Pensi mai a me?
Goten. Il ragazzo più farfallone che sia mai
esistito! Una faccia da schiaffi ed una spudorata attrazione dal sesso opposto…
eppure anche una persona sincera e spiritosa, probabilmente la più simpatica
che abbia mai conosciuto… in grado di diventare valoroso e persino molto dolce
a seconda dalle situazioni… che tristezza… perché una ragazzina di 16 anni
riesce a crearsi talmente tanti problemi? Perché la mia vita spensierata, anche
se spesso inquietata dalle minacce per la terra che mio padre, mio fratello e
gli altri affrontano sempre con successo, deve essere infastidita dalla sua
presenza? O meglio, infastidita dalla sensazione di non aver spessore nella sua
vita. Goten è sempre stato il migliore
amico di mio fratello Trunks, lo conosco da quando sono nata, eppure… per lui è
come se io non avessi mai avuto alcuna importanza. Goten gironzola sempre a casa mia, talvolta per via di Trunks, a
volte ha bisogno di parlare con papà… altre volte cerca mamma per via di Gohan
o per farsi effettuare della riparazioni al cellulare… lui non è mai qui per
cercare me! Non che ne avesse motivo, frequentiamo due ambienti totalmente
diversi e abbiamo interessi contrastanti… quando lo incontro nei corridoi di
casa tra noi sfugge solo un semplice ‘ciao’e ognuno torna ai fatti propri… fino
a quando andavo ancora alle medie ero felice nel ricevere il suo saluto, eppure
adesso non mi basta più … oltre al fatto che fino a circa un mese fa avevo l’opportunità
di scambiarci due parole su conto di Pan, dato che assieme a Marron è la mia
migliore amica, ma da quando lei e Trunks si sono messi assieme, da meno di una
settimana, non solo lei si è allontanata dal nostro trio, ma Goten ora è molto
più attaccato a loro due, sia per il fatto di essere lo zio di Pan, sia perché
è il migliore amico di Trunks!!! Sono disperata! Perché il mio grande… grande
amore? Ma no… non credo di essere innamorata di Goten, solo che…
La mia
discussione con una me stessa immaginaria venne interrotta da qualcuno che
venne a bussare alla mia porta: Marron.
“Ehilà Bra!!! Cosa fai di bello?” mi chiese la
mia amica biondina, più solare che mai. La guardai sorpresa… non aspettavo una
sua visita.
“Stavo pensando ad una cosa… piuttosto dimmi
quando sei arrivata qui, così all’improvviso…”
“Bè,- cominciò Marron sedendosi sul mio letto-
stavo tranquillamente prendendo il sole sulla spiaggia di casa mia quando ho
visto Goten e Pan avvicinarsi in macchina. Mi hanno detto che stavano venendo
da te, quindi mi sono vestita e gli ho seguiti!”
Marron continuava a parlare, ma io già non l’ascoltavo
più… Goten era a casa mia?! Subito balzai in piedi dalla sedia della scrivania
dov’ero seduta per poter andare almeno a vederlo.
“Ma Bra, dove corri?” chiese Marron vedendomi
notevolmente agitata
“Vado a salutare Pan!!” mentii io. Aprii la
porta e mi lanciai nel corridoio per individuare l’aura di Goten, ma non ne
ebbi il tempo, perché già mi scontravo con Pan!
“Ma sei impazzita, Bra? Che motivo hai di
correre così?” mi strillò contro Pan che si trovava schiacciata dal mio peso
(non che pesi molto, però…); io invece ero andata a schiacciare la faccia
contro il muro che avevo di fronte alla porta della mia stanza. Feci qualche smorfia di dolore e solo dopo riaprii gli occhi,
trovandomi davanti la faccia sconvolta di Goten e di Trunks!!! Divenni rossa in
volto non solo per la botta ma anche per l’imbarazzo.
“Vi
siete fatte male?” ci chiese apprensivo mio fratello. Io feci cenno di no con
la testa mentre rientravo in camera, dove Marron mi guardava ridendo ancora,
Pan invece accettò volentieri il suo aiuto stringendosi forte a lui.
“Marron?-
chiese Goten affacciandosi nella mia stanza- Io e Trunks stiamo andando a
prendere dei documenti a scuola.. serve
qualcosa anche a te?”
La mia amica saltò giù dal mio letto e si
precipitò in corridoio
“Già! Devo ritirare la tuta alla lavanderia
della scuola… a questo punto vengo con voi!” disse prendendo Goten
sottobraccio. Mi sentii triste nel vedere Marron con Goten… forse sarebbe stato
più ovvio essere gelosa, ma la mia era solo amara malinconia.
Quando andarono via io ero ancora pensierosa…
non mi ero neppure accorta che Pan era rimasta con me piuttosto che andare con
loro.
