Con ancora nell'orecchio "Le mille bolle blu" di Mina (1958),gli anni '60 musicalmente parlando iniziavano con i "Ventiquattromila" baci di Celentano, "Come te non c'è nessuno" di Rita Pavone, "In ginocchio da te" di Morandi(quest'ultimo vende 600 mila dischi), "Nessuno mi può giudicare" di Caterina Caselli (vende 300 mila dischi in tre settimane). Al Piper di Roma furoreggia Patty Pravo. Si affermano anche i cantautori: Gino Paoli, Giorgio Gaber, Sergio Endrigo, Lucio Battisti, Bruno Lauzi, Umberto Bindi. Jannacci e Gaber debuttano assieme al Derby, un locale di S.Siro alla periferia di Milano.
Nel '61 entrano in commercio le prime audiocassette che si diffondono poi con l'uso dei mangianastri.
Nel '62 si esibiscono per la prima volta I Beatles. Cresce il consumo di canzonette e cresce l'idolatria per i cantanti, anche stranieri, indipendentemente dalla conoscenza di altre lingue da parte degl'Italiani.
Nel'64 l'Italia conta 600 case discografiche, 6200 complessi musicali (I Nomadi, Camaleonti, Rokes, Equipe84 sono i più famosi), i cantanti professionisti sono 1229. Si vendono 28,5 milioni di dischi a 45 giri( si stima quindi che i ragazzi sotto i vent'anni ne comprino almeno uno alla settimana).

Nel '60 debutta in TV "Non è mai troppo tardi" dove il maestro Alberto Manzi insegna a leggere e scrivere, si trasmettono per la prima volta i telefilm della serie Perry Mason e l'Italiano che aspetta per anni una sentenza, "sogna l'America" la giustizia americana è rappresentata veloce,e naturalmente è sempre l'abile avvocato difensore a trionfare.
Nel '62 il pubblico serale della TV è valutato in 10-15 milioni di persone, ma nel '64 è già 24 milioni e nello stesso anno per la prima volta gli abbonati a radio e TV superano quelli alla sola radio; nel '65 il 49% delle famiglie ha un televisore. Il palinsesto RAI è più attento ai giovani, la radio trasmette "Bandiera gialla" con Gianni Boncompagni e "Cabaret delle 22" con M.Costanzo.
Nel'62 vengono trasmessi 151 spettacoli di prosa; poi debutta "Orizzonti della scienza e della tecnica" e "L'amico degli animali" per insegnare un po' di zoologia.
Per istruire si trasmette "Cinquant'anni di vita italiana"; nel '63 va in onda la riduzione televisiva de "I mulini del Po" di R.Bacchelli. Nello stesso anno debutta "TV7", rotocalco. Nel'64 è la volta di Nanni Loy con la candid camera di "Specchio segreto". Nel '66 Pippo Baudo porta i giovani cantanti a "Sette voci"; in radio, nello stesso anno, debutta "Alto gradimento" di Renzo Arbore e G. Boncompagni. Esordisce Paolo Villaggio in "quelli della domenica" . Nel '69 esordisce per la prima volta l'imitazione dei politici con Alighiero Noschese.

Negli anni del boom economico, l'italiano diventa un consumatore che vuole dimenticare i sacrifici della guerra. Un'inchiesta sulla Calabria però rivela che l'88% dei giovani non legge nulla e solo il 36% conosce l'uso del dentifricio.
Nel '63 a Milano ci sono ben 289.000 analfabeti.
In quello stesso anno viene varata la legge per l'istituzione della scuola media unica e l'obbligo scolastico è portato fino ai 14 anni, prima bastava la 5a elementare, i poveri potevano seguire poi corsi d'avviamento professionale.
"Alla fine delle elementari 11 ragazzi hanno già lasciato la scuola.Neanche uno di loro è figlio di signori.La cosa è così evidente che fa sorridere - denunciava Don Milani in Lettera a una professoressa(1967)- La maggioranza erano contadini o comunque gente che vive in case isolate, dove c'è semprequalcosa da far fare anche ad un bambino piccolo[...]Finora avete risolto il problema da classisti: ai poveri fate ripetere l'anno. Alla piccola borghesia fate ripetizioni. Per la classe più alta non importa, tutto è ripetizione. Il figlio del dottore, quello che insegnate l'ha già sentito in casa"
Nel '60 c'erano 109 quotidiani, 1133 settimanali o quindicinali, 2 mila mensili; nel '64 resta lo stesso numero di quotidiani ma i settimanali e i mensili sono diventati rispettivamente 1200 e 2200.
Nel '65 escono gli Oscar Mondadori in un'Italia in cui la metà degl'Italiani sopra i sei anni non legge nulla, tuttavia i progressi ci sono, nonostante il permanere di una grande arretratezza:in cinque anni i titoli di libri pubblicati passano da 8 mila a 9 mila (nel '65 , quando la quota di libri scolastici era di 1800).
Nella primavera del '63 Il Gattopardo , dopo 5 anni,tocca le 400 mila copie vendute e Feltrinelli lo mette in vendita in edizione economica a £.300.

