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SEAHORSE STUDIO AND RECORDINGS COMPANY


 

Recensioni:

Trio napoletano al suo esordio su Snowdonia, etichetta messinese di ottima qualità e molto Underground. Copertina spiritosa, dalla forma rettangolare e ventisette canzoni tutte alla mercè di Rosaria Peluso: incredibilmente PJ Harvey italiana. Non tanto per la voce ma per la sua duttilità che riesce a strapazzarti e sconvolgerti. Dentro Asimmetrica si sentono, anche richiami a Sonic Youth e Gong. Le pose conturbanti di week end di paura, per i vostri momenti al vetriolo.
Rosaria, suona il basso e la chitarra e vi racconta la favola di Biancaneve. Però vi sconsiglio di ascoltarla per addormentarvi. Maurizio Argenzano suona le chitarre che delineano la vena assolutamente distorta che sbatte con la voce atonale di Rosaria e le potenti percussioni del prezioso Massimo Spezzaferro. Potremmo parlare di rock- industrial-mutante se volessimo dare una definizione. Sicuramente un disco che varrebbe la pena aver sentito almeno una volta.. Debutto meraviglioso.

Francesca Ognibene - Coop for Music



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Non conosco Napoli, ma da Napoli arriva questo disco ("Asimmetrica") e questa musica. Una musica che sembra eruttare direttamente dal centro della terra, tellurica e vulcanica e sembra scuotere tutto quello che ci circonda. Ascoltata ad alto volume, ti entra direttamente nella pancia, ti rende... sismico. Asimmetrico, appunto. Una musica in bianco e nero, come la
bellissima copertina (e in generale il bellissimo package) del disco di esordio (credo) di questi Missselfdestrrruction (già il nome onomatopeicamente dice tutto).
La formazione del gruppo è quella (meravigliosamente) classica: chitarra, basso e batteria. Maurizio Argenziano (chitarra), Rosalia Peluso (chitarra, basso e soprattutto voce) e Massimo Spezzaferro (batteria) ci regalano ventisette canzoni che sono (vogliono essere, mi piace pensare) pura energia, a volte controllata e a volte no, ma sempre tenuta viva, sul filo di suoni sporchi, violenti e aritmici. A condire questi suoni ci pensa la voce di Rosalia, novella PJ Harvey (prima maniera) sia nel timbro sia nelle divagazioni, voce che ti accarezza e ti schiaffeggia, ti tiene vicino e ti caccia via di colpo. Una voce-elastico.
Un disco febbrile (che non a caso inizia con la frase: "Fever was a state of mind"), cantato giustamente in inglese, lingua che permette frasi vocali altrimenti impossibili da realizzare, ma un inglese semplice e fatto di molte parole ripetute, quasi al servizio della musica e della voce di Rosalia ma con i titoli delle canzoni in italiano, un'idea originale che mi fa pensare proprio che i contenuti siano al servizio della musica e non viceversa.

Un disco questo da ascoltare con attenzione, suonato molto bene e solo apparentemente poco curato. Personalmente non ho trovato una sola canzone messa lì solo per riempire spazio.

Cercatelo, ordinatelo, ascoltatelo.

Greg68 - Ciao.com


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Finalmente abbiamo trovato gli eredi credibili dei Sonic Youth, o degli Shellac, fate vobis. I Napoletani Missselfdestrrruction hanno un nome che è tutto un programma, e che significa quello che vuole significare.
Distruzione, scomposizione, scarnificazione. 27 pezzi 27 di post-rock che poi è più wave che rock. Anzi, diciamo 26 pezzi
così, più un finale acustico disturbato che a me piace tanto.
Un po' Wolfango anche, come immagine e formazione, trio due maschietti + donna mediterranei. A volte mi vengono in mente anche i primi Blonde Redhead disordinati ma quadrati.
I titoli in italiano, il cantato in inglese. Sembra tutto fuori posto, in realtà va tutto a meraviglia.
Firma Snowdonia inconfondibile, packaging originale e molto molto bello, che comporterà lo smantellamento dei raccoglitori dei negozi. Ecco il futuro!

Ales Mattiuzzo - Musicboom

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Anche se i Sonic Youth, inesorabilmente, continuano a fare proseliti anche quando si masturbano nella sperimentazione più trasversale c'è da prendere atto di gruppi come i Missselfdistrrruction. Il nome è tutto un programma e il trio napoletano ci offre una notevole prova di minimalismo noise con sfuriate rock che solo i migliori Uzeda avevano saputo interpretare in un panorama italiano ricco, oramai, di numerose bands, ma che spesso non osano la sperimentazione se non con eccessiva dose di cattivo gusto. La Snowdonia, unica label capace di intravedere le capacità business-non-business di gruppi come il sopraccitato, pubblica in confezione cartonata, anche qui la diversità è piacevole, ventisette schegge prodotte dall'ex Silken Barb Maurizio Argenziano da Rosalia Peluso e Massimo Spezzaferro. Un disco come pochi ma che potrebbe fare proseliti.

GianDino Daino - Freakout

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L'anarchica nazione di Snowdonia cambia look, sconvolgendo i suoi visitatori abituali con una doppietta micidiale all'insegna di un suono che sta tra il post-punk e l'art-rock, affidata ad una grafica insolita nel colore (bianco e nero cartonato che cita il neorealismo sebbene grottescamente sfregiato) e nelle dimensioni (pieghevoli da 13 X 18 cm, perché i manufatti
Snowdonia NON devono stare ordinatamente impilati nella vostra collezione di dischi...)
Le coordinate soniche surrettiziamente citate non devono far pensare a due album simili(si riferisce ai "Mutable" ndr):
diretta come un pugno allo stomaco, figlia riconosciuta dei Sonic Youth, ed allo stesso tempo frutto illegittimo di notti d'amore con i Pixies, Arto Lindsay, This Heat (!) ed altri manipolatori di armonie oblique e percorsi sghembi, "Asimmetrica