Sommario
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DOCUMENTAZIONE PER IL RILASCIO
DELLA CONCESSIONE EDILIZIA
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
- Documentazione a corredo della domanda per nuove costruzioni
Alla domanda (in carta da bollo) per nuove
costruzioni dovranno essere allegati:
- l'intero foglio catastale, rilasciato in originale dall'Ufficio
Tecnico Erariale, con l'esatta indicazione del lotto, firmata dal
richiedente e dal progettista, mediante colorazione trasparente;
- foglio in scala 1:10.000 del Piano Regolatore Generale, ovvero, ove
esistente, stralcio dello strumento urbanistico attuativo, con l'esatta
ubicazione del lotto interessato, firmata dal richiedente e dal
progettista, mediante colorazione trasparente;
- *planimetria d'insieme in scala 1:500, comprendente il piano quotato,
con le indicazioni delle curve di livello della superficie del lotto,
delle strade, della posizione, sagome e distacchi del fabbricato, delle
eventuali costruzioni confinanti con i relativi distacchi ed altezze e
delle eventuali alberature esistenti con l'indicazione delle varie
essenze e corredato di almeno quattro fotografie, prese da almeno
quattro differenti punti di vista, di formato non inferiore a 13 x l8 cm
dello stato dei luoghi (ante operam). Nel piano quotato debbono essere
chiaramente riportati i punti di vista numerati dai quali sono state
riprese le fotografie allegate al progetto;
- *planimetria in scala 1:200 corredata da due o più profili
significativi (ante e post operam) dell'andamento altimetrico
dell'edificio rispetto al terreno, alle strade ed agli edifici
circostanti, nella quale risultino precisati la superficie coperta
dell'edificio in tutti i corpi di fabbrica che lo compongono (quotati
negli elementi più significativi quali: terrazze, pensiline, avancorpi,
rientranze, ecc.), nonché le quote altimetriche e rampe, terrazzamenti,
scalinate, scarpate, ecc. con particolare riguardo ai punti di emergenza
dal fabbricato. Nella planimetria in scala 1:200 dovranno essere
indicate le linee di sezione dei profili.
Tutte le quote altimetriche sia relative al piano di
campagna originario che a quelle della sistemazione del terreno post operam,
devono essere riferite ad un determinato caposaldo immodificabile fino
all'ultimazione dei lavori.
Detta planimetria dovrà riportare la sistemazione degli
spazi esterni indicando le recinzioni, essenze arboree esistenti che si
intende abbattere o mantenere e le nuove da porre a dimora e le eventuali
superfici da destinare a parcheggio; dovrà essere altresì integrata da una
tabella riassuntiva di tutti gli elementi geometrici del progetto (superficie
del lotto, volume dell'edificio, superficie coperta totale e dei singoli
piani, superficie dei parcheggi, etc.); qualora il lotto sia interessato da
opere inerenti infrastrutture primarie, da realizzare in attuazione di
strumenti urbanistici esecutivi, a quota altimetrica diversa da quella
attuale, nei progetti edilizi dovranno essere espressamente previste anche le
opere necessarie ad assicurare la esatta realizzazione delle predette opere
pubbliche. Dovrà essere allegata anche apposita relazione tecnica nella quale
risultino le caratteristiche tecnico-costruttive di tali opere e l'indicazione
del loro costo di costruzione da assumere come base per la prestazione di
garanzia fidejussoria.
- *le piante dei vari piani, in scala 1:100 con l'indicazione delle
destinazioni d'uso con riferimento a quelle di cui all'art. 3 paragrafo 2
delle Norme di Attuazione del P.R.G., delle quote planimetriche e
altimetriche del piano cantinato, del piano seminterrato con le quote
altimetriche dei punti di emergenza del fabbricato dal terreno, del piano
terreno rialzato, dei piani tipo, del piano attico (ove consentito), del
piano di copertura e l'indicazione di massima delle strutture portanti
verticali.
Le quote altimetriche debbono essere riferite al
caposaldo di cui al precedente punto 4.
In tutte le piante devono essere indicate le linee di
sezione di cui al successivo punto 6.
Nel caso di edifici modulari o costituiti da
ripetizioni di cellule tipo, è consentita la presentazione di piante
generali nel rapporto 1:200, corredate da piante delle singole cellule,
ovvero da parti significative, in scala 1:100 degli edifici modulari.
