7° TOURIST RAID DI TUNISIA
19 - 27 APRILE 2004 : ORGANIZZATO DAL CLUB 4WD ACIREALE

  • Partenza via nave da Palermo : 9 ore la durata.
  • All'andata si viaggia di notte, al ritorno nel pomeriggio.
  • Percorsi in totale kilometri 1800 con una spesa di benzina di 100 euro (la benzina costa 1/3 in meno che in Italia).
  • Problemi meccanici : alla Kia ruota bucata in pieno deserto.
  • Cambio del filtro aria a tutti i fuoristrada perche' completamente insabbiato.
  • Sostituzione di un ammortizzatore ad una Toyota.
  • Tolto un sasso infilatosi nel disco del freno della Mercedez ML.
  • Paraurti posteriore della Mercedes ML completamente divelto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ETNA EXCURSION Club 4wd Acireale Via M. La Spina 7/c 95024 p.zza Europa 3 95024 Acireale (Catania) Acireale (Catania) Tel. 337/885127 – 330/527233 fax 095/7652331

7° TOURIST RAID DI TUNISIA 19-27/04/2004

Lunedì 19/04 ore 15.00, concentramento presso il rifornimento S.P. del raccordo autostradale di Acireale e partenza verso Palermo. ore 18.00 arrivo previsto a Palermo, in serata dopo i vari controlli di polizia curati dall’organizzazione imbarco e partenza alle ore 23,00 su nave Grimaldi. Arrivo previsto a Tunisi alle ore 08.00 circa del Martedì, disbrigo pratiche doganali con l’ausilio dell’organizzazione. Martedì 20/04 ore 09.30 partenza da Tunisi alla volta di Tozeur passando per Kairouan o Sbeїtla, visita e pranzo a sacco, arrivo in serata, sistemazione a mezza pensione in hotel a quattro stelle, Km 500 circa. Dopo cena passeggiata e visita delle botteghe di souvenir.

Mercoledì 21/04 ore 06.30 sveglia e colazione, ore 08.00 partenza in direzione delle oasi di montagna. Visita delle oasi di Chebika e Tamerza pranzo in un ristorante tipico e ritorno in direzione Tozeur iniziando a saggiare il deserto, si attraversa il chott el Gharsa verso Nefta. In serata lungo la strada per Tozeur tempo a disposizione permettendo, passaggio dalle grandi dune dove sono stati girati alcuni films come “guerre stellari”, da cui si potrà ammirare uno splendido tramonto sahariano. Cena in hotel. Giovedì 22/04 ore 07.30 sveglia e solita abbondante colazione, ore 09.30 partenza in direzione di Douz, costeggiando il grande lago salato “chott Jerid” e passando per l’oasi di Rjim Maàtoug pranzo libero. Nel pomeriggio visita del tradizionale souk settimanale o escursione con quad o cammelli, quindi sistemazione a mezza pensione in hotel a quattro stelle. Prima di cena tutti nella piscina a temperatura controllata per un bagno rilassante e poi per l’idromassaggio con acqua ad alta temperatura. Serata libera. Venerdì 23/04 ore 06.30 sveglia e colazione, ore 08.00 partenza verso Ksar Ghilanne percorrendo piste e tratti di dune dell’erg Zimlet, pranzo a sacco, arrivo previsto all’oasi in serata. Sistemazione in campeggio con grande spaghettata a cura dell’organizzazione. Sabato 24/04 ore 08.00 sveglia e colazione, in mattinata escursione nelle vicinanze dell’oasi al forte arroccato tra dune insidiose, pranzo libero. Nel pomeriggio bagno rilassante nella piscina naturale di acqua sulfurea dell’oasi. Cena a cura dell’organizzazione. Domenica 25/04 ore 07.00 sveglia e colazione, ore 09.00 partenza in direzione Sousse, passando per la Pipe Line, pista percorsa anche dalla “Parigi Dakar”. Pranzo previsto in un ristorante tipico a Matmata. Nel pomeriggio breve visita alle case troglodite del paese e poi galoppata di 350 km fino a Sousse. In serata sistemazione e cena in hotel a quattro stelle. Lunedì 26/04 ore 07.30 sveglia e colazione, ore 09.00 visita a piedi della grande medina di Sousse e del particolare souk. Ore 12.30 pranzo al ristorante dell’hotel, ore 14.30 partenza verso Nabeul per un ultimo acquisto delle ceramiche caratteristiche del luogo. In serata trasferimento ad Hamamet e sistemazione in hotel a quattro stelle. Martedi 27/04 ore 06.30 sveglia e colazione, ore 08,00 trasferimento verso Tunisi, visita del museo Del Bardo Ore 11,00 trasferimento al porto La Goulette disbrigo pratiche doganali e partenza alle 12.30 con nave Grimaldi. Arrivo previsto a Palermo alle 21.30 circa, disbrigo pratiche doganali sosta al bar per un buon caffè italiano, ultimi saluti e scioglimento del gruppo.

