Con un piccolo aiuto

 

 

“Vegeta!!!! Vegeta, esci un momento”, urlò Bulma bussando energicamente alla porta della stanza gravitazionale per farsi sentire.

 

Vegeta uscì dopo qualche secondo dalla stanza con espressione scocciata

“Che vuoi???”

 

Bulma rimase sorpresa per quel suo tono così duro, ma proseguì: “Oggi io vado via, non tornerò prima di pranzo.”

 

“E allora???” rispose il saiyan.

 

Bulma era sempre più innervosita da quel tono superiore e menefreghista, e disse seccamente: “Niente, io me ne vado!”, quindi girò i tacchi e se ne andò.

 

Mentre era in camera sua, preparandosi per uscire ripensò a Vegeta, era stato così duro, poco prima, come mai??? Certo che la notte precedente era stato completamente diverso, lui era stato dolce, delicato, e invece quella mattina, proprio dopo la loro prima notte insieme, l’aveva trattata come se non fosse successo niente. Alla fine smise di pensare a Vegeta, si mise una maglietta azzurra, i jeans e si legò i capelli con dei nastrini azzurri. Si guardò allo specchi per alcuni istanti e poi uscì.

 

Entrò nella caffetteria dove aveva appuntamento con Yamcha e cominciò ad aspettarlo. Stranamente lui non tardò come al suo solito, ma arrivò dopo qualche minuto.

“Ciao amore mio!” disse Yamcha con la faccia un po’ idiota, poi si avvicinò a Bulma per baciarla.

Lei si spostò  e poi gli disse: “Seduto!”

 

Il povero Yamcha era ormai abituato al carattere della sua ragazza, quindi per evitare di essere preso nuovamente a bastonate, si sedette davanti a lei.

 

“Allora, amore mio, che devi dirmi????”

 

Bulma rimase in silenzio, accidenti a lui, proprio il giorno in cui lei doveva mollarlo, lui si metteva a fare il gentile??? Uffa, se lui si fosse comportato da scemo come al solito sarebbe stato più facile!!

Si fece coraggio e gli disse velocemente: “Noi da oggi non siamo più insieme”

 

Non è difficile immaginare la faccia di Yamcha, che disse “Stai scherzando??? Come sarebbe a dire che non siamo più insieme??? Non ho fatto niente in questo periodo, caspita, non sono mai stato più  gentile di adesso e tu mi dici che non siamo più assieme???

 

In effetti il povero Yamcha aveva ragione, in quel periodo era sempre stato dolce e gentile, era stato pieno di attenzioni per lei, non aveva motivi per lasciarlo se non fosse che si era innamorata di Vegeta.

 

“Allora, perché hai preso questa decisione??? Ho tutte le ragioni di saperlo”

 

Bulma rimase in silenzio, non poteva certo dirgli che era andata a letto con Vegeta la sera prima!!! Non avendo una risposta si alzò e uscì correndo.

 

Yamcha rimase seduto immobile, poi si alzò e uscì lentamente.

 

Bulma era seduta su una panchina in mezzo ad un grande parco, piangendo. Poco dopo,una ragazza le si avvicinò. Aveva dei lunghi capelli neri sciolti sulle spalle, ed un vestito azzurro fino alle caviglie. Si sedette vicino a Bulma e le disse dolcemente: “Tutto bene?”

 

Bulma si girò verso la ragazza che la guardava con i suoi occhioni neri

“No, cioè si, grazie”, Bulma si sforzò di sorridere, ma le riuscì molto difficile.

 

“Era il tuo ragazzo??” Le chiese, Bulma rimase sorpresa da quella domanda, ma l'espressione di quella ragazza era così dolce e familiare, sebbene non l'avesse mai vista, così si asciugò le lacrime e rispose, senza preoccuparsi del fatto che fosse una perfetta estranea.

 

"C'è un altro???" chiese la ragazza.

 

Bulma ricominciò a piangere, poi la ragazza continuò: "Se è vero amore quello che ti lega a questa persona, non c'è motivo che tu rimanga con una persona che per te è solo un amico, non credi?"

 

Bulma annuì, pensando a quali erano i veri sentimenti che la legavano a Vegeta, amore? o forse solamente attrazione fisica, o semplicemente un errore...

 

Ad interrompere i pensieri di Bulma fu la ragazza, che le disse: "Sai, tempo fa, qualcuno mi disse che quando cominci a farti delle domande, allora sei già innamorata, io ci credo!"