Qualora si tratti di edificio aderente ad altro
fabbricato che deve comunicare con l'opera progettata, le piante devono
essere estese anche ai vani contigui dei piani comunicanti della
costruzione esistente e recare le indicazioni di destinazione d'uso degli
stessi;
- *almeno due sezioni (trasversali o longitudinali) per ciascun corpo di
fabbrica in scala 1:100 (o in scala 1:200 nei casi e con le modalità di
cui al penultimo comma del precedente punto 5) con le misure delle altezze
nette dei singoli piani, dello spessore dei solai, degli sporti delle
parti aggettanti, dei colmi delle parti al di sopra della linea di gronda
e della altezza totale dell'edificio. In tali sezioni deve essere altresì
indicato l'andamento del terreno (ante e post operam) lungo le sezioni
stesse, fino ai confini ed alle eventuali strade. Tutte le quote
altimetriche ivi comprese quelle relative al piano di campagna ante e post
operam, debbono essere riferite allo stesso caposaldo di cui al precedente
punto 4;
- *tutti i prospetti dell'opera progettata, a semplice contorno, nel
rapporto 1:100 (o 1:200 nei casi e con le modalità di cui al penultimo
comma del punto 5), completi di riferimento alle altezze e ai distacchi
degli edifici circostanti, alle quote del terreno e alle sue eventuali
modifiche. Nei prospetti deve essere rappresentata anche la situazione
altimetrica dell'andamento del terreno di progetto. Qualora l'edificio sia
aderente ad altri fabbricati, i disegni dei prospetti devono comprendere
anche quelli delle facciate aderenti.
I prospetti devono contenere tutti gli elementi
architettonici dell'edificio, evidenziando, in particolare, le aperture e i
relativi infissi, le zoccolature, gli spazi per insegne, le opere in ferro e
balaustre, le coperture, i pluviali in vista, i volumi tecnici, le canne da
fumo, i comignoli, le scale antincendio e tutti quegli impianti che per la
loro dimensione siano determinanti per la composizione architettonica
dell'edificio;
- *eventuali piante, sezioni e prospetti in scala non inferiore a 1:20,
di particolari architettonici di elementi caratteristici e comunque
l'indicazione alla stessa scala del tipo e del colore dei materiali
impiegati e loro trattamento;
- *particolari per recinzioni, cancelli e sistemazioni di terra;
- parere igienico sanitario; ove non esista la possibilità di
approvvigionamento idrico mediante acquedotto pubblico, deve essere
allegato progetto e relazione tecnica del sistema di approvvigionamento
adottato, con l'approvazione dell'Ufficio d'igiene e Sanità; nel caso
che la zona fosse priva di fognatura pubblica, deve essere allegato
progetto e relazione tecnica del sistema adottato per assicurare
l'allontanamento e lo smaltimento delle acque di rifiuto, approvato
dall'Ufficio d'igiene e Sanità;
- relazione illustrativa contenente tra l'altro le caratteristiche
costruttive e le modalità di esecuzione con la indicazione della
destinazione d'uso generale dell'edificio;
- nulla-osta delle competenti Sovrintendenze Statali, degli Uffici
Regionali e Comunali, ove necessario;
- permessi od autorizzazioni, ove necessari, per l'utilizzazione di
aree, edifici, ed opere soggette a leggi speciali o regolamentazioni
comunali, provinciali o statali;
- concessione, ove necessario, di accessi per le aree prospicenti strade
statali o provinciali fuori dei centri abitati;
- copia autentica delle eventuali convenzioni tra confinanti;
- certificato della Conservatoria dei Registri Immobiliari e
dichiarazione notarile attestante che il lotto da edificare non è
asservito a preesistenti costruzioni;
- relazione tecnica con dichiarazione professionista abilitato di
conformità degli elaborati grafici alle disposizioni della Legge n.
13/89 e successive modificazioni.
- modelli ISTAT e comunali relativi alla rilevazione statistica
dell'attività edilizia;
- perizia giurata ai fini della determinazione del contributo
concessorio;
- la documentazione prescritta dalle disposizioni di legge e
regolamentari relative al contenimento del consumo energetico per usi
termici negli edifici (legge 30 aprile 1976 n. 373, del DPR 28 giugno
1977 n. 1052 e successive modificazioni) dovrà essere prodotta prima
della dichiarazione di inizio lavori;
- certificato urbanistico o certificazione giurata;
- atto di proprietà o atto equipollente;
- documentazione Legge n. 46/90 e successive modificazioni;
- documentazione attestante le modalità di smaltimento dei materiali di
demolizione e scavo;
- certificato esistenza opere di urbanizzazione primaria;
- perizia giurata sulla interclusione del lotto.
