ADRIANA VOLPE

Com’è iniziata la tua avventura?  Non per caso, mi rendo conto che sarebbe troppo scontata una simile affermazione, ma quasi. Avevo appena finito il liceo scientifico a Trento, la mia città e mi ero trasferita a Milano per l’Università. Mi sono presentata a un’agenzia di modelle e una settimana dopo mi sono ritrovata catapultata a Roma a sfilare in piazza di Spagna.  

Il tuo uomo ideale meglio bello o ricco?  Non ho dubbi: ricco. I belli sono tremendamente narcisisti e primedonne, troppo concentrati su se stessi. Forse se lavorasse nel mio stesso ambiente potrebbe capire tante sfumature, che altrimenti potrebbero alimentare incomprensioni.
Per farti innamorare cosa dovrebbe fare? Dovrei capire che mi ha capito. Cogliere nel suo sguardo quella magica alchimia che regali la reciproca sensazione di guardarsi dentro. Non deve essere un’impressione superficiale. Lo devo sentire nella pancia.
Sei romantica?  Dipende. So anche essere fredda e determinata. Se decido di troncare non torno indietro. Da questo punto di vista sono un iceberg.  Io sono molto disponibile nel cercare di capire gli altri, ma se vedo che qualcuno si approfitta di me difficilmente riesco a perdonare. La forma in queste cose ha sempre contato poco. Se ho deciso di uscire con qualcuno l’ho sempre fatto solo e soltanto perché mi piaceva, non perché mi sia mai lasciata coinvolgere da particolari forme di corteggiamento. Se squilla il telefono, è lui e ne sono contenta, vuol dire che si tratta di una persona che mi piace sul serio. Uscire tanto per andar fuori con qualcuno di nuovo non ha senso. In quel caso preferisco starmene da sola o con gli amici e godermi la mia tranquillità domestica. Cosa non saresti mai disposta a fare?  Svegliarmi presto la mattina. Ma nella vita mai dire mai… Hai più amiche femmine o più maschi? Maschi. Gli uomini, una volta superata la fase del "ci provano o non ci provano" sono molto più schietti e diretti. E poi, secondo me, ci sono più argomenti di conversazione con i maschietti.
Il tuo rapporto con il sesso? Ottimo. Direi che è determinante. E anche se all’inizio può mancare feeling è importante che si arrivi a un’armonia di corpi perfetta. In un rapporto il sesso è una componente insostituibile. La tua prima volta?  A 17 anni. E come è andata?  Micidiale (e qui il sorriso di Adriana si allarga malizioso). La sessualità come va vissuta?  In maniera naturale e spontanea. Ognuno ha i suoi gusti, i suoi desideri, le proprie idee in materia di sesso. E tutti devono godere della stessa dignità e dello stesso rispetto. Però si tratta di un qualcosa di interiore e personale che non va ostentato. L’ostentazione della propria sessualità mi dà fastidio. Però sono per la libertà totale. Libertà in che senso?  Nel senso che siamo nati liberi e siamo liberi in campo sessuale di fare quello che vogliamo a un’unica condizione, ovvero il rispetto per il partner di turno. Se c’è complicità tutto è lecito. Purchè non vi sia violenza o non si scada nell’ostentazione e nell’esibizionismo della propria sessualità.
Hai già fatto un bilancio della tua vita? 
Quello lo faccio tutti i giorni. E sono in pace con me stessa perché se mi guardo indietro non c’è niente di cui mi pento o che vorrei cambiare. Ti piace il cinema?  Come spettarice sì, molto. Adoro le americanate e i film d’azione, perché mi piace il cinema come intrattenimento puro. I tuoi film preferiti di sempre?  Il Padrino e C’era una volta in America. Ed il libro più bello che hai mai letto?  Il ritratto di Dorian Gray – è la sua risposta senza un filo d’esitazione. Perché?  Perché anch’io so resistere a tutto, tranne che alle tentazioni – sorride, poi spiega – si tratta di un romanzo estremamente sottile e geniale. Una di quelle opere che posseggono la forza per trascendere la propria epoca. E poi è così ricco di sfumature e paradossi che si presta a una molteplicità di interpretazioni. Mi ha affascinato. E per un attimo vieni preso dall’impulso di tirar via il telone alle spalle di Adriana per vedere se per caso ci sia nascosto sotto un magico ritratto rivelatore, come nell’opera di Oscar Wilde. Poi, però, decidi di rassegnarti all'idea di una perfezione in carne e ossa. Senza trucco e senza inganno.