 

 

Lo Chott El Jerid
Che cosa è lo Chott

Lo Chott El Jerid è un lago disseccato che ha una lunghezza massima di 250 km circa, mentre la larghezza minima è di 20 km. La superficie dello Chott è costituita da un agglomerato di cristalli di sale che formano un letto sufficientemente resistente ed abbastanza fitto, appoggiato su un fondale argilloso e sabbioso (con sabbie più o meno acquifere). L'acqua sommerge la crosta salata, che perde allora il suo spessore, ma l'evaporazione intensa ed il regime dei venti rinsecchisce rapidamente la superficie. E' il leggendario lago Tritone, oggetto di numerose leggende: laguna sacra, culla di numerose storie fantastiche, conosciuto dagli antichi scrittori, che gli hanno assegnato una situazione geografica confusa. Plinio ed Erodoto lo citano.I viaggiatori occidentali l'hanno scoperto e ne hanno fatto dei progetti, che non hanno mai esordito nel coinvolgerlo per far giungere il mare fino al limite del deserto. I miraggi si formano sulla superficie non appena la temperatura supera i 30°. Oggigiorno vi si pratica lo "Speed Sail", navigazione veloce con carro a vela.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vi è un oasi poco descritta nelle guide ma conosciuta dagli amanti del sahara e raggiunta dai giri organizzati dagli hotel della costa, che è raggiungibile anche in 4x4. Si trova a circa 100 Km dal più vicino asfalto, ha molte palme, un campeggio, una sorgente di acqua termale a 40° con piscina naturale (ottima per bagni invernali), è ai margini di un piccolo erg (deserto di dune) che si estende per chilometri in mezzo al quale vi è un fortino romano riutilizzato dalla legione straniera. Si chiama Ksar Ghilane.
Il villaggio a sud dell'oasi è di case basse e non ha nulla di interessante. L'oasi invece è compatta e con la tipica struttura di piccoli appezzamenti contornati da palme, irrigati da un capillare sistema di canali, in questo caso di acqua calda. Nel lato nord l'oasi confina con il deserto di sabbia, una distesa di piccole dune alte 5-8 metri, in mezzo alle quali su una piccola collina si vede il forte distante 3 Km. Si puo' raggiungere a piedi, oppure affittare un cammello (più scomodo che a piedi) per 10 DT per 2 ore (prezzo invernale). Il punto di partenza è dalla sorgente, una pozza grande come una piscina di acqua limpida a 40 gradi.
Unico alloggio per i turisti i due campeggi (uno alla sorgente, l'altro nei pressi del serbatoio), affittano anche posti nelle tende beduine ed hanno una sala per i pasti (portarsi i viveri); niente corrente elettrica. Ora è stato anche costruito un nuovo hotel confortevole con camere costituite da grandi tende bianche e con una torre da cui si gode un bel panorama sull'oasi e sul deserto
 
