In un tempo primordiale,
milioni di anni fa, Sole e
Luna erano amanti.
Erano fusi in un corpo celeste iridescente che stava sospeso in un cielo
neutrale.
Non c’era alba, non c’era tramonto. Soltanto silenzio.
Sole & Luna condividevano un’unica materia.
Uniti fisicamente. Uniti spiritualmente da un unico amore.
Ma un assordante rumore ruppe il silenzio, una strana saetta squarciò il
cielo: un fulmine.
Arrivò la pioggia e da quel momento l’armonia si ruppe.
A fine temporale, spuntò un arco dai colori sgargianti:
Arcobaleno.
Luna rimase abbagliata da simile, inaspettata, bellezza e cominciò a
staccarsi da Sole cercando di avvicinarsi a lui.
Arcobaleno, single incallito e fobico dei rapporti impegnativi,
si spaventò e scomparve improvvisamente così come era apparso.
Sole, che aveva seguito tutta la scena, si accese di profonda gelosia
emanando violente vampate di calore e si ritirò in uno spazio luminoso
tutto suo: il giorno.
Cacciò via Luna in uno spazio buio, solitario e indipendente: la notte.
Da allora Sole e Luna vivono separati.
Da allora Luna piange di rimorso per l’errore fatale, di nostalgia per
l’amore perduto.
Le lacrime di Luna dipingono il cielo, sono le stelle.
Se qualche volta ci capita di non vederle,
è perché nuvole misericordiose circondano la Luna e ne asciugano le
lucenti lacrime.
©
C. B. 17/01/03
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