Avevo terminato di scrivere questo aggiornamento nel primo pomeriggio di
martedì 11 settembre e quando mi sono collegato per inserirlo nel sito
ho visto quello che era successo a New York.
Ho vissuto uno dei
periodi più belli della mia vita negli Stati Uniti e quanto è accaduto,
per una innumerevole serie di ragioni, mi rattrista profondamente.
L'articolo che leggerete sotto non ci prospetta per i prossimi
anni un brillante futuro,
ma è il risultato dei miei studi e dei miei pensieri che
cerco sempre di esporre nella maniera più obiettiva possibile sforzandomi
di lasciare da parte tutto il resto.
Il "voluto distacco" con cui cerco di scrivere i miei articoli oggi
mi è difficile farlo senza questa nota.
Sono molto amareggiato per quello che è successo, per le persone che
sono state colpite nei loro affetti e per quello che forse
questo atto può significare per il nostro futuro. -
Tiziano Giusto
L'aumento del tasso di disoccupazione USA al 4,9% reso noto venerdì
sembra avere colto di sorpresa molti analisti e/o investitori, che
probabilmente si aspettavano un rialzo ma forse non così deciso.
Il "Sole 24 Ore" di sabato 8 settembre titolava
"A sorpresa la disoccupazione americana in agosto sale al 4,9%, il livello
più alto dal '97".
Chi segue costantemente i miei aggiornamenti conosceva molto bene
la mia posizione al riguardo che già a
maggio del 2000
ipotizzava la possibilità di un minimo importante
nel tasso di disoccupazione USA.
L'articolo successivo del
3 febbraio 2001,
con l'aggiunta dei nuovi dati, non faceva altro che confermare
il minimo attuale, dicendo quanto segue:
Purtruoppo, con i dati di agosto, non ci sono più
dubbi che il ciclo evidenziato nel grafico abbia già
fatto il suo minimo, per cui le aspettative per il futuro sono
decisamente negativa per l'occupazione USA.
Se a quest'analisi, aggiungiamo
l'ipotesi ribassista preferita
evidenziata per l'indice Dow nel mio articolo del
20 giugno 2001
(che per ora si sta dimostrando corretta),
le probabilità sono decisamente per una recessione economica
che oggi come oggi, non solo non è alla fine come molti cercano di
ipotizzare, ma che molto probabilmente è solo agli inizi.
Il primo grafico è un aggiornamento dei precedenti, con i nuovi dati,
mentre il secondo mette in relazione il tasso di disoccupazione USA con
l'indice azionario DJIA.
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