- Documentazione a corredo della domanda per demolizioni e ricostruzioni
Alla domanda (in carta da bollo) di concessione per
demolizioni e ricostruzioni dovranno essere allegati:
- tutta la documentazione di cui al precedente punto I;
- rilievo quotato in scala minima di 1:200 degli edifici da demolire,
relativo alle piante di tutti i piani e alle sezioni più indicative, con
specifica indicazione delle destinazioni d'uso, ove le norme tecniche di
attuazione del Piano Regolatore Generale richiedano una conoscenza delle
caratteristiche planimetriche e delle destinazioni d'uso degli edifici
esistenti.
Le preesistenze e le destinazioni d'uso dovranno in tal
caso essere asseverate con perizia giurata suffragata da adeguate prove
documentali quali autorizzazioni comunali, risultanze catastali, contratti di
locazione, ecc.
- Documentazione a corredo della domanda per interventi su edifici
esistenti
Salvo quanto previsto al successivo punto IV per le domande
(in carta da bollo) di concessione relative ad interventi nel Centro
Storico (zona A di P.R.G.) dovranno essere allegati:
- la documentazione di cui al precedente punto I, numeri 1, 2, 11, 12,
17, 19, 21, 22, 23, 24;
- piante e sezioni e/o prospetti in scala 1:100 relativi ai piani o unità
immobiliari su cui si intende intervenire;
- piante, prospetti e sezioni in scala non inferiore a 1:100 con la
indicazione degli interventi richiesti evidenziando le demolizioni dalle
ricostruzioni.
Con apposita grafia, appresso specificata, sul lucido
dovranno essere rappresentate le parti di murature principale, i solai, le
tramezzature, ecc. sulle quali si intenda intervenire con demolizione o nuova
costruzione. La suddetta rappresentazione dovrà essere effettuata nelle
piante, nelle sezioni e nei prospetti. Le opere di muratura in elevazione da
abbattere dovranno essere rappresentate con puntinato stretto; le opere di
muratura in elevazione da costruire dovranno essere rappresentate in righe
diagonali strette. I solai, i tetti, le scale o comunque le opere di strutture
orizzontali, da abbattere dovranno essere rappresentate in puntinato largo
mentre le stesse opere da costruire saranno rappresentate con righe diagonali
distanziate.
Le opere di demolizione e ricostruzione appariranno dalla
rappresentazione sovrapposta di simboli sopra citati. Tali rappresentazioni
dovranno apparire sulle piante e sulle sezioni;
- documentazione attestante le preesistenze, con particolare riguardo per
le destinazioni d'uso. Le preesistenze e le destinazioni d'uso dovranno
essere asseverate con perizia giurata suffragata da adeguate prove
documentali quali autorizzazioni comunali, risultanze catastali, contratti
di locazione, ecc.
- fotografie a colori unitamente alla documentazione di cui al precedente
punto I n. 7 qualora gli interventi riguardino parti esterne degli
edifici;
- nulla-osta del Condominio qualora gli interventi interessino parti
comuni dell'edificio;
- modelli comunali per la rilevazione statistica della attività edilizia;
- qualora gli interventi di ristrutturazione assumano la consistenza di
quelli indicati dall'art. 1 del D.P.R. 28 giugno 1977 n. 1052, la
documentazione relativa al contenimento del consumo energetico per usi
termici.
- Documentazione a corredo della domanda per interventi nel centro storico
(zona A di P.R.G.)
A) Interventi su interi edifici
Alla domanda (in carta da bollo) di concessione per
interventi su interi edifici ricadenti nel Centro Storico (zona A di P.R.G.)
dovranno essere allegati:
- foglio catastale, su cui dovrà essere chiaramente individuato
l'edificio o gli edifici in cui ricade l'intervento;
- rilievo quotato esteso agli immobili oggetto dell'intervento.
