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Il Bacio, 1907-8 | |
Nel Bacio, ciò che si percepisce è l'unicità di sensazione, quasi l'artista abbia voluto immortalare l'attimo fuggente in cui universo maschile e femminile si compenetrano,in un anelito di pura sensualità ed ascesi mistica. Klimt segna qui un'evoluzione: la sua dominante donna fatale si sottomette, si offre all'uomo, uomo rappresentato proteso in avanti, in atteggiamento di forza protettiva e tenerezza nei confronti di chi si abbandona totalmente a lui. L'accento in questo caso si pone sul connubio ideale, spirituale e fisico, delle due figure. Non più quindi donna conturbante e solitaria, arbitro unico del mondo maschile in un gioco di rimandi e ammiccamenti erotici, ma dualità di principi vitali che si fondono, in un reciproco scambio di sensi e amore infinito, fissato nell'attimo di compenetrazione spirituale attuata dall'atto del dare e del ricevere. Rapiti, gli amanti spiccano al centro della tela con tutta la forza espressiva del decorativismo simbolico ed allegorico di Klimt. La netta separazione dei due sessi, evidenziata dal codice simbolico di elementi geometrici quadrati e spigolosi per l'uomo e di forme circolari e spiraliformi per la donna, trova la sua trascendenza nell'aura mistico-erotica che circonda entrambe le figure in cui l'erotismo si percepisce in modo etereo ed impalpabile, forza vitale che si genera dall'unione dei due amanti. |