Hinter euch (Dietro di voi)


Omar Wisyam traduce Bertolt Brecht




 

Dietro di voi li vedete,

loro, il vero nemico.

 





Ai dubbiosi che esitano

 

Tu dici:

Per noi la cosa va male.

L'oscuritò avanza. Le forze calano.

Ora, dopo che per tanti anni abbiamo lavorato duro

siamo in una situazione peggiore dell'inizio.

 

Il nemico si è posto dinanzi a noi forte come mai prima.

Le sue forze devono essersi ingigantite. Ha l'aria di chi è imbattibile.

Noi abbiamo commesso degli errori, non si può negare.

Il nostro numero è scemato.

Le nostre parole sono confuse. Una parte delle nostre parole

le ha il nemico stravolte, fino all'irriconoscibilità.

 

Ora che cosa è falso di ciò che noi abbiamo detto,

una parte o tutto?

Chi ancora abbiamo accanto? Siamo dei sopravvissuti, gettati di lato

dal flusso vivo della corrente? Resteremo indietro,

senza capire niente, e da nessuno compresi?

 

Dobbiamo sperare nella fortuna?

 

Questo chiedi. Non aspettare

nessuna altra risposta che non sia la tua

 



 

Quando io nella bianca stanza d'ospedale della Charité

 

Quando io nella bianca stanza d'ospedale della Charité

mi svegliai una mattina

e sentii il merlo, di una cosa

mi accorsi. è da tempo

che non ho più paura della morte. Già ora niente

può mancare, ammesso

che io stesso manchi. Ora

mi pare di essere felice

per tutti i canti dei merli anche dopo di me.

 



 

L'albero di susine

 

Nel cortile c'è un albero di susine

che è così piccolo, che non lo crederesti.

Ha una grata intorno

così nessuno lo calpesta.

 

Il piccolo non può diventare più grande,

sì, diventerebbe più grande, se fosse possibile.

Non c'è niente da dire,

ha bisogno del sole.

 

L'albero di susine, appena ci crederesti,

dato che non ha una susina,

eppure è un albero di susine,

lo si capisce dalla foglia.


 



Canzone dei ribelli stanchi

 

A chi si è sempre risparmiato, la sua scarpa

non s'è mai consumata.

E chi neppure una volta è stato triste o stanco

mai ha ballato.

 

E quando ormai consunta,

in brandelli è ridotta la tua scarpa,

fatta come noi per tirare calci,

più felice fu di te.

 

Mai abbiamo danzato con quella grazia

come sopra le tombe.

Dio soffia la melodia più bella

proprio sull'ultima nota.

 

 

(Traduzione di Omar Wisyam)