Luciano Ligabue
Stadio San Siro, Milano
Sabato 27 maggio 2006

la scaletta:

Intro (da Nome e Cognome)
Il giorno dei giorni
Tutti vogliono viaggiare in prima
L’amore conta
Quella che non sei
E’ più forte di me
L'odore del sesso
Happy hour
Il giorno di dolore che uno ha
Lambrusco e pop corn
Il mio nome è mai più
(acustica)
Anime in plexiglas
Bar Mario
Sarà un bel souvenir
Marlon Brando è sempre lui
Viva
A che ora è la fine del Mondo
Regalami il tuo sogno
Ho messo via
Piccola stella senza cielo
Questa è la mia vita
Le donne lo sanno
Balliamo sul mondo
Tra palco e realtà

Certe notti
Libera nos a malo

Urlando contro il cielo
Leggero

Sono qui per l'amore
(in cd per il saluto)

e presentazione dei musicisti

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alcune mie fotografie della serata

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San Siro.. aria di casa!

Una serata indimenticabile, Luciano sempre trascinatore live!

Il concerto è stato fantasmagoricamente stupendo!!!
Una scaletta con pezzi non suonati da una vita e una carica d'energia incredibile!
San Siro ballava con tutti noi...
è stata davvero una ricarica di emozioni e vitalità per me!

Son arrivato con mio fratello verso le 19 a San Siro...
entrati eravamo già immersi da una marea umana!
uno spettacolo che si ripete tutte le volte ma che puntualmente lascia senza fiato.
E San Siro e' già in festa! cori e ole che partano sugli anelli

alle 21 precise si accendono i maxischermi ed inizia a vedersi il mondo come fossimo su un satellite nello spazio... ad un tratto appare la scritta "Voi siete qui" e una freccia che piano piano entra nell'atmosfera, vediamo i continenti, entra in Europa e punta su Milano. Si apre il cielo e come un meteorite la freccia punta su San Siro ed appena entrata le immagini passano alle prime file del magico pratone accompagnate da un immenso boato di gioia.
Si capisce subito che stiamo entrando nell'evento!!

In sottofondo partono i grilli presenti nell'"Intro" tratto dall'album Nome e Cognome; Si aprono le danze.
Ad uno ad uno fanno il loro ingresso sul palco i componenti de la Banda e per ultimo arriva Lui, il Liga!
Il concerto si apre con "Il giorno dei giorni" e di filato segue "Tutti vogliono viaggiare in prima".

Oltre a salutare l'immensa platea presente Luciano dice "questa canzone parla d'amore e vi dico che conta veramente e questa è una dimostrazione!!" e attacca "L'amore conta".

Si prosegue con "Quella che non sei" eseguita in modo magistrale davvero; la canzone scelta tramite il sondaggio dal fan club e il Liga tutto contento ha presentato dicendo "il fan club ha scelto il Rock!" con "E’ più forte di me".
"L'odore del sesso" e "Happy hour" continuano a distribuire una valanga di emozioni e sudore.
"Il giorno di dolore che uno ha" è presentata da Luciano come una canzone molto significativa per lui.
L'immenso palco si spegne per esplodere letteralmente all'attacco di "Lambrusco e pop corn"!! grandissima canzone, piena di energia, grinta e passione.. da vero rocker!

Luciano si porta al centro delle "due braccia" formate dalle protuberanze del palco. E' quasi al centro del prato e in piena estasi si torna a cantare all'unisono appena intona "Il mio nome è mai più" eseguendola da solo in versione acustica.
Viene illuminato dal basso come fosse posto al centro del mondo, del Nostro mondo!

fotografia da ligachannel
 

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A questo punto è l'ora dei Clandestino coi quali esegue "Anime in plexiglas" (loro staranno anche trasudando fango, ma noi siamo già zeppi di sudore e adrenalina), "Bar Mario" (con Mario che si affaccia e bussa sul maxischermo prima del ritornello), "Sarà un bel souvenir" (incredibile canzone, dal vivo acquista ancora maggior fascino. una delle mie preferite), "Marlon Brando è sempre lui" (un cavallo di battaglia che non eseguiva da tempo e durante la sua esecuzione San Siro ha vacillato più del solito), "Viva" ed "A che ora è la fine del Mondo" (sempre splendida col suo irrompente attacco).

La parte più dolce e toccante del concerto si tocca quando il Liga esegue "Regalami il tuo sogno" (in un'atmosfera davvero surreale, forse anche perchè nessuno se la sarebbe mai aspettata), "Ho messo via" (che catalizza tutte le emozioni più forti nel sentirla cantare assieme a 70.000 persone) e "Piccola stella senza cielo" (nella versione più dance dell'originale come proposta già nel tour teatrale). Tutte e tre canzoni magistralmente eseguite insieme a Mauro Pagani.

Per tornare al puro e sano Rock 'n Roll veniamo travolti da "Questa è la mia vita", seguita da "Le donne lo sanno", "Balliamo sul mondo" (dove si è registrato un vero e proprio devasto!) e "Tra palco e realtà"!!
"Siam questi qua, quelli tra palco e realtà" ci canta il Liga!
Quattro canzoni eseguite di fila e che per il loro ritmo e per la loro carica ci fanno consumate tutta la voce rimanente e le energie rimaste in gambe e braccia!!
 

Il ritorno sul palco di Luciano è per i primi bis con "Certe notti" (sempre molto sentita da tutti)
e "Libera nos a malo" (che veloce e tagliente come non mai è eseguita da tutti i musicisti insieme sul palco)

Un concerto del Liga non potrebbe avere fine senza galvanizzarci completamente con "Urlando contro il cielo"!!
che puntualmente arriva, e arriva tutta d'un botto senza il consueto intro di tastiere che si mescola al "oh, oh, oh, oohhh" del pubblico che l'aspetta fiduciosa. Per godersela tutta e al meglio dal vivo!
Come saluto finale ci regala un'ultima chicca: "Leggero"... ne vale la pena davvero.

Mentre si accendono le luci dello stadio e si appoggiano gli strumenti parte "Sono qui per l'amore",
dal cd per il saluto finale sulle cui note il Liga presenta tutti i musicisti
e onora noi presenti esclamando "era la quinta volta che suonavamo qui dentro, ma stasera siete stati spaziali!! Grazie"


Cosa si può chieder di più dalla vita in quei momenti? ...concordo con gli altri 70.000 nel dire "nulla"

Paolo el Diablo  


 

(ANSA) - MILANO, 27 MAG - Ligabue stasera ha espugnato il tempio del calcio, portando a San Siro oltre 70 mila tifosi per il suo 'Nome e cognome tour'. Per il concerto nello stadio, grandi numeri: due gruppi - la Banda e i Clandestino - che si alternano e sovrappongono a Mario Pagani, amplificazione a 310 mila watt, un palco stretto tra due megaschermi, da cui partono due passerelle laterali che affondano nel prato del Meazza, portando il rocker a contatto con il suo pubblico.

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