CAPITOLO
4
4.1
L’I-MODE
Nel febbraio 1999 accadde qualcosa di
nuovo in Giappone: il piccolo “godzilla” chiamato I-MODE (Information Mode)
attaccò le comunicazioni del paese. Un fenomeno e un’evoluzione che ha
cambiato lo stile di vita dei giapponesi e il mondo della comunicazione.
L’I-MODE è il sistema di accesso
mobile a Internet della NTT DoCoMo, ideato da Mari Matsunaga; ed è anche un
trademark e/o un service mark posseduto dalla NTT DoCoMo.
Al momento del suo lancio DoCoMo aveva
circa 20milioni di abbonati. Oggi ne ha oltre 38milioni circa il 60% del mercato
giapponese. Il servizio I-MODE offre
fino a 500 siti abilitati collegati alla pagina del portale principale della NTT
DoCoMo che offre svariati servizi. Non a caso l’e-mail è stata la vera killer
application proprio come nei primi anni della crescita di Internet e tuttora
occupa circa il 40% del tempo di utilizzo dell’I-MODE: gli utenti hanno a
disposizione una casella di posta elettronica personale il cui indirizzo è
legato al proprio cellulare: numeroditelefono@docomo.ne.jp.
Inoltre la lista menu di siti partner
simile alla tipologia di AOL dà la possibilità di accedere e selezionare
direttamente solo parti dei siti a cui si è interessati inclusi in un sistema
già programmato e che può vendere contenuti e servizi. Insomma si può
realmente affermare che la base di abbonati ha raggiunto una più che
soddisfacente massa critica e tra i vantaggi a loro disposizione un prezzo
accessibile, la facilità d’uso e sconti nelle chiamate tra i suoi stessi
clienti.
Il fenomeno I-MODE ha così tante
sfaccettature da rendere impossibile individuare una sola ragione dietro il suo
successo. Tanti motivi sia di natura tecnologica sia di natura sociale. Può
essere in parte attribuito al fatto che la NTT DoCoMo fa in modo che per i
programmatori sia semplice sviluppare siti Web I-MODE e che la telefonia mobile
abbia una forte penetrazione in Giappone fino a raggiungere 60milioni di
abbonati! Si aggiunga poi che per i consumatori il costo di un telefonino
abilitato all’I-MODE al momento dell’ acquisto è relativamente basso.
Inoltre utilizza un convenientissimo
standard a pacchetti a 800 Mhz e che viaggia a 9,6 kbps (quindi banda stretta)
ma con una strutturazione che consente una connessione “always on” e che
“rimedia” dunque alle difficoltà derivanti dalla banda stretta. Una delle
ragioni più significative che ha spinto verso la soluzione I-MODE è però
rappresentata dal fatto che la popolazione nipponica nella maggior parte dei
casi è poco “coperta” dalla rete di Internet. Più di 1/3 degli abbonati al
servizio vedono Internet per la prima volta proprio attraverso l’I-MODE. Lo
scarso utilizzo della rete è attribuibile in sostanza alla scarsa presenza di
PC nelle case ma soprattutto è dovuto al costo eccessivo dei servizi di
telefonia locale. Le tariffe I-MODE sono dettagliatissime: la spedizione di un'e
mail costa uno yen, circa 0.01 €, la quota mensile di abbonamento al servizio
si aggira intorno a 2.58 € (300 yen), mentre la trasmissione dati costa 30
centesimi di yen per ogni pacchetto trasmesso (128 bytes).
L’I-MODE
è indubbiamente un servizio ben ideato e ben inserito nel mercato con un
marketing efficientissimo; la sua ascesa è comunque intimamente legata
all’unicità e alla particolarità della cultura e dello stile di vita
nipponico. I terminali I-MODE offrono caratteristiche come un grande display a
256 colori con camera digitale, mail vocale integrata, registratore vocale,
suonerie a più toni, tastiere esterne per e-mail e short messaging, giochi e
una gran quantità di icone. Lo scarto tra i cellulari giapponesi e quelli
stranieri era evidente soprattutto nel momento in cui stava nascendo la
tecnologia
I-MODE, quindi tra il 1998 e il 1999, ma oggi il gap sembra si stia
“riempiendo” un poco alla volta…
Un altro punto di forza di questo nuovo standard per la trasmissione dati
wireless è l’adozione del linguaggio c-HTML (compact Html) totalmente
compatibilile con l’HTML utilizzato nei normali siti web. Per
capire il successo dell’I-MODE rispetto al WAP, la tecnologia europea che
potremmo definire “parallela” all’I-MODE in termini di tempo, dobbiamo
considerare che mentre adattare i Websites basati su HTML al WAP è estremamente
complicato e comporta la perdita di tutte la parti grafiche diverse dal testo
con ritardi notevoli nel download dei dati, l’I-MODE si adatta in maniera
molto semplice all’HTML.
