Fonte:
www.ananova.com
Data :
15.01.02
L’Uomo
dei Ghiacci “fu un sacrifico agli Dei Alpini”.
L’uomo
dell’Età della Pietra trovato perfettamente preservato sulle Alpi da due
montanari, potrebbe essere stato vittima di un sacrificio umano, sostiene uno
scienziato.
L’Uomo
dei Ghiacci ha affascinato gli scienziati ed il grande pubblico fin quando fu
ritrovato tra le nevi alpine, con una freccia conficcata nella schiena, sepolto
in una fossa piena di ghiaccio e detriti.
L’uomo
del neolitico, al momento della morte, indossava un cappello di pelle d’orso,
una cintura con un’ascia e portava con sé un arco non ancora finito, ed una
faretra di frecce, e si stima si trovasse lì da ben 5300 anni, essendo stato
ritrovato nel 1991.
Inizialmente
si credeva fosse morto di freddo, fino a quando gli scienziati non si sono
accorti della ferita di freccia sulla schiena; essa condusse all’idea che
fosse piuttosto stato ucciso.
Ma
l’archeologo Johan Rainhard sostiene ora che l’uomo sia stato in realtà
vittima di un sacrificio umano e che si trattasse di un’offerta votiva agli
dei che vivevano sulle cime nevose, al di sopra del passo a 10.500 piedi, dove
è stato trovato.
Il
Dr. Reinhard, che lavora per l’American National Geographic Society, e che ha
riportato le sue ultime supposizioni sulla rivista National Geographic, ha
riferito al quotidiano Washington Post: “Pur trovandosi ad un’elevata
altitudine, il luogo è una sorta di radura che è stata ricavata appositamente,
un luogo ove venivano praticati molti sacrifici rituali.
“Il
paesaggio intorno ha una grande importanza in tali rituali, e che l’omicidio
si sia svolto proprio in questo luogo non può essere una semplice
coincidenza.”
Il
Dr. Reinhard sostiene che gli effetti personali dell’Uomo dei Ghiacci sono
stati trovati riposti accuratamente su una sporgenza vicina, e che tutte le
frecce, eccetto due, dovevano ancora essere ultimate, ed erano pertanto inutili.
Gli
archeologi sostengono che le prime ipotesi formulate dopo il ritrovamento,
secondo le quali l’uomo rimase intrappolato nel ghiaccio dopo essere morto di
freddo, non sono credibili, perché risulta sia stato seppellito in tarda
primavera, o all’inizio dell’estate, per via delle foglie verdi che sono
state trovate attorno al suo corpo.
Ma
la nuova teoria ha già provocato controversie nel mondo scientifico, ed il
professor Horst Seidler, capo del Comitato Scientifico per le Ricerche
sull’Uomo dei Ghiacci, respinge le nuove ipotesi.
Il
Prof. Seidler dice che gli scienziati dovrebbero considerare che l’uomo
potrebbe essere morto per dissanguamento, che fosse paralizzato sul suo lato
sinistro per i danni causati ai nervi dalla freccia, o in ultimo, che sia
effettivamente morto di stenti.