UNIVERSITÀ
La popolazione universitaria che era nel '59 di 176.200, sale a 260.00 nel '64 e 370.000 nel '67. A Lettere-Filosofia gli iscritti al primo anno passano da 35 mila a 107 mila dal 1960 al '67. Nello stesso periodo raddoppiano gli studenti di ingegneria e di medicina, ma i laureati non crescono alla stessa velocità.

MODE.Nel'65 arriva il collant usa e getta; si diffondono nelle case signorili i doppi servizi, la cyclette e la bilancia per pesarsi in casa.
Si diffondono i tessuti sintetici e artificiali, incominciano ad entrare in commercio i pennarelli con punto in feltro di fibra acrilica; verso la fine del periodo si affermano eskimo e blue jeans.Le signore calzano assurde scarpe con tacchi a spillo; poi verrà la stagione delle minigonne (inventate dall sarta inglese Mary Quant). Si diffondono anche:pantaloni a zampa d'elefante e golfini girocollo.

"I confronti con l'estero di certi stipendi non giustificherebbero l'ottimismo - scrive in un suo libro la Boneschi -: ancora nel '69 un poliziotto guadagnava la metà di un collega francese e un quinto di quello statunitense; un magistrato la metà del suo collega inglese e un professore di scuola media i 2\3. Lo spazzino inglese guadagna 1\3 in più di quello italiano; una commessa prende i 2\3 di una francese.I nuovi consumatori sono soprattutto i giovani tra i dieci e i venti anni. Spendono in dischi, libri, moto, macchine fotografiche, radioline".
Allora si mettevano dei soldini in un juke-box (che oggi sarebbe un pezzo da museo), si sceglieva con una pulsantiera la canzone preferita e un disco di vinile veniva messo automaticamente su un piatto giradischi protetto da una cupola di plastica trasparente.
A quel tempo la figura femminile faceva la sua comparsa nelle pubblicità col corpo di attrici famose.

CONSUMI.
Nel '69 il consumo di carne è di 43 kg annui\procapite; erano 14 nel '59.
Alla fine degli anni 60 venivano consumati 160 kg di ortaggi e 81 kg di frutta pro capite all'anno; erano rispettivamente 90 e 46 nel '60.
Le Italiane sentivano più spesso parlare di diete, anche se la commedia all'italiana trasmetteva modelli alimentari tradizionali, mediterranei sì, ma fatti di grandi spaghettate.
Si diffondeva anche il consumo di carne in scatola,e di un prodotto digestivo.
Mangiavano bene gl'Italiani? A giudicare dalle denunce di frodi alimentari verrebbe qualche dubbio:nel 1961 da un'inchiesta risultarono adulterati 48 prodotti su 100. I controlli erano scarsi: Milano, con 20 mila negozi alimentari, aveva solo 26 vigli annonari.

BENI DI CONSUMO.Nel '65: il 55% delle famiglie ha un frigo; il 23% la lavatrice; il 23% la lucidatrice o l'aspirapolvere; nel 66 il 49% delle famiglie ha il televisore.
Sembra che il sogno dell'Italiano medio sia avere una casa, un'auto e un televisore.Si afferma un modello culturale d'intrattenimento tipico di un'Italia "canzonettara".

