21.04.2001 17:30
Il movimento dell'Euro in questi ultimi due mesi, anche se
ininfluente in termini di tendenza (due mesi fa nel mio
articolo del
18 febbraio 2001
veniva quotato a 0,9141 ed oggi 21 aprile 2001 il cambio
fra le due monete è valutato a 0,9018), è stato comunque
importante per quanto riguarda le possibili formazioni di Elliott.
Il grafico
evidenziato il 30 marzo
proponeva una sintesi ciclica che ipotizzava la possibilità:
(....."a livello ciclico le aspettative (si veda il grafico)
sono per un minimo
in questo periodo e una prima conferma si avrebbe con una
quotazione sopra 0,8990.....")
correttamente sviluppatosi il giorno lavorativo successivo
a quota 0,8727;
un rialzo che ha portato a superare quota 0,8990 raggiungendo
un massimo a 0,9087;
e un nuovo calo atteso fino a metà aprile
che, secondo le aspettative cicliche evidenziate nel grafico
di allora, avrebbe dovuto svilupparsi ad un livello superiore
del precedente, ma che in realtà, pur rispettando la data
(il minimo attuale è stato stabilito il 18 aprile) si è
formato ad un livello più basso (0,8704).
Vale quindi la pena continuare a guardare a quest'analisi
ciclica che ipotizza, a partire dal minimo attuale,
una fase positiva per l'Euro nei confronti
del Dollaro fino ad oltre la metà di maggio 2001.
Una quotazione sotto 0,8704 negherebbe quest'analisi!
Veniamo ora alle onde di Elliott.
Le cose chiare, che lasciano poco spazio ad interpretazioni
di ogni tipo, sono, oggi come oggi, principalmente tre:
per prima cosa il calo dai massimi del 5 gennaio è molto più facilmente
classificabile come correttivo che come impulsivo;
nonostante questo non mi sembra appropriato classificarlo come
un'onda 4 poiché, rispetto alle onde precedenti, è un movimento
troppo esteso sia in termini temporali che di prezzo;
e per finire anche il rialzo dai minimi del
26 ottobre 2000 fino ai massimi di gennaio
non ha sviluppato chiaramente tutte le onde che mi attendevo
per poterlo classificare come impulsivo. A questo punto ritengo
più probabile identificarlo come un Flat (a)(b)(c) con
un'onda (c) particolarmente lunga.
Partendo dalle considerazioni fatte precedentemente,
l'analisi sembra abbastanza semplice.
La struttura più probabile dai minimi di ottobre 2000 sembra essere quella
un Flat [a][b][c] in cui l'unica onda mancante sembra essere la [c].
Il grafico aggiorna il conto secondo questa interpretazione.
Le aspettative
rimangono quindi sempre favorevoli all'Euro, fermo restando che il minimo
attuale non deve essere toccato, ne qual caso la mia
posizione diventerebbe neutro-ribassista.
Approfondirò le aspettative di lungo periodo nei prossimi articoli.
A questo punto (e a favore della tesi da tempo sostenuta che
l'Euro starebbe formando una base molto importante nei confronti
di molte valute che lo porterà ad essere, a mio avviso, la valuta
preferita nei prossimi anni) desidero evidenziare il grafico sottostante
che propone la possibilità di una doppia formazione tradizionale
di Testa & Spalle attualmente in corso.
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Il primo T&S si è sviluppato con successo nel periodo
settembre-ottobre-novembre 2000 (si veda il grafico)
mentre il secondo T&S dovrebbe
aver appena terminato la spalla destra.
Se il minimo attuale tiene (fondamentale),
credo che la possibilità di un
rialzo consistente dell'Euro nelle prossime settimane siano elevate.
(riproduzione riservata)
© Tiziano Giusto
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