Vi sono diverse piste per raggiungere con il proprio mezzo l'oasi, le elenchiamo in ordine di difficoltà crescente:
- 1) dalla strada Douz - Matmata (76 Km di cui 61 Km. di pista abbastanza buona in circa 3 ore)
Dalla nuova strada asfaltata Douz - Tamezret - Matamata si prende la pista dell'oleodotto; l'incrocio si trova a circa 68 Km. da Douz e 32 da Matmata dove vi è un bar. La pista va sempre diritta verso sud per 61 Km.; vi sono anche alcuni cartelli lungo la strada. Dopo 32 Km. si sorpassa il bart posto in corrispondenza di Bir Soltane. Dopo altri 17 Km. si incontra un guado con molta sabbia: è l'unico punto difficile, possono essere necessarie delle pedane (oppure delle tavole) ed un cavo di traino lungo per farsi aiutare dai furoistrada di passaggio. Altri 10,7 Km. e si trova il vecchio bivio con un cartello che indica Ksar Ghilane: proseguire per un altro Km. e si trova la strada asfaltata che in 14 Km. giunge a destinazione.
(fatta nel gen. 1999)
- 2) da Beni Keddache (71 Km. di cui 55 di pista abbastanza buona in circa 2 ore e mezza)
Si entra a Beni Keddache e si va diritto, poi a sinistra (c'è un cartello); a 2 Km. dal paese finisce l'asfalto (anche se tornerà per alcuni tratti). Dopo altri 3 Km. si oltrepassa un villaggio (la pista passa anche fuori). Si prosegue sempre verso ovest, puntando verso un'interruzione della catena di colline all'orizzonte. Dopo altri 3 Km. ci sono delle case ed una scuola. A 20 Km. da Beni Keddache vi è un bivio con cartelli, a 30 Km. un altro sempre con cartelli. Si cominciano a vedere le dune di Ksar Ghilane all'orizzonte, ed i successivi 17 Km. sono di pista più brutta (sassi) fino a sboccare sulla pista dell'oleodotto. Si prende a sinistra e dopo tre Km. la si lascia prendendo verso destra la nuova asfaltata per Ksar Ghilane.
- 3) attraverso le dune da Douz (5-6 giorni a piedi oppure in fuoristrada) Se siete per l'avventura a tutti i costi, da Douz è possibile affittare un cammello per i bagagli ed una guida (non vi è pista segnata) e dopo 5-6 giorni di viaggio arriverete al forte ed all'oasi. Alcuni la fanno con i loro mezzi fuoristrada affrontando la sabbia, ma vi è anche una pista più a nord. Per informazioni sulle escursioni si può contattare il propietario del camping Desert Club di Douz che è un italiano di Modena, tel. e fax: 00-216-5-470575
 

 Le oasi di montagna di Chebika, Tamerza e Mides.


Questi villaggi sono un luogo magico, incantato, per raggiungerli bisogna percorrere piste e strade che rimontano i contrafforti della catena che separa la Tunisia dall'Algeria,a sud-ovest. Ai piedi delle montagne il lago salato più esteso del Nordafrica, il Chott el Djerid.


Capitale di questa zona è Tozeur, che ha pure l'aeroporto e una sfilza di alberghi, quasi sempre vuoti data l'eccessiva offerta rispetto alla domanda ma costruiti a ritmo costante perchè la mano d'opera e le aree costano meno di un quinto di quelle italiane. Qui si noleggiano i fuoristrada e le guide che accompagnano prima a Chebika, dove sono stati girati innumerevoli film d'epoca romana e dove c'è un bellissimo palmeto, poi alle splendide cascate, poco prima di Tamerza, nelle quali i temerari possono anche fare il bagno. Poi più su fino al villaggio di Mides.


Quest'ultimo edificato a picco su un canyon che divide la parte vecchia, abbandonata dopo un terremoto, da quella nuova, dove un piccolo campeggio accoglie turisti poco esigenti e dove, se avete tempo e pazienza, potete farvi cucinare del cus cus. Il ritorno a Tozeur può essere fatto attraverso una pista di difficile individuazione che parte da Redejef e discende nella piana prima di Metlaoui per poi prendere la strada che riporta a Tozeur.


