TESTO TEATRALE.VINCITORE(2°p.) AL PREMIO NAZIONALE
"M.RENZELLI 2002"

VOLI DI FANTASIA IN SPECCHI BLU COBALTO

Autore: Raganella3


INTRODUZIONE

SCENA N°1

America.Tramonto sull’acqua dell’Atlantico. Un vecchio spinge la sua barca verso riva, scende, si volge indietro ad ammirare l’oceano.

VECCHIO: “Profondo e misterioso….fai quasi paura. Eppure, caro Oceano, oggi non sei stato generoso con me. Neanche un pesciolino!.
Sono anni che navigo sulle tue acque: quante albe e quanti tramonti hanno acceso i miei occhi!
Proprio come ora:ecco che il giallo sole annega come un biscotto nella tua tazza blu cobalto.
A guardarti divento un po’ filosofo, sai saziare la mia mente ma...non il mio stomaco!!.
Eh, eh.: ma dove mai finiranno tutte queste mie parole inascoltate?. Forse saranno inghiottite dal silenzio?.
Mia nonna, da piccino, mi raccontava una strana storiella. Diceva che in cielo sta un angelo con in mano un grande sacco. Lì finiscono tutte le parole dell’umanità: l’angelo mette quelle più belle e originali in superficie, nel fondo del sacco vanno, invece, le parole più sciocche e brutali.Quanta fantasia aveva la mia nonnina!!.
Chissà se l’angelo sta già sistemando tutti questi miei sproloqui!.
Tu che dici amico Oceano? Eh, se potessi parlare! Quante cose avresti da raccontare anche tu!.
Rumore indefinito,onde si infrangono su scogli,una voce senza volto irrompe nel silenzio.
OCEANO: “ Oh, che monologo infinito!. Sei uno spirito assai loquace, bello mio!. Proprio mentrestavo facendo un pisolino….ecco che arriva questo a far chiasso coi suoi discorsi.”
VECCHIO: “Sogno o son desto?. Chi è costui che parla? Non vedo nessuno intorno a me…sono forse diventato matto?”.
OCEANO: “Si, mio caro!. Fino a cinque minuti fa eri decisamente matto: parlavi da solo!. Adesso non lo sei più: il tuo interlocutore, che hai brutalmente svegliato, è pronto ad ascoltarti.Il sole è tramontato e stavo per tramontare anch’io nelle mie silenziose acque…ma, ormai!.dov’è finito l’amico sonno? Mi ha già abbandonato!. Vabè, già che sei qui, caro vecchio, parliamo pure, dialoghiamo, sono tutt’orecchie (si fa per dire).
Il vecchio assume un’aria smarrita, si scompiglia i capelli, si pizzica il viso.Gira su sé stesso e si guarda intorno come cercasse qualcosa o qualcuno. Poi il suo sguardo torna verso l’Atlantico.
VECCHIO: Ma com’è possibile? Questa voce proviene dall’acqua?. Sarà la fame a farmi delirare, non vedo altra spiegazione.
OCEANO: A proposito!!!!! Hai ragione, mi ero dimenticato della tua fame!. Dicevi che non ero generoso eh?….voilà!
Un movimento di onde increspa l’acqua, sette pesciolini rossi balzano sulla spiaggia.
OCEANO: Allora? Hai perso le parole?- la voce intona una vivace risata-.Non dici più nulla?. Ti piacciono i pesciolini? Ah, non fare il difficile!. Per oggi sono disponibili soltanto questi: i pregiati tonni sono terminati, in questa stagione sono i più richiesti da voi pescatori!.
VECCHIO: Non ci posso credere, allora è proprio vero!. Questa voce che ascolto proviene dall’acqua. Oceano, sei proprio tu!. Da 15 anni che faccio il pescatore è la prima volta che mi trovo in una situazione simile.
OCEANO: Eh, lo so! .Sei il primo e, spero, l’ultimo!. Di solito nessuno si mette a sproloquiare sulla spiaggia e tantomeno mi rivolge supremi interrogativi. I tuoi colleghi arrivano con le loro barche, gettano le reti e vanno via in silenzio. Hanno un’aria così malinconica, sembrano quasi non accorgersi dell’immensità che li circonda!. Sono così presi da sé che neanche guardano le mille sfumature dell’acqua, il tepore dell’aria, la luce dei tramonti. Predatori di pesci: rubano la grossa preda e poi fuggono via nella loro indifferenza.Questo specchio blu cobalto che circonda il mondo un giorno potrebbe anche scomparire.Il futuro, il passato, il presente è l’acqua. Senza di essa l’uomo non esisterebbe.
VECCHIO: Quanta saggezza nasconde questa voce!. Oceano, condivido le tue riflessioni e quasi non so cosa dire.
OCEANO: Non dir nulla. Vorrei raccontarti tante storie: ogni giorno e ogni notte qui vivono momenti irripetibili.
I voli dei gabbiani, il guizzo di un delfino, i vibranti passaggi delle balene coi loro strani versi.L’oceano, il mare, i fiumi, i ruscelli: ogni singolo specchio d’acqua racchiude profondi segreti e sovrumane bellezze. Ovunque guardi tutto parla, tutto comunica.
Il silenzio è soltanto un’illusione umana che ben sposa l’indifferenza. Qui ogni creatura urla le sue verità ad un mondo che non sa.
VECCHIO: Ma qual è la verità? esiste una verità? la mia è la solitudine. Mai come dinanzi all’immenso ci si sente soli, spaesati. Tra poco potrebbe arrivare un’onda e spazzarmi via….e morirei senza sapere perché. Anche adesso che odo questa voce misteriosa mi sento così solo e confuso. Come protagonista di un sogno destinato a svanire nel nulla.
OCEANO: Anche la solitudine è un’illusione, non siamo mai soli. Fermati ad ascoltare la notte,ammira queste lucenti stelle che ora dipingono il cielo!. Ogni tuo dubbio o paura non ci sarà più.Scoprirai quanta grandezza ti circonda e come tutto segua un giusto ordine e un senso.Intorno a te c’è un mondo ove ogni piccola cosa trova il suo posto.
Sei ricco di pace solo quando la cerchi intorno a te!.E ora scusami, caro amico, ma ho un pisolino lasciato a metà. Lady notte avanza e la signorina luna è già sorta.
La voce scompare. Il vecchio guarda in cielo e sorride.


[SCENA 2]