“Bra? Ma cosa c’è ? Stai male?” mi chiese Pan
riportandomi alla realtà. Pan sembrava in ansia per me… lei non sapeva nulla a
proposito di quello che io provavo per Goten… avrei voluto dirglielo, però…
“Insomma Bra, mi stai ascoltando o no?” mi
risvegliò per una seconda volta Pan, stavolta con una voce più seccata. La
guardai cercando di ricollegare le ultime parole che le avevo sentito,
distrattamente , pronunciare per formare un discorso coerente… parlava a
proposito di cinema…
“Ti ho detto che Trunks deve portarmi a vedere
quel nuovo film… quella bella storia d’amore che ti ho raccontato ieri sera per
telefono… sai, zio Goten mi ha detto.. uh?”
Pan s’interruppe. Sicuramente aveva notato il mio cambiamento d’espressione quando pronunciò
il nome di Goten
“Ma Bra… ce l’ hai con mio zio? Avete
litigato?” mi chiese la mia amica brunetta. Io le risposi un po’ scontrosa. Lo
ero sempre quando parlavo di Goten.
“Ma quando mai, Pan!! Non ci parliamo neppure!”
“Allora
cosa c’è? Ti sta antipatico? O magari ti piace e ce l‘ hai con lui perché ha
abbracciato Marron?” Pan cominciò a farmi una domanda dopo l’altra, facendomi
perdere completamente le staffe!
“Ma a che cosa vai a pensare, stupida!! Io
innamorata di quel bellimbusto capace di chiedere un appuntamento a tutte le
ragazze di questa terra… a tutte meno che a me…” mi liberai io, accasciandomi
sul mio letto mentre tornavo triste… odiavo essere triste, ma di conseguenza
amavo Goten… ed ero confusa! Pan rimase boccheggiante: non credo che
immaginasse una storia del genere… oltre al fatto che non mi ero mai comportata
a quel modo in presenza di Pan… ero proprio fuori di me.
“B-chan,
non prendertela… lo zio non è indifferente al tuo fascino, insomma, un fisico
come il tuo ce lo hanno in pochi… e poi hai gli occhi chiari, magari si
spaventa di tuo padre… suvvia… anzi, ho un’idea!! Dirò a Trunks di far venire
anche te e lo zio al cinema… così magari scocca la scintilla tra voi due, no?”Pan
mi aveva messo in testa l’idea del cinema… questa specie di appuntamento al
buio tra Goten e me proprio non mi piaceva… quando lui e mio fratello tornarono
a casa (avevano prima riaccompagnato Marron a casa) Pan si era trasferita nella
stanza con loro. Io avevo preferito restare da sola… Ero proprio giù di corda…
perché Goten non era interessato a me? Per quanto fosse appariscente il mio
modo di vestire e notevole la mia faccia tosta… come mi diceva sempre Trunks,
lui non mi aveva mai degnata di uno sguardo…cercai qualcosa di carino in
televisione tanto per distrarmi un po’, ma senza successo… quello che mi
chiedevo era se fosse possibile stare così male per un ragazzo. Forse era lo stress dovuto alla scuola che
mi faceva vedere Goten così lontano… poi tornai alla realtà, c’era qualcuno che
stava per entrare nella mia camera, ma non riconoscevo bene la potenza della
sua aura… un attimo dopo Goten era in camera mia.
“Pan mi ha detto che dovevi passare in
libreria a ritirare un libro… sto andando via con la macchina, vuoi un
passaggio?”
Stavo sognando! Sicuramente quella era una
scusa di Pan per farmi stare per un po’ di tempo con Goten… non potevo credere
alle mie orecchie! Mi preparai in un istante e pensai bene di truccarmi solo
con un lucidalabbra e tanto profumo… non volevo essere eccessiva, anzi… tutt’altro!
In macchina Goten mi raccontò a proposito di certi suoi compagni di classe… tra
questi ce n’era uno, Todd, a cui piacevo parecchio, ma lui non aveva voluto
presentarmelo perché diceva che non era latro che un teppista. Ero attonita:
che Goten mi considerasse come una sorellina da proteggere ed
ignorare?Arrivammo alla libreria, ma io non scesi dalla macchina… Goten mi
guardò confuso.
“Ma che ti prende, Bra, hai dimenticato i
soldi a casa? Vuoi un prestito?”
Sospirai. Oramai dovevo dirglielo… tenevo il
viso basso perché ero imbarazzata, chissà cosa avrebbe pensato Goten di me
appena avrebbe saputo che era tutto un motteggio.
“No Goten, vedi… non c’è nessun libro da
ritirare.. è stata solo una scusa che si è inventata Pan per farci uscire
assieme…” Dal viso di Goten non trasparì nessuna emozione, emise solo un goffo ‘oh’.