Il rilievo dovrà rappresentare lo stato dei luoghi in
forma planimetrica, in sezione ed in prospetto in scala 1:100. Sugli elaborati
di rilievo dovranno essere specificati attraverso grafici, fotografie e
descrizioni tutti gli elementi o preesistenze che caratterizzano storicamente,
tipologicamente e architettonicamente l'edificio quali ad esempio volte,
soffitti lignei, soffitti decorati, decorazioni su pareti, effigi, lapidi,
stemmi, mostre, vetrine, insegne, infissi esterni ed interni, elementi di
interesse archeologico, manufatti impropri, superfetazioni, nonché la natura
strutturale dell'edificio per quanto attiene la maglia muraria (solai, scale e
coperture).
Il rilievo dovrà rappresentare dettagliatamente gli spazi
interni a giorno (cortili, ecc.), la localizzazione di essenze arboree e le
loro dimensioni, gli elementi decorativi e architettonici quali esedre,
sedili, fontane, muri, pavimentazione, dislivelli, elementi di interesse
archeologico, ecc.
Dovranno essere altresì descritte, ambiente per ambiente,
le destinazioni d'uso esistenti.
Lo stato dei luoghi e le destinazioni d'uso degli stessi
dovranno essere attestati e giurati da un tecnico abilitato che dovrà
risultare progettista e/o direttore dei lavori dell'intervento. A tale perizia
dovranno essere allegate le certificazioni atte a dimostrare la regolarità
delle destinazioni d'uso e la loro vetustà quali autorizzazioni comunali,
risultanze catastali, contratti di locazione, ecc.
- progetto dell'intervento, contenente le opere da effettuare, redatte sul
rilievo di cui sopra, con le modalità di cui al precedente punto III n.
3. Dovrà inoltre essere specificato analiticamente se si intenda
procedere al consolidamento statico dell'edificio o di parti di esso
(piattabande, consolidamento solai, ripresa di lesioni nelle murature,
rinforzo fondazioni); oppure ad opere relative a rifacimento di rete
fognaria, rifacimento o riparazioni di manti di copertura, dei comignoli,
degli abbaini, rifacimento di intonaci esterni o interni, controsoffitti,
rifacimento o sostituzione di infissi esterni od interni, di cornici,
soglie, riquadrature, rivestimenti.
Per tali consolidamenti o rifacimenti dovranno essere
specificate con una relazione le previste tecniche esecutive e, ove
necessario, il rilievo dettagliato delle preesistenze ed il particolare
costruttivo delle nuove opere;
- rappresentazione grafica di progetto, desunta sempre dal rilievo, che
dovrà illustrare lo stato finale dell'opera a demolizioni e ricostruzioni
avvenute e dovrà contenere descritte, ambiente per ambiente, le previste
destinazioni d'uso;
- rappresentazione fotografica che dovrà illustrare l'edificio inserito
nel contesto circostante (edifici antistanti e contigui). Con tale
rappresentazione dovranno chiaramente essere documentati i prospetti, le
coperture, i cortili, le chiostrine le scale, i soffitti lignei, le volte,
gli affreschi ed ogni altra particolarità evidenziata dal rilievo di cui
al precedente punto 2;
- relazione storico-critica finalizzata ad individuare, nella maniera più
esauriente, la stratigrafia storica dell'edificio. Detta stratigrafia,
espressa con chiarezza attraverso rappresentazioni grafiche, dovrà
mettere in evidenza le caratteristiche tipologiche dell'immobile nel
tempo, il valore degli eventuali episodi figurativi di rilevante interesse
e tutte le possibili alterazioni del tessuto edilizio (superfetazioni).
Dovrà essere specificato, inoltre, se l'edificio è soggetto, in tutto o
in parte, alle prescrizioni di cui alla Legge 1° giugno 1939 n. 1089;
- relazione tecnica che, in rapporto agli elementi risultanti dalla
relazione di cui al punto precedente, dovrà esaurientemente descrivere le
modalità ed i materiali con cui si intenda intervenire con specifico
riferimento ai grafici di progetto;
- parere preventivo espresso dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e
Architettonici ove gli interventi siano previsti su edifici in tutto o in
parte soggetti alle prescrizioni di cui alla Legge l° giugno 1939 n.
1089. Il parere dovrà essere accompagnato da grafici identici a quelli
inoltrati all'Amministrazione comunale per il rilascio della concessione;
- parere preventivo della Sovrintendenza Archeologica locale ove si
prevedano interventi nel sottosuolo (sottofondazioni, sterri, reti
fognanti o distributive di servizi, intercapedini, ecc.), ove ci si trovi
in presenza di monumenti o resti archeologici inglobati in strutture più
recenti sulle quali vengono previsti interventi, ove le opere dovessero
interessare ambienti di preminente interesse archeologico.
