre il tetto è fatto con foglie di palma.

 

Una famiglia Tukano si appresta ad attraversare il piccolo fiume che divide la loro casa dalla piantagione di manioca.

 

 La manioca è una delle poche varietà di piante commestibili coltivabili nel suolo della regione amazzonica. La lavorazione consiste principalmente in 3 fasi, la ralatura, (nella foto) che consiste nel 'grattugiare' la manioca con uno speciale strumento chiamato 'ralo', la spremitura nella quale il liquido velenoso della manioca viene separato ed infine la cottura. 

 

Forno per la cottura della manioca. Dalla cottura si può ricavare la tapioca, una farina granulare prodotta dai sedimenti del liquido di manioca, o il beijou che è una sorta di focaccia fatta con la farina di manioca. La manioca costituisce il 95% del cibo di norma assunto dagli indios della regione dell'Alto Rio Negro.

 

 

Bambini Tukano sulla soglia di casa.

 

Scene di vita familiare: una madre Baniwa allatta il proprio figlio.

Bambini Baniwa

 

Un bambino Baniwa dorme nella propria amaca.

 

I bambini Baniwa si ritrovano, come ogni giorno all'alba ed al tramonto, sulla spiaggia ed il momento del bagno diviene un momento di gioco

 

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