 

Bulma abbassò la testa, stava ancora pensando a Vegeta, a cosa provasse lui...

 

La ragazza si accorse che c'era qualcosa che non andava, così disse sorridendo: "Cosa c'è??"

 

Bulma la guardò poi disse "É solo che lui....."

 

"Senti, scusa se come domanda è un po' indiscreta, ma è successo qualcosa tra voi? Oppure il sentimento è solo da parte tua?"

 

Bulma arrossì, ripensando alla notte prima, a Vegeta...

 

"Beh...ecco....insomma, stanotte noi..."

 

La ragazza si accorse dell'imbarazzo di Bulma, così non la fece proseguire dicendo: "Prova a ripensare a cosa hai provato, se non c'è amore, non si possono provare sensazioni così speciali, il piacere dura poco, ma senza amore, passa subito..."

 

Bulma pensò attentamente alle parole della ragazza, che poi le disse: "Che scema che sono, non mi sono nemmeno presentata!!! Io sono Selene".

 

Bulma la guardò e si presentò.

 

Dopo qualche minuto di silenzio, Selene le disse: "Allora?"

 

"Beh...ecco..Vegeta, Vegeta è il suo nome, so che è piuttosto insolito, ma..."

 

"A me invece piace molto..." disse Selene, sorridendo per mascherare la tristezza.

 

"Come ti dicevo, Vegeta è molto orgoglioso, non mostrerebbe mai affetto per nessuno, ne tantomeno per me..."

 

"Non ci credo, altrimenti come avresti fatto ad innamorarti di lui?"

 

"Facciamo così, vieni da me a pranzo, così lo conosci" Poi Bulma pensò che il pranzo non era proprio il momento indicato per farsi un'impressione su Vegeta, quindi disse: "Che stupida che sono, magari tu per pranzo hai altri impegni!!!"

 

"No, mi farebbe molto piacere conoscerlo!!!"

 

"Va bene, allora andiamo!"

 

Le due si incamminarono verso la Capsule Corp., intanto Vegeta stava mangiando, visto che Bulma non sarebbe tornata prima i pranzo, aveva deciso di chiedere alla madre di Bulma di preparargli da mangiare (immaginate con che gentilezza...), fino a quando non sentì avvicinarsi un'aura molto familiare, e si precipitò nell'ingresso della CC, dove trovò Bulma con Selene. Quando la vide, si fermò, e rimase immobile a guardarla.

 

Bulma lo vide e gli disse: "Ciao Vegeta, lei è Selene, una mia amica".

 

Vegeta non si mosse nemmeno di un millimetro, caspita, dove aveva visto quel viso, era sicuro che non fosse la prima volta che la incontrava...

 

"Piacere di conoscerti Vegeta", disse Selene amichevolmente.

 

"Ah...si..." Vegeta arrossì e se ne andò.

 

"Hai visto??? É davvero impossibile, mi chiedo che diavolo gli abbiano insegnato i suoi genitori, che scema che sono, i suoi genitori, l'educazione non sa nemmeno dove sta di casa!" detto ciò guardò Selene che la fissava con aria interrogativa

"Perché??? Cosa ti ha detto dei suoi genitori???"

 

"Nulla, nemmeno a chiederglielo!!! Da quel poco che mi ha detto avrà visto sua madre si e no tre volte, pare che suo padre lo tenesse sempre con se per allenarlo, sai, che non si venga a sapere in giro, lui non è un terrestre, è un saiyan, una razza guerriera ormai estinta, non credo che i suoi genitori gli volessero così bene, suo padre se ne serviva solo per combattere, e sua madre se ne fregava completamente. Non me l'ha detto lui, ma posso immaginare che grande interesse avesse sua madre se non l'ha mai voluto tenere con se, insomma, se avesse voluto credo proprio che ci sarebbe riuscita a toglierlo qualche ora al padre, non credi?"

 

A quanto pare Selene aveva smesso di ascoltarla, mentre Bulma parlava nella sua mente si affollavano mille pensieri, la sua vita le passava davanti come in un film, ricordava di un parto, non aveva nemmeno potuto tenere in braccio suo figlio che il padre glielo aveva strappato via, ricordava di visite di nascosto nella camera del piccolo, qualche breve abbraccio e poi via, prima che le guardie se ne accorgessero.

 

"Selene! Selene, mi sta ascoltando, tutto bene?"

 

La ragazza si guardò intorno confusa, si era di nuovo lasciata trasportare dai ricordi, poi guardò Bulma e disse: "Si, scusa, stavo pensando ad altro".