- progetto dell'arredamento esterno dell'edificio (insegne commerciali e
pubblicitarie, mostre, vetrine, ecc.);
- modelli ISTAT (relativamente alle ricostruzioni) e comunali relativi
alla rilevazione statistica dell'attività edilizia;
- qualora gli interventi assumano la consistenza di quelli indicati
dall'art. 1 del D.P.R. 28 giugno 1977 n. 1052, la documentazione relativa
al contenimento del consumo energetico per usi termici;
- il progetto di interventi dovrà prevedere l'eliminazione delle
superfetazioni che alterino l'aspetto architettonico delle facciate, nonché
l'eliminazione, la modificazione o la riduzione di tutti quegli impianti
esistenti che occultino ed alterino le linee architettoniche dell'edificio
e siano turbativa dell'ambiente.
- documentazione di cui al punto I numeri 17, 19, 21, 22, 23, 24.
B) Interventi limitati a singole unità immobiliari
Alla domanda di concessione per interventi inerenti singole
unità immobiliari dovranno essere allegati i documenti di cui ai punti 1, 3,
4, 7, 8, 9, 14, della precedente lettera A e, limitatamente alla natura delle
opere richieste, anche quelli di cui ai punti 2, 10, 12, 13 della stessa
lettera A. Tali documenti, che sono richiesti tutti limitatamente alla unità
immobiliare oggetto degli interventi, dovranno peraltro evidenziare che gli
interventi stessi, qualora finalizzati al restauro, risanamento conservativo o
recupero edilizio, non riguardino superfetazioni o parte di esse.
La relazione storico-critica di cui al punto 6 potrà
essere redatta in forma sommaria, mentre dovrà essere allegata nella forma
ivi prevista per interventi da effettuare in edifici vincolati.
C) Interventi estesi a più unità immobiliari
Alla domanda di concessione per interventi che, senza
investire un intero edificio, riguardino più unità immobiliari comprese
nello stesso, dovrà essere allegata la documentazione di cui alla precedente
lettera B estesa a tutte le unità immobiliari oggetto di interventi.
D) Tinteggiatura
Tutte le richieste di tinteggiatura dovranno essere
accompagnate da diapositive a colori 35 mm effettuate nelle condizioni di
illuminazione più favorevoli opportunatamente montate su fogli 21 x 31 che
presentino l'insieme dell'edificio inserito nell'ambiente circostante,
l'edificio medesimo in tutte le sue parti esterne ( su strada o cortile) ed i
particolari decorativi.
L'intervento dovrà prevedere l'eliminazione delle
superfetazioni per quanto attiene tutto ciò che altera l'aspetto
architettonico delle facciate. La richiesta di tinteggiatura dovrà essere
accompagnata da foglio catastale, rilievi delle facciate in scala 1:200 e
campionatura preliminare delle tinte da effettuare. I rilievi e le diapositive
resteranno archiviate negli uffici dell'Amministrazione.
- Documentazione integrativa per costruzioni in zona agricola
Per le costruzioni da realizzarsi in zona agricola, oltre
alle documentazioni indicate nei punti I, II e III dovranno anche essere
presentate, unitamente alla domanda (in carta da bollo), quelle a carattere
integrativo prescritte dalle norme tecniche di attuazione del P.R.G. e da
leggi speciali.
In particolare:
A) Edifici residenziali in zona agricola
- Dovrà essere presentata certificazione rilasciata dall'Ispettorato
all'Agricoltura Regionale attestante che il richiedente ha la qualifica di
imprenditore agricolo atitolo principale ai sensi dell'art. 12 della Legge 9
maggio 1975 n. 153.
- Dovrà essere presentata relazione del programma produttivo.
- Qualora l'imprenditore agricolo a titolo principale non sia proprietario
ma affittuario del fondo, dovrà essere dimostrato il diritto ad edificare e
che il rapporto di affittanza per quel fondo ha avuto durata di almeno tre
anni.
B) Edifici e manufatti necessari alla conduzione agricola
La documentazione di cui al punto I numeri 1 e 3 dovrà
essere integrata da una planimetria, possibilmente su base catastale,
accompagnata da relazione a firma del proprietario, nella quale risultino i
confini dell'intera proprietà con indicati i nomi dei congiunti e la
situazione completa degli edifici e manufatti esistenti entro tali confini.