Un altro
punto decisamente a favore dell’ I-MODE è la modalità di gestione del
servizio. In Giappone le redini dell’I-MODE sono saldamente in mano ad un
unico operatore di telefonia, che gestisce il servizio i regime di monopolio.
4.2
Le
killer applications
L'aspetto
senz'altro più interessante di questo sistema è la compatibilità con l'HTML,
il linguaggio dei siti Web. Ovviamente, il piccolo display dei telefonini non è
in grado di visualizzare le pagine complete, ma le informazioni di testo vengono
estratte automaticamente, insieme alla grafica più semplice. Così l'abbonato
è libero di navigare su Internet dove vuole, non solo sui siti convenzionati
con il Portal riservato agli abbonati di i-Mode. I webmaster che lo
desiderassero, possono naturalmente confezionare delle "micropagine"
HTML pensate specificatamente per il browser integrato a bordo dei Digital Mova,
chiamato "Movie".
Vediamo
più da vicino che cosa possono fare i fortunati possessori di un telefonino
Mova. Nelle zone oggi coperte dalla modalità a pacchetto possono inviare e
ricevere e-mail. Ma non basta. I tre gruppi principali di servizi personalizzati
includono il Mobile Banking, la prenotazione di biglietti per gli spettacoli e
le informazioni e la bigliettistica per treni e aerei.
L'integrazione tra questi siti e i
terminali mobili è molto stretta: è possibile, ad esempio, programmare la
sveglia integrata nel telefonino in modo da far variare l'orario della suoneria
in base alle condizioni metereologiche rilevate dal sito del meteo. Interessanti
anche i servizi relativi all'andamento della borsa e dei mercati e la possibilità
di generare in tempo reale grafici e tabelle con l'andamento delle principali
quotazioni. Il settore più ricco di offerte è senza dubbio quello dei giochi e
dell'intrattenimento. Gli appassionati dei videogiochi "storici"
apprezzeranno certamente la versione I-MODE di "Pac-man”, anche se per la
popolazione giapponese sta per arrivare a tal proposito una novità. Gli utenti
Playstation potranno sfidarsi tra non molto anche col telefonino. Infatti grazie
a un accordo con la NTT DoCoMo la Sony potrà portare la sua piattaforma ludica
sui telefonini I-MODE da fine marzo.
Le
applicazioni che hanno riscosso maggior successo possono essere classificate in
3 aree tematiche principali:
Servizi informativi
Orari dei trasporti
Notiziari
Servizi transattivi
Informazioni
carte di credito
Investimenti on-line
Libreria virtuale
Sportello assicurativo
Servizi di svago (entertainment)
Karaoke
FM
on-air
Giochi a quiz
Oroscopo
Guida ai ristoranti
Pagine Gialle
Ricettario
mobile
Dizionari
4.3
I terminali
Un
sistema così ben congeniato non avrebbe avuto alcun valore senza gli strumenti
adatti affinché gli utenti potessero beneficiarne. I terminali I-MODE
compatibili sono stati sviluppati dalla stessa NTT DoCoMo in collaborazione con
alcuni dei più grandi produttori di telefonini. La prima serie viene
identificata con la sigla 501i,
mentre una lettera iniziale indica il produttore: F per Fujitsu, N per Nec, D
per Mitsubishi e P per Panasonic. I modelli disponibili hanno tutti un display
piuttosto generoso (fino a 160x120 pixel per il N501i), peso non superiore ai
100 grammi e, cosa non meno importante, un prezzo contenuto e di poco superiore
ai cellulari convenzionali. Le suonerie possono essere personalizzate
scaricandole dalla rete in formato MIDI. Attualmente è disponibile la seconda
serie di telefonini i-mode (502i)
la cui peculiare caratteristica è uno schermo a 256 colori. Già si sta
pensando alla terza serie (503i)
che sarà compatibile con Java, con la possibilità di scaricare dalla rete veri
e propri programmi arricchendo, così, le potenzialità dei servizi che verranno
offerti.
Fig.1 Fig.2
Fig.3 Fig.4
Fig.
1: Mitsubishi 502i
Fig.
