Intervento di apertura del C.d.C. Centro-Ovest del 03/07/2002

 

L’accordo politico raggiunto a tutti i livelli istituzionali (Provincia, Comune, Circoscrizioni) tra il centro sinistra e il Partito della Rifondazione Comunista ha determinato nelle ultime consultazioni amministrative una vittoria elettorale ampia; l’elezione al primo turno del Presidente della Provincia, del Sindaco e la conquista di otto circoscrizioni sulle nove previste rappresenta un risultato in controtendenza rispetto al quadro politico nazionale.
Genova, è città aspra ed introversa, ma da sempre votata alle rotture, ai movimenti, alla rapida irruzione di nuove coscienze collettive.
Ieri i ragazzi delle “magliette a strisce”, che nel Luglio del 1960 furono un argine contro l’arroganza e la provocazione del governo Tambroni di autorizzare il congresso del M.S.I. nella città medaglia d’oro della Resistenza.
Oggi i giovani del “popolo di Seattle”, che a Genova nel Luglio del 2001 manifestando contro il vertice dei G.8 hanno rappresentato una tappa importante per la crescita del movimento contro la globalizzazione neoliberista.
La militarizzazione della zona rossa, le cariche indiscriminate, gli arresti, l’aggressione alla Diaz, gli orrori della caserma di Bolzaneto, non hanno annichilito quella volontà di partecipazione espressa per tre giorni nel capoluogo ligure.
La tenuta del “movimento dei movimenti” in assoluta solitudine per tanti mesi in difesa dei diritti e della democrazia, ha permesso di aprire nuovi spazi di conflittualità su diversi terreni.
Il movimento dei girotondi, dei professori fiorentini, ma soprattutto lo scontro sociale aperto sulla modifica dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori non avrebbero potuto dispiegarsi in tutta la loro forza se non si fosse sviluppato un movimento globale di contestazione, capace di irrompere sulla scena mondiale e di avanzare una critica radicale all’attuale sistema di relazioni economiche, sociali e politiche.
Dopo anni in cui l’egemonia del pensiero unico aveva operato una gigantesca campagna ideologica di occultamento dei meccanismi di sfruttamento, i meriti di questo movimento sono indiscutibili; le mobilitazioni che produce dimostrano alle classi subalterne del mondo intero che le politiche dominanti possono essere contestate.
Il crescere delle disuguaglianze, lo sfruttamento della natura, la perdita di diritti, non sono un processo naturale, ma il frutto di precise scelte politiche operate dalle decisioni assunte da quegli organismi internazionali che guidano il processo di globalizzazione capitalistica.
Affermare che “un altro mondo è possibile” non è solo uno slogan, ma è il punto di vista di chi afferma che non si possono affidare alle forze del mercato i servizi pubblici essenziali (scuola, sanità, trasporti).
Rifondazione Comunista crede che per battere l’avanzata delle destre in Europa e in Italia non si possa rincorrerle sul loro terreno, occorre cimentarsi nella scelta al momento più difficile, ma necessaria, della costruzione di una opposizione politica e sociale ponendo le basi per una risposta da “sinistra” alla globalizzazione.
Per questo Genova assume un valore simbolico, può diventare un laboratorio politico interessante nel quale lo sbarramento alle politiche neoliberiste può assumere caratteristiche e dimensioni notevoli.
La difesa delle aziende pubbliche, la valorizzazione delle culture dei popoli migranti, nonché una maggiore partecipazione alle scelte collettive e l’apertura di spazi sociali contro una gestione privatistica del territorio, sono gli assi portanti su cui ci impegneremo e su cui vorremo intraprendere un comune percorso con tutte le forze democratiche di questo C.d.C.
Riconoscendosi parte di questa maggioranza sosterremo la candidatura di Presidente e del Vice Presidente.

Il gruppo circoscrizionale centro-ovest del P.R.C.


Triglia Sergio
Daneo Giovanni
Lentini Alessandro
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