- Documentazione integrativa per costruzioni in zona industriale
Per le costruzioni da realizzarsi in zona industriale,
oltre alle documentazioni indicate nei punti I, II e III dovranno anche essere
presentate, unitamente alla domanda (in carta da bollo), quelle a carattere
integrativo prescritte dalle norme tecniche di attuazione del P.R.G. e da
leggi speciali.
In particolare:
A) Relazione esplicativa del progetto
Relazione tecnica in duplice copia, sottoscritta dal
proprietario e dal progettista, dalla quale risultino i seguenti dati:
- gruppo merceologico e tipo di industria nell'ambito della quale la
ditta svolgerà la propria attività;
- descrizione dei corpi di fabbrica, loro numero e dimensioni;
- destinazione dettagliata dei medesimi;
- numero e tipo delle macchine che verranno installate nello
stabilimento;
- descrizione in dettaglio, del ciclo di lavorazione;
- numero delle persone che presumibilmente troveranno occupazione nello
stabilimento, distinto per categoria;
- calcolo delle cubature relative a costruzioni o parti di costruzioni
destinate a uffici e servizi;
- calcolo delle superfici coperte dei reparti lavorazione ai fini della
determinazione dei contributi da corrispondersi ai sensi della Legge n.
10 del 28 gennaio 1977;
- verbale di ll.qq. rilasciato dagli uffici.
B) Documentazione per l'acquisizone del parere della
Ripartizione V
- Relazione in duplice copia dalla quale risulti:
- tipo di industria o attività artigianale o commerciale, e
caratteristiche fisico-chimiche delle acque industriali di scarico;
- previsione del traffico pedonale frequentatore dell'azienda (se
trattasi di attività commerciale) e numero di dipendenti
dell’azienda;
- previsioni del traffico veicolare pesante e leggero (intensità,
carico per asse, sagoma limite, ecc.);
- direttrici prevalenti del traffico in uscita dall'azienda;
- se il lotto ha possibilità di accesso diretto su strada comunale o se
il collegamento con strade comunali esistenti avvenga attraverso strade
sistemate da privati.
- Planimetria generale della zona (scala 1:2000) con l'indicazione dei
confini del lotto e dell'intestazione delle strade limitrofe o dei
riferimenti atti alla individuazione del lotto.
- Planimetria in scala 1:500 con sopra riportato il sistema di raccolta
e di smaltimento delle acque meteoriche (caditoie e tubolari) nonché
gli accessi viari al lotto.
- Planimetria in scala 1:500 (o 1:1000) con sopra riportato il tracciato
della fognatura per le acque nere con il sistema di smaltimento (o
eventuale trattamento) delle medesime.
- Profilo longitudinale della fognatura secondaria delle acque
meteoriche.
- Profilo longitudinale delle acque nere.
- Calcoli di massima per la portata delle acque nere e di quelle
bianche.
- Tipi di manufatti previsti nelle opere.
- Qualora si renda necessaria anche la realizzazione della rete viaria
di accesso al lotto, dovranno essere trasmessi anche gli elaborati
progettuali esecutivi di tali opere, corredati da analisi e computo
metrico estimativo.
C) Documentazione per l'acquisizione del parere della
Ripartizione VI
- Planimetria in quadruplice copia della zona, con l'indicazione del lotto
e delle strade limitrofe e dei riferimenti atti alla individuazione della
proprietà.
- Breve relazione in quadruplice copia contenente i seguenti dati: area
del lotto, cubatura richiesta, attività da svolgere, numero degli
addetti.
D) Relazione per l'acquisizione del parere del CRIA
(Comitato Regionale Inquinamento Atmosferico)
Relazione in duplice copia, illustrativa del ciclo di
lavorazione dello stabilimento industriale in oggetto, precisando, all'uopo la
natura e il numero delle emissioni od immissioni che possano contribuire
all'inquinamento atmosferico.
Tale relazione dovrà essere sottoscritta dal proprietario
o da un tecnico esperto in materia.
- Documentazione integrativa per varianti - Completamenti
Muta in funzione della variante e della parte da
completare, occorre fare riferimento alla documentazione prevista nei
paragrafi I - II - III - IV - V - VI con l'aggiunta del certificato stato
lavori e validità della concessione edilizia.
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