MUSICA MUSICA.Nell'autunno del '68 "Canzonissima" è seguita da 21,2 milioni di telespettatori; mentre nell'inverno '67 il Festival di Sanremo era stato seguito da 20,1 milioni d'italiani.

Si è sempre detto che gl'Italiani leggono poco, però nelle case signorili non poteva mancare una libreria: lì stavano ad impolverarsi grossi volumi di enciclopedie, comprate a rate o a fascicoli per poi essere rilegate.
Si diffondeva di più nelle case l'uso della plastica e di sedie e poltrone originali per design ma scomodissime.
Nel '66 viene venduto da Brionvega il primo televisore portatile a transistor. Crescono gli spazi pubblicitari in tivù: prima Carosello, poi Tictac, poi Doremi: la pubblicità passa dal 3,5% al 5% delle ore.
L'ente televisivo diventa un carrozzone per imbarcare giornalisti raccomandati dai partiti del centrosinistra.
Nel 1960 246 giornalisti producevano 3843 ore di trasmissioni; cinque anni dopo i giornalisti erano saliti a 403 ma le ore erano scese a 2653.

AUTO.Come italiane si affermano la Fiat 850, che sembra un passo avanti rispetto alla 600 per una famigliola di poche pretese,e le più spaziose Fiat 1300 e 1500, col cambio al volante e per i patiti della velocità e dell'auto rombante c'era la Giulia GT Alfa Romeo.
Quelli furono gli anni in cui l'orgoglio nazionale poteva chiamarsi Autostrada del Sole, gli anni della forte crescita dei veicoli a motore, della pubblicità di una marca di benzina che ti diceva "metti un tigre nel motore", contavano i chilometri orari, non c'erano limiti di velocità sulle autostrade, non c'erano freni a disco, nè cinture di sicurezza, in compenso abbondavano le cromature: l'auto doveva colpire il cuore, non la mente.
Chi non poteva permettersi un auto o era un'amante dell'aria aperta, optava per l'intramontabile Vespa.
Nel 1961 il consumo di benzina ammontava a 28 milioni di ton., nel'65 era salito a 52.
Nel 1962 si contava un'auto per 25 abitanti; nel '63 , 1 ogni 13 e nel '69, una ogni 6 abitanti.
Settembre 1965, ad un mese dall'inaugurazione del traforo del Bianco sono registrati 6600 passaggi al giorno.
Metà delle auto in circolazione nei primi anni Sessanta ha un incidente all'anno e non esisteva assicurazione obbligatoria: Nel '69 le auto erano 8,2 milioni e gli incidenti mortali erano saliti a 10 mila.
IN ITALIA HA TRIONFATO LA LOGICA DEL TRASPORTO SU GOMMA, SONO STATE TRASCURATE LE FERROVIE al punto che negli ultimi trent'anni il trasporto con questo mezzo è nettamente calato.

CHI DICE DONNA DICE DANNO? e pensare che una volta s'inventavano proverbi così e anche battutine del tipo "donna al volante pericolo costante".

Nel'61 "un'apertura mentale del mondo maschile":la polizia apre i ranghi alle donne, ma al momento le piazzano in ufficio e ad occuparsi dei minori.
Il lavoro femminile diminuisce in percentuale, nel 1968 è il 28%. Hanno lasciato le campagne, se possono permetterselo fanno le casalinghe e studiano più a lungo.
Nel 1969, a quattro anni dalla sua presentazione, la camera approva la legge istitutrice del divorzio (meglio nota come la legge Fortuna Baslini, nomi dei due proponenti). Stava per tramontare la leadership del pensiero chiesastico, che aveva orientato il vecchio codice penale al punto dal considerare reato persino la propaganda degli anticoncezionali.

ITALIA CEMENTIFICATA . Si costruiscono più facilmente seconde case, in centri turistici, che alloggi popolari. Nel '64, erano state edificate 450 mila abitazioni nuove, mentre nel '68, a fronte di un fabbisogno di mezzo milione, ne erano state costruite soltanto 267 mila.

L'ITALIA DELLE DISGRAZIE
AGOSTO 1962 : terremoto in Irpina
OTTOBRE 1963: Frana e rottura della diga del Vajont
AUTUNNO 1966 : ALLUVIONE DI FIRENZE
GENNAIO 1968 :terremoto in Sicilia.