Guy Debord

 

Due lettere a Gérard Guégan



Gérard Guégan, Un Cavalier à la mer. Éditions François Bourin, Paris, janvier 1992



 

Traduzione a cura di Omar Wisyam




 

 

Parigi, 17 novembre 1972

 

Caro Guégan,

Un certo Daniel Denevert si rivolge a me perché vuole presentare un manoscritto a Champ Libre e perché ciò avvenga rapidamente.

Non ho tempo per incontrare l'autore, e tanto meno potrei acconsentire a leggere il manoscritto: cioè il minimo ruolo di censura, che si tratti della qualità della scrittura o di tutto il resto. La strada più semplice è quella che vi mettiate d'accordo per un appuntamento. In ogni caso, questo libro certamente si inserisce in una prospettiva molto più avanzata di quella del bordighista-revisionista di cui Champ Libre ha recentemente pubblicato l'infelice Mouvement Communiste.

Denevert ha creduto di far bene a scrivermi che scommetteva questa volta sul mio "senso della rivoluzione". Il senso della rivoluzione, ammesso che mi capiti di averlo, spero che forse sia giudicato da qualcosa di diverso delle deduzioni capricciose di non non si sa chi. Spero che il suo libro dimostri maggiore senso storico. E suppongo che lei non abbia paura, giudicando dei manoscritti, di far giudicare dai loro autori il suo senso della rivoluzione; ed editoriale.

Con amicizia.

Guy Debord

 

 

29 novembre 1972

 

Caro Guégan,

Poiché è vero che non leggo i manoscritti di Champ Libre - e del resto nessuno può dubitarnne in buona fede, giacché fortunatamente è da molto tempo che più niente autorizza a confondermi con Vaneigem e con altri -, persisterò nel penoso ruolo di sottolinearle i rari difetti di alcuni libri già stampati: nel suo eccellente Clausewitz: a pagina 25, nel quarto paragrafo, mi sembra che si debba dire "heureusement franchi l'Aube"; a pagina 43, nel terzo paragrafo, la data tra parentesi deve essere il 20 marzo; infine nella prima riga di pagina 102, si dovrebbe eliminare una parentesi isolata.

Ricevo le copie di una grande quantità di lettere che le indirizza il comico Denevert. Un autore che scrive tali lettere ha almeno il merito di abbreviare considerevolmente il lavoro di un comitato di lettura. Se è la coscienza che fa il proletario, e l'intelligenza del reale il dialettico, le astuzie miserabili e inevitabilmente fallite di questi piccoli imbroglioni farebbero pensare che si siano conferiti un po' troppo presto questi titoli. Le invio la fotocopia di quella che è, esplicitamente, una richiesta d'intervento. Si vede spuntare, tra le varie ingenue speranze, l'argomentazione sentimentale che lui deve vivere. Ma a chi gliene importa?

In amicizia

Guy Debord

 

 


Nota di Omar Wisyam:

Le due lettere si trovano alle pagine 238-239. Guégan commenta: "Se spedì una copia della sua prima lettera a Daniel Denevert, Debord si guardò dal comunicargli la seconda. Non si è mai troppo prudenti."

Nell'indice della Correspondance di Debordi@na, anno 1972, si può leggere: [La lettre de Guy Debord à Gérard Guégan du 29 novembre 1972 est un faux.] La lettera di Guy Debord a Gérard Guégan del 29 novembre 1972 è un falso.

 

Traduzione a cura di Omar Wisyam

 

Opere incomplete di Omar Wisyam



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