La Stazione Meteo

 

Consci, convinti e persuasi che una parte consistente dell’attività nautica comprende l’osservazione e le previsioni meteorologiche, durante il campo 2003 il Riparto Antares ha preparato ed organizzato una stazione meteorologica, capace di fornire dati che incrociati all’osservazione del cielo potessero essere utilizzati per una previsione di una qualche attendibilità.

 

L’anemometro e l’anemoscopio

Innanzitutto una doverosa precisazione : trattasi di anemometro strumento utilizzato per la misura della Velocità del vento in prossimità del suolo, mentre per anemoscopio si intende uno strumento utilizzato per determinare la Direzione dei venti prossimi al suolo (banderuola segnavento, manica a vento etc).

Ho precisato “in prossimità del suolo” dal momento che una corretta previsione tiene presente anche lo sviluppo dei venti in quota, la cui direzione viene determinata tramite nefoscopio (capace di determinare la direzione dello spostamento delle nubi).

L’anemometro

Al campo erano presenti un anemometro fisso ed un anemometro digitale portatile, da noi utilizzato per determinare il vento durante le uscite in barca ed utilizzato per la taratura dello strumento fisso.

 

La prima componente che si osserva sono le coppette, che mosse dal vento trasmettono la rotazione ad un asse, posto all’intersezione dei bracci delle coppette.Tale asse permette di trasmettere la rotazione impressa dal vento alle coppette ad una serie di ingranaggi , connessi ad un contachilometri.

Poichè noi non disponiamo di tale meccanismo si è pensato di utilizzare un computer da bicicletta, posizionandone il magnete su una coppetta.

 

A questo punto si trattava di tarare lo strumento, a cui si è provveduto tramite il citato anemometro a mano.

 

Le osservazioni hanno permesso di determinare venti da un minimo di 6 km/h fino a 30 km/h, massima velocità registrata (immediatamente prima di un temporale).

La figura mostra venti a 10.0 km/h

 

 

In figura  a lato, l’assetto dell’anemometro al campo.

In secondo piano il pluviometro della squadriglia Castori.

A destra l’anemoscopio.

 

L’anemoscopio

Come si vede in figura, come anemoscopio si è utilizzata una banderuola segnavento composta da una bandiera in plastica infissa su un tubo in alluminio.Il tubo in alluminio è stato infilato alla sommità di un tubo in ferro, molto sottile.

La sensibilità dello strumento è soddisfacente, benchè piuttosto sensibile alla posizione (a maggiore inclinazione, corrisponde una rotazione difficile sull’asse della banderuola, con rilevamenti più imprecisi).

 

Il barometro

Altro strumento di grandissima utilità è il barometro.

Il barometro è in grado di misurare la pressione atmosferica (cioè il peso dell’aria). Una diminuzione della pressione è indice di tempo in peggioramento, e viceversa.

L’unità di misura possono essere i millibar o i mmHg (millimetri di mercurio).

 

Accanto ad uno strumento semi professionale, si sono utilizzati anche i due strumenti costruiti dai Castori e dai Coccodrilli.

 

Come si vede, la realizzazione dello strumento è semplice (un barattolo di vetro, una cannuccia e un palloncino) ma ciononostante lo strumento si è rivelato in alcuni casi molto affidabile : benchè poco preciso era però estremamente indicativo e ha permesso di prevedere un temporale in zona più prontamente del barometro “professionale”.

 

Il termometro e l’igrometro

Questi strumenti, presenti anch’essi nella stazione barometrica, misurano la temperatura e l’umidità dell’aria.Questi dati, incrociati con pressione e nubi permettono di prevedere l’evolversi del tempo,un suo miglioramento o peggioramento.

 

Il pluviometro

Il pluviometro, capace di misurare la pioggia caduta dopo una precipitazione, è l’unico strumento inutile ai fini della previsione, ma indispensabile nel misurare l’intensità di un temporale.

Si compone di una bottiglia a fondo piatto,un imbuto e una scala graduata, proporzionale alla bottiglia.

 

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