Scrivere è attività
artistica.
"Sentovento" intende
sottolineare le esigenze di fondo che possono produrre dei percorsi capaci
di posizionarsi fuori dai modelli definiti che un certo sistema di
mediazioni impone.
L'arte è un lavoro che per
realizzarsi al di fuori di sé deve passare contemporaneamente per una
trasformazione di sé.
Chiedere all'arte di cambiare
il mondo è insensato; esigere che essa modifichi il nostro sguardo sul
mondo è indispensabile.
Allora nessuna storia lineare,
nessun riferimento per il lettore, nessun "parlare".
"Sentovento"
è un libro sospeso che si propone di rompere le abitudini di pensiero e
percezione ingaggiando una trasformazione dei rapporti con gli oggetti,
con i lettori, con il linguaggio.
"Sentovento" sostiene
che l'attività artistica debba mantenere una propria dimensione autonoma
rispetto ai modelli mercantili e tecnologici, un'autonomia che sappia
imporsi sull'intero ciclo di produzione-fruizione-distribuzione dell'arte.
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