 

"Pazienza, vieni che ti presento i miei"

 

Durante tutto il pranzo Bulma aveva continuato a parlare, di tutto, mentre Selene la ascoltava disinteressatamente. Dopo pranzo, Bulma e Selene stavano per uscire di casa, quando scoppiò un violento temporale

 

"Uffa, beh, usciremo più tardi" disse Bulma

 

Passò qualche ora, ma la pioggia non ne voleva sapere di cessare. Verso le quattro Vegeta entrò in cucina mentre Bulma e Selene discorrevano allegramente. Quando entrò, Selene si bloccò di colpo vedendo che Bulma non la ascoltava più, ma fissava Vegeta (staccagli gli occhi di dosso se non vuoi che te li cavi e che li dia da mangiare a Veggy impanandoli e passandoli per polpette!!!). 

 

Anche Selene lo guardava, ma il suo sguardo non era quello di una ragazza innamorata (perché, ti pare che Bulma sia una ragazza??? É una cavia!), ma quelli di una madre che non aveva potuto stringere tra le braccia il suo bambino, caspita! Quello che era il suo bambino....

 

"Donna, che hai da guardare???"

 

Selene si sentì chiamata in causa, e disse "Ce l'hai con me?"

 

"No, con quell'altra (vai Veggy!!!)"

 

"Scusa e chi sarebbe quell'altra???" Strillò Bulma andando su tutte le furie.

 

"Ti pare che ci sia qualcun altro oltre te?"

 

Continuarono così per circa un quarto d'ora, poi Vegeta uscì dalla stanza e Bulma scoppiò a piangere tra le braccia di Selene.

 

"Perché, perché si comporta così...." (posso dirtelo io?)

 

"Non preoccuparti, gli passerà.... se vuoi vado io a parlargli"

 

"No...non ti starà nemmeno ad ascoltare..."

 

"Non ti preoccupare, arrivo subito"

 

Selene camminò a lungo per i corridoi dell'immenso edificio della CC, seguendo l'aura di Vegeta, poi giunse alla porta della camera gravitazionale, senza far caso alla gravità della stanza, 50 volte superiore a quella della terra, raramente Vegeta la teneva così bassa, quando entrò trovò Vegeta seduto a terra, che quando la vide entrare per poco non si prendeva un colpo

 

"C..come diavolo fai a stare in questa stanza, dimmelo!"

 

In effetti Selene si sentiva un po'appesantita, ma senza rispondere si sedette davanti a Vegeta

 

"Dimmi, la ami?"

 

Vegeta sbiancò, poi disse: "Non scherzare, non mi innamorerò mai di una stupida terrestre"

 

"Ne sei sicuro?"

 

Il saiyan rimase un po' in silenzio, ripensando alla notte prima, poi, abbassando gli occhi disse a bassa voce: "Come hai fatto a capirlo?"

 

"Intuito...credo però che se non vuoi fartela portare via, devi dimostrarle che provi qualcosa per lei".

 

Detto questo Selene si alzò e si diresse verso la porta, mentre stava per uscire Vegeta la fermò dicendo: "Perché sei tornata?"

 

Selene rimase immobile, l'aveva vista così poche volte, come faceva a ricordarsi di sua madre?

"Così te ne sei accorto....sono tornata perché sapevo che avevi bisogno di me, comunque ora che ho fatto quello che dovevo me ne vado, abbi cura di te..."

 

"Dicevi sempre così....anche quando venivi a trovarmi di notte perché mio padre non voleva che ti vedessi..."

 

Selene non disse nulla, ma uscì silenziosamente dalla stanza, entrò nella prima camera che trovò ed uscì volando dalla finestra.

Volò fino ad un piccolo boschetto, e sentì una voce provenire alle sue spalle

"Hai già finito? Hai ancora tempo..."

 

"No, ora hanno capito, ti ringrazio Vecchia Sibilla".

 

Intanto a casa di Bulma lei si stava dirigendo verso la stanza gravitazionale, preoccupata non vedendo tornare l'amica.

Abbassò la gravità ed entrò.

"Vegeta, dov'è Selene?"

 

"Vegeta si alzò e le si avvicinò, poi le disse: "Se n'è andata"

 

"Come se n'è andata? Che diavolo le hai fat.."

 

Vegeta la zittì con un lungo e profondo bacio. La notte successiva, mentre erano a letto, Vegeta carezzò il viso di Bulma e poi avvicinandosi al suo orecchio le disse sotto voce: "Selene, è mia madre..."

 

THE END