Credo che decise di riaccompagnarmi a casa. Durante il tragitto nessuno di noi
due disse una parola… non potevo pensare a nulla se non tentare ad indovinare
ciò che poteva pensare lui… come mi stava considerando? Giunsimo davanti
casa mia, di nuovo spense il motore dell’auto e di nuovo rimasi seduta… non
potevo andare così… dovevo parlargli! Lo guardai negli occhi… mi ci sarei
potuta specchiare… lo amavo così tanto…
“Goten… hai mai pensato a me?”
Lui mi guardò allibito: “Ma B-chan… certo che
penso a te… ma che domande fai?” era imbarazzato… lo capii dal modo in cui
balbettava le parole
“No Goten!! Io dico se hai mai pensato a me
come pensi a Marron, ad Haru ed a tutte le tue ex ragazze!” lui mi guardò con
gli occhi sgranati… forse non aveva ancora capito che ero innamorata di lui, il
suo sguardo adesso era strano… non l’avevo mai visto così! Non so a cosa stesse
pensando di preciso in quel momento, so solo che a me venne in mente il
nomignolo con cui usava chiamarlo mio fratello: <Mr. ti spezzo il cuore,
dolcezza!>. Mi sorrise imbarazzato e mi accarezzò la guancia… sentii come se
un incendio divampasse al mio interno al suo contatto.
“Bra… io non so che dirti…” “Goten, ti piaccio
o no?” chiesi frettolosa io. Volevo saperlo al più presto! Il mio volto s’inondo
di calore appena notai che lui s’imbarazzo… ero davvero fuori di me quella
sera…
“Bra…
si, certo che mi piaci… sarebbe da matti dire che non sei carina, solo che…” “Cosa?”
insistetti io. Notai che Goten s’appoggiò allo sterzo della macchina, come se
avesse bisogno di tempo… cominciai a credere che stesse solo cercando una scusa
per dirmi di andarmene e di lasciarlo in pace.
“Ecco,
io so di che pasta sono fatto… non riesco a stare con una ragazza sul serio… io
non voglio mettermi con te e farti soffrire, perché…- mi guardò prima di finire
la frase… e sentii il ghiaccio congelare il mio corpo, farmi immobile, mentre
la sua espressione diventava dolce e lui avvicinava il suo viso al mio - ti
amo.” Ci baciammo sulle labbra con irrealtà e soprattutto amore, ma Goten
sfuggì a me in breve tempo.
“No!!Non voglio prenderti in giro!” abbassai
lo sguardo… non valeva più a nulla stare lì, ora mi sentivo davvero a pezzi:
avevo capito che Goten mi amava, ma avevo capito anche che mi considerava
troppo importante per farmi diventare la sua ragazza… aprii lo sportello, ma
prima di uscire dalla macchina lo guardai “Goten… sono stata veramente bene
questo pomeriggio con te… ti voglio bene!”
Mi
allontanai dalla macchina lentamente, barcollando, non per far si che Goten
avesse qualcosa a cui ripensare, ma semplicemente perché non riuscivo a
capacitarmi della realtà.
Dalla sua condizione Goten la guardava dalla
macchina: aveva capito che lei stava soffrendoci tantissimo, ma anche lui! L’amava
così tanto… no, non poteva perderla così! Sarebbe cambiato, non poteva giurarlo
ma poteva impegnarsi a farlo, questo si, non voleva vederla tra le braccia di
un teppista o di un tipo che l’avrebbe trattata male… non era giusto!
Velocemente aprì lo sportello dell’auto e le corse dietro: non era ancora
tardi!
Avevo quasi aperto la porta di casa quando mi
sentii afferrare da un polso e voltare, e non riuscii neppure a riuscire a
capire di chi si trattasse che già sentivo delle labbra calde baciarmi come mai
mi era capitato di venire baciata e il fresco profumo che emanava Goten
riempirmi… quando finalmente aprii gli occhi mi trovai con la fronte appoggiata
a quella di Goten… il suo viso era così dolce
“Ci ho pensato, Bra… ho pensato a te, piccola,
ti prometto che cercherò di cambiare… voglio riuscirci solo per te!” gli passai
le braccia attorno al collo per sentirlo più vicino a me… lui poggiò le mani
sui miei fianchi, in un caldo abbraccio.
“Ti amo B-chan” mi sussurrò mordicchiandomi il
collo.
Non avrei mai potuto pensare di essere così
felice… credevo che Goten non mi pensasse neanche, che io non avessi la benché
minima importanza nella sua vita, invece oggi ho scoperto che lui ha sempre
pensato a me, ed in più è innamorato di me almeno quanto io lo sono di lui!…
spero solo che Trunks e Pan accetteranno di portarci al cinema a vedere quel
film d’amore che Pan mi ha già raccontato ieri sera…^-^ Fine