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Danae, 1907-8 | |
Il quadro è uno dei più noti di Klimt ed appartiene alla sua fase creativa più feconda. Il tema che egli tratta è ancora l'erotismo femminile, che egli rappresenta nella rivisitazione del mito di Danae, personaggio dell'antica mitologia greca, che, secondo la leggenda, fu fecondata nel sonno da Giove, trasformatosi in pioggia d'oro. In un certo senso si tratta di una violenza poichè si presume che l'eroina non si accorga di nulla. La modella incarna quel tipo di "femme fatale" pin-up che Klimt ama e che l'artista rappresenta in molti altri dipinti. Ma mai come ora la donna è portatrice di segreti della vita e principale oggetto dell'uomo e dell'artista Klimt. L'espressione di estatico abbandono della donna rimanda ad una dimensione onirica dell'eros, molto frequente nelle immagini di Klimt, fatta soprattutto di percezioni interiori che non di appagamento dei sensi. Il mito di Danae è solo un pretesto per rappresentare ciò che, agli occhi dell'artista, è l'estasi femminile. |