 

 

 

 

In Tunisia, a sud di Gabes, si ergono monti color ocra, spogli, dove stentano a crescere olivi e palme, che giungono fino a 700 metri di altezza.

Alcune alture coniche sono profondamente tagliate e separate da anguste fosse per formare dei villaggi che l'occhio non attento non può vedere, poiché le abitazioni sono dissimulate sotto crateri che costituiscono un vero e proprio paesaggio lunare che il cineasta americano Steven Spielberg ha perfettamente riscoperto per realizzare il suo celebre film "Guerre Stellari" ed un secondo film "I predatori dell'Arca perduta".

I berberi, oggi in parte arabizzati, occupano ancora dei villaggi costruiti a fianco delle alture, mentre altri si introducono in dimore sotterranee o scavate nelle valli.

Matmata è il nome delle tribù berbere rifugiate in questa regione dall'aspetto insolito e le loro abitazioni troglodite formano un insieme di molti villaggi invisibili, scavati nel sottosuolo fino a formare un territorio che può essere equiparato alla superficie lunare, crivellata da giganteschi crateri.

Di fatto, ciascun cratere è una sorta di pozzo circolare che tronca la sommità di una collina e costituisce una abitazione a cui si accede tramite una galleria.

Lungo lo stretto passaggio d'entrata sono situate stalle e ripostigli per utensili, fino ad uscire su un cortile rotondo nelle cui pareti argillose sono scavate in modo grossolano delle nicchie che formano gli spazi abitativi ed i ripostigli per le provviste, mentre ad un livello superiore, spesso accessibile solo mediante una fune, vengono conservate le granaglie. Le varie nicchie, indipendenti le une dalla altre, sono notevolmente climatizzate, fresche d'estate e temperate d'inverno.

Matmata è situata a 400 metri d'altitudine, dista solo 40 km. dal mare e, per questo, beneficia di aria pura e secca.

Matmata è considerata come il prototipo del villaggio troglodita ed a molti chilometri nei dintorni, sono situati nel sottosuolo altri villaggi dello stesso tipo e forse "più autentici" poiché meno frequentati, come Beni Assa, Chembali, Techine e Hedege. Coloro che visitano la Tunisia e non si recano a Matmata hanno in qualche modo mancato una occasione per conoscere una architettura unica al mondo.

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bandiera Repubblica di Tunisia
Al Jumhuriyah at Tunisiyah

mappa
Superficie: 164.191 Km²
Abitanti: 9.705.000 (stime 2001)
Densità: 59 ab/Km²

Forma di governo: Repubblica presidenziale
Capitale: Tunisi (600.000 ab., 1.722.000 aggl. urbano)
Altre città: Sfax 250.000 ab. (475.000 aggl. urbano)
Gruppi etnici: Arabi 98%, Berberi ed Europei 2%
Paesi confinanti: Algeria ad OVEST, Libia a SUD-EST

Monti principali: Gebel Chambi 1544 m
Fiumi principali: Medjerda 300 Km (tratto tunisino, totale 450 Km)
Laghi principali: Shatt al Jarid 4900 Km²
Isole principali: Djerba 514 Km²
Clima: Mediterraneo - arido

Lingua: Arabo (ufficiale), Francese
Religione: Musulmana 99%
Moneta: Dinaro tunisino
 
 

Ecco i mitici "quad". Cilindrata 500, ruote gonfiate (meglio sgonfiate) a 0,20 atmosfere, accelerazione diabolica. Schiacciando completamente la leva dell'acceleratore si impennano. Marcia avanti, indietro e folle. Adrenalina a tutta forza , salti sulle dune, corse folli sulla pista in piano, derapate pazzesche. Da guidare oltre che con il volante anche con spostamenti del corpo e spesso in piedi per attutire con le gambe le forti botte che si prendono nei salti. Non ho fatto foto mentre erano in azione perche' anche io partecipavo al divertimento.  Certamente dei mezzi da provare, perche troppo emozionanti ed acrobatici.

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