2: Nokia NM 502i
Fig.
3: Fujitsu F 502i
Fig. 4: Nec 502
4.4
I-MODE contro WAP
E’ difficile sviluppare il parallelo
WAP - I-MODE, sarebbe un po’ come provare il raffronto tra il motore di un jet
e una compagnia aerea. Le stesse ragioni vengono spesso addotte come motivi per
i quali I-MODE non è un modello esportabile al di fuori dei confini nipponici.
Il problema è che si tratta di una tecnologia proprietaria della NTT DoCoMo,
ovvero è stata progettata per operare sulla loro rete PDC. Il WAP, al
contrario, nasce come standard universale, indipendente dalla rete su cui si
appoggia e dal terminale che si utilizza. Difficilmente si troverà in Europa o
in America un gestore di rete che gode della stessa posizione di mercato quale
quella occupata dal colosso nipponico. Nel caso in questione, la DoCoMo si è
occupata del lato “ricerca e sviluppo” e del suo lato marketing, partecipa
alla progettazione dei terminali e, a partire dall’avvio del servizio, ha
assunto i ruoli di access provider, di Internet service provider e di portale.
DoCoMo però non si è accontenta di godere del suo ruolo privilegiato, ben
conscio che il suo monopolio può essere attaccato in qualsiasi momento. Per
questo vuole tentare di esportare all’estero la sua tecnologia nell’attesa
di ridefinire alcune strategia in vista del debutto dell’UMTS.
4.4.1
Il portale
Il
ruolo di “content aggregator” ha, a nostro avviso, facilitato grandemente lo
sviluppo della nuova tecnologia. La DoCoMo gestisce un proprio portale
all’interno del quale sono ad oggi elencati circa 700 siti cosiddetti
ufficiali. Ma gli utenti del Sol Levante hanno più motivi per brindare. Finora
potevano essere consultate solo 30 mila pagine da un telefono dotato della
tecnologia di cui è proprietaria la NTT. Ora, grazie all'accordo firmato tra la
stessa NTT e Google, forse il più celebre motore di ricerca al mondo con
Altavista, le pagine Internet direttamente accessibili tramite cellulare
diventeranno oltre 1 miliardo e 300 milioni. Un matrimonio contratto per offrire
agli utilizzatori di cellulari giapponesi un accesso mai dato ad altro
apparecchio mobile. Il noto motore di ricerca tradurrà automaticamente i siti
HTML nel formato adatto ai cellulari. Inizialmente, durante la fase di sviluppo, la DoCoMo ha
condotto ricerche di mercato e contattato direttamente i principali content
provider giapponesi, fornitori di
servizi giudicati utili o attraenti e che avrebbero potuto essere esportati su
terminali wireless. Il concetto alla base del grande successo di I-MODE e legato
al potere economico della DoCoMo, è stata la creazione di un “positive
feedback loop”, o circolo a retroazione positiva. Assicurandosi di fornire
ottimi terminali e un ottimo contenuto nei siti ufficiali, la DoCoMo ha
richiamato l’attenzione dei suoi abbonati, che a loro volta hanno cominciato a
richiedere sempre nuovi servizi e nuovi e migliori terminali. Si è così creato
un circolo virtuoso che perdura ancora oggi e che garantisce a tutti i membri
della catena dei valori elevati vantaggi economici
4.4.2
L’usabilità
Un’ulteriore differenza tra WAP e
I-MODE, indirettamente legata al linguaggio a marcatori, riguarda l’usabilità
delle pagine scaricate. Con usabilità, si intende il grado di facilità con il
quale gli utenti riescono a interagire e a ottenere i risultati desiderati
utilizzando un determinato programma applicativo. Con WAP ogni produttore di
browser ha la libertà di decidere in quale modo realizzare l’interfaccia
utente garantendosi in questo modo la differenziazione dai concorrenti. Per fare
un esempio pratico, i campi di input per mezzo dei quali l’utente può
interagire con l’applicazione, vengono mostrati sul display di tre diversi
telefonini, Ericsson, Nokia e Siemens, in tre modi differenti. Se a tutto ciò
aggiungiamo il fatto che i terminali WAP che sono ora in commercio non
supportano completamente le specifiche del WML1.1, ci si rende conto di come ciò
lasci al programmatore il duro compito di trovare un minimo comune denominatore
per la rappresentazione ottimale dell’informazione su tutti e tre i terminali,
con risultati spesso più che discutibili. NTT DoCoMo ha risolto questi problemi
mantenendo I-MODE come tecnologia proprietaria e certificando lei stessa tutti i
telefonini che vengono proposti sul mercato. Come già citato, infatti, il
colosso nipponico, andando contro il concetto tanto caro qui in Europa di
”horizontal business”, regola anche la produzione dei terminali. Il processo
è semplice: circa dodici mesi prima della introduzione sul mercato dei nuovi
terminali, la DoCoMo fornisce ai produttori le specifiche contenenti tutte le
funzionalità richieste, alle quali deve aderire la nuova generazione di
telefonini. Circa sei mesi prima dell’introduzione sul mercato, i prototipi
vengono consegnati alla DoCoMo per la fase di testing, in seguito alla quale i
produttori hanno altri sei mesi per la risoluzione degli eventuali problemi. Se
al termine di tutta questa procedura la DoCoMo è soddisfatta dei risultati, i
telefonini vengono comprati dalla DoCoMo stessa che vi appone il suo marchio e
li indirizza ai canali di vendita. L’usabilità del prodotto è quindi
assolutamente garantita ed è anche garantita la stretta somiglianza dei browser
installati sui telefonini. È chiaro che in Europa un simile sistema di
produzione non verrebbe accettato dai produttori che non hanno un simile legame
di sottomissione con gli operatori. Se in Giappone la DoCoMo rifiuta un nuovo
modello di terminale, il produttore si vede escluso da un mercato da 20 milioni
di possibili acquirenti. In Europa nessun operatore è così potente e integrato
da potersi permettere simili comportamenti monopolistici. Una lacuna di I-MODE,
solo da poco colmata, era la assoluta mancanza di sistemi per la trasmissione
sicura dell’informazione dall’application server. Mentre già dalla versione
1.1 WAP utilizza lo strato WTLS per criptare l’informazione, I-MODE fino
all’inizio di quest’anno era completamente carente delle stesse funzionalità.
Tutti terminali di nuova generazione utilizzano SSL per raggiungere questo
scopo. Dalla tabella riportata, si ha la netta impressione che WAP sia più
sofisticato a livello tecnologico, mentre I-MODE si occupi in maggior misura di
garantire un’ottima esperienza on-line degli utenti. Ed è forse questo il
lato vincente della tecnologia nipponica: concentrarsi non tanto su aspetti
tecnologici che l’utente non ha la possibilità di apprezzare immediatamente o
che richiedono maggior tempo per venire sviluppati, ma su tutti gli elementi che
possono venire immediatamente goduti e riconosciuti attraenti. Il marketing e il
modo di presentare le due nuove tecnologie
al possibile bacino di utenza sono
infatti state a nostro avviso particolarmente influenti sul risultato (in
termini di abbonati) delle due campagne. Difficile pronosticare se i-MODE
riuscirà ad affermarsi anche nel mondo
occidentale. La sola cosa certa è che NTT DoCoMo in Giappone ha introdotto idee
innovative nel mondo del wireless e ha dimostrato che la tecnologia non è
sempre l’elemento più importante quando si ha a che fare con il segmento
comsumer.
4.4
Playstation wireless e università
Gli utenti giapponesi della PlayStation
potranno ben presto sfidarsi l'un l'altro attraverso il telefonino: grazie ad un
accordo con NTT DoCoMo, Sony potrà infatti portare la sua piattaforma ludica
sui telefonini I-MODE a partire dalla fine di marzo 2002. Ma Sony non sarà
l'unica ad usufruire dei vantaggi dell'IMODE: anche Sega ha annunciato proprio
ieri che lavorerà con NTT per portare i games della Dreamcast sui netrwork
I-MODE. E per concludere il triangolo, Sony collaborerà a sua volta con Sega
per sviluppare una versione avanzata della PlayStation 2 che possa portare il
gioco on-line all'interno delle grandi sale giochi.
Il tutto alla faccia del nostro
UMTS: in Giappone sono avanti di chilometri.
A confermarlo, una curiosità che rende bene l’idea del potenziale di questa
tecnologia e il
suo forte impatto sulla società.
L’università giapponese di Rikkyo, situata nella zona occidentale di Tokyo,
è la prima al mondo a usare la tecnologia UMTS per organizzare la
vita universitaria. L’ateneo infatti lanciato un sito web accessibile dai
cellulari I-MODE e gli studenti possono seguire le lezioni, rivolgere domande ai
professori e controllare il calendario delle lezioni e degli esami.
Fig. 5: Sanyo 502i