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Fonte: http://www.bbc.co.uk/

Data : 12.05.04

PRIME TRACCE DI PRODUZIONE DELL’ACCIAIO IN EUROPA

Un piccolo strumento dell’Età del Ferro rinvenuto in Olanda è uno dei più antichi oggetti in lega d’acciaio ritrovati in Europa.

Il piolo di 6 cm di lunghezza ha un contenuto di carbonio (2%), raramente riscontato in oggetti a base di ferro della regione a quel tempo.

Lo strumento del IV secolo d.C., che potrebbe essere stato usato come chiodo, venne probabilmente creato usando il processo di fusione in fornace.

La scoperta è avvenuta al sito di Heeten. “Il piolo deve essere andato rotto nell’uso, e quindi lasciato. Ma era uno strumento completo e funzionale. Non è solo un accidente del caso.”

La prima vera produzione di ferro potrebbe anche essere avvenuta in modo fortuito, forse con rocce di ferro in un focolaio. Ad un certo punto del loro sviluppo, però, gli umani compresero come migliorare le qualità del loro metallo di base, elevando le temperature, riducendo le impurità, e controllando il contenuto di carbonio, per ottenere la resistente lega conosciuta come acciaio (che generalmente ha un contenuto di carbonio inferiore al 2%).

Le origini della produzione dell’acciaio con alto tasso di carbonio si individuano generalmente in Asia.

In India, la produzione di un tipo di ferro sbalzato conosciuto come acciaio da crogiolo, può essere fatta risalire al III secolo a.C. ed i Romani dimostrarono la loro conoscenza di manifatture di ferro nel V e VI secolo d.C.

Ma il piolo del IV secolo d.C. è la prova di una tradizione di produzione indigena dell’acciaio nel nord dell’Europa, secondo gli studiosi.

Essi suggeriscono che il piolo di acciaio di Heeten non sia stato prodotto mediante la fusione di ferro, ma con il tradizionale processo di fornace di ferriera usata attraverso l’Europa nell’età del Ferro.

Ciò implicava l’eliminazione di scorie fuse dal lato della fornace di ferriera. Nella fornace, si sarebbe formato un “lingotto” di ferro, che sarebbe quindi stato rimosso.

Fino ad ora non sono mai state trovate evidenze di crogioli o resti della processione del ferro sbalzato nell’Età del Ferro Romana nell’Europa settentrionale, che possano riferirsi alla manifattura tedesca di acciaio ad alta quantità di carbonio, mediante la decarburazione dal ferro sbalzato.

Il 2% di carbonio contenuto nel piolo è la quantità limite che può essere prodotta nel processo di fusione in fornace.

Ma l’archeometallurgista, dr Chris Salter, dell’Università di Oxford, ha dichiarato che la scoperta non è insolita. Egli ha scoperto un esemplare di un oggetto di acciaio del II secolo a Carmarthen nel Galles.

Ha aggiunto che gli oggetti a tasso superiore di carbonio spesso non vengono identificati, quando rinvenuti, in parte perché sono più soggetti alla corrosione che quelli di ferro puro.

Nel corso del IV secolo d.C., Heeten era occupata da tribù di lingua germanica e francofone.

 

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