la scaletta:
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alcune mie fotografie della serata
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Una serata indimenticabile, Luciano sempre trascinatore live! Il concerto è stato fantasmagoricamente stupendo!!! |
Son arrivato con mio fratello verso le 19 a San Siro...
entrati eravamo già immersi da una marea umana!
uno spettacolo che si ripete tutte le volte ma che puntualmente lascia senza fiato.
E San Siro e' già in festa! cori e ole che partano sugli anelli
alle 21 precise si accendono i maxischermi ed inizia a
vedersi il mondo come fossimo su un satellite nello spazio... ad un tratto
appare la scritta "Voi siete qui" e una freccia che piano piano entra
nell'atmosfera, vediamo i continenti, entra in Europa e punta su Milano. Si apre
il cielo e come un meteorite la freccia punta su San Siro ed appena entrata le
immagini passano alle prime file del magico pratone accompagnate da un immenso boato di gioia.
Si capisce subito che stiamo entrando nell'evento!!
In sottofondo partono i grilli presenti nell'"Intro" tratto
dall'album Nome e Cognome; Si aprono le danze.
Ad uno ad uno fanno il loro ingresso sul palco i componenti de la Banda e
per ultimo arriva Lui, il Liga!
Il concerto si apre con "Il giorno dei giorni" e di filato
segue
"Tutti vogliono viaggiare in prima".
Oltre a salutare l'immensa platea presente Luciano dice "questa canzone parla d'amore e vi dico che conta veramente e questa è una dimostrazione!!" e attacca "L'amore conta".
Si prosegue con "Quella che non sei"
eseguita in modo magistrale davvero; la canzone scelta tramite il sondaggio dal
fan club e il Liga tutto contento ha presentato dicendo "il fan club ha scelto
il Rock!" con "E’ più forte di me".
"L'odore del sesso" e "Happy hour" continuano a
distribuire una valanga di emozioni e sudore.
"Il giorno di dolore che uno ha" è presentata da Luciano come
una canzone molto significativa per lui.
L'immenso palco si spegne per esplodere letteralmente all'attacco di "Lambrusco e pop corn"!!
grandissima canzone, piena di energia, grinta e passione.. da vero rocker!
Luciano si porta al centro delle "due
braccia" formate dalle protuberanze del palco. E' quasi al centro del prato
e in piena estasi si torna a cantare all'unisono appena intona "Il mio nome è mai più"
eseguendola da solo in versione acustica.
fotografia da ligachannel |
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A questo punto è l'ora dei Clandestino coi quali esegue "Anime in plexiglas" (loro staranno anche trasudando fango, ma noi siamo già zeppi di sudore e adrenalina), "Bar Mario" (con Mario che si affaccia e bussa sul maxischermo prima del ritornello), "Sarà un bel souvenir" (incredibile canzone, dal vivo acquista ancora maggior fascino. una delle mie preferite), "Marlon Brando è sempre lui" (un cavallo di battaglia che non eseguiva da tempo e durante la sua esecuzione San Siro ha vacillato più del solito), "Viva" ed "A che ora è la fine del Mondo" (sempre splendida col suo irrompente attacco).
La parte più dolce e toccante del concerto si tocca quando il Liga esegue "Regalami il tuo sogno"
(in un'atmosfera davvero surreale, forse anche perchè nessuno se la
sarebbe mai aspettata), "Ho messo via" (che catalizza
tutte le emozioni più forti nel sentirla cantare assieme a 70.000 persone) e
"Piccola stella senza cielo" (nella versione più dance
dell'originale come proposta già nel tour teatrale). Tutte e tre canzoni
magistralmente eseguite insieme a Mauro Pagani.
Per tornare al puro e sano Rock 'n Roll veniamo travolti da "Questa è la mia vita",
seguita da "Le donne lo sanno", "Balliamo sul mondo"
(dove si è registrato un vero e proprio devasto!)
e "Tra palco e realtà"!!
"Siam questi qua, quelli tra palco e realtà" ci canta il Liga!
Quattro canzoni eseguite di fila e che per il loro ritmo e per la loro carica ci fanno consumate tutta la voce rimanente e
le energie rimaste in gambe e braccia!!
Il ritorno sul palco di Luciano è per i primi bis con "Certe notti" (sempre molto sentita da
tutti)
e "Libera nos a malo" (che veloce e tagliente come non mai
è eseguita da tutti i musicisti insieme sul palco)
Un concerto del Liga non potrebbe avere fine senza galvanizzarci
completamente con "Urlando contro il cielo"!!
che puntualmente arriva, e arriva tutta d'un botto senza il consueto intro
di tastiere che si mescola al "oh, oh, oh, oohhh" del pubblico che
l'aspetta fiduciosa. Per godersela
tutta e al meglio dal vivo!
Come saluto finale ci regala un'ultima chicca: "Leggero"...
ne vale la pena davvero.
Mentre si accendono le luci dello stadio e si appoggiano gli strumenti parte
"Sono qui per l'amore",
dal cd per il saluto finale sulle cui note il Liga presenta tutti i musicisti
e onora noi presenti esclamando "era la quinta volta che suonavamo qui dentro, ma
stasera siete stati spaziali!! Grazie"
Cosa si può chieder di più dalla vita in quei momenti? ...concordo con gli
altri 70.000 nel dire "nulla"
Paolo el Diablo
(ANSA) - MILANO, 27 MAG - Ligabue stasera ha espugnato il tempio del calcio, portando a San Siro oltre 70 mila tifosi per il suo 'Nome e cognome tour'. Per il concerto nello stadio, grandi numeri: due gruppi - la Banda e i Clandestino - che si alternano e sovrappongono a Mario Pagani, amplificazione a 310 mila watt, un palco stretto tra due megaschermi, da cui partono due passerelle laterali che affondano nel prato del Meazza, portando il rocker a contatto con il suo pubblico. |
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