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Dopo mezzanotte Autoprodotto dal regista Davide Ferrario, il film affronta i temi del cinema, della solitudine, dell'illusione/delusione e dell'amore...il tutto partendo da una trama semplice che sa quasi, oserei dire, "di quotidiano". Martino è il protagonista:una sorta di autoisolato, in quanto vive lontano da tutto e da tutti, in un'altra dimensione; è il custode notturno della Mole Antonelliana,(sede del museo del Cinema), posto in cui si è ricavato anche una casa dove trascorre le sue giornate; Amanda e l'Angelo sono gli altri 2 coprotagonisti: la prima, fuggendo dalla polizia, chiede aiuto a Martino che la ospita; il secondo, fidanzato di Amanda, è un ladro d'auto, soddisfatto della sua condizione che cerca di risparmiare per l'acquisto di una jaguar. Il tono agrodolce del film è accompagnato dalla voce fuori campo, quasi filosofeggiante, di Silvio Orlando. Non a caso per questo film si è parlato di riflessione sul cinema come tema centrale; Martino infatti trasporta i suoi sogni, i suoi luoghi, il suo amore inespresso sulla pellicola: di tutto ciò gira un film con la sua cinepresa a manovella e ..proprio la magia di questo "CINEMA" sembra essere una sorta di riscatto/rivendicazione per i giovani protagonisti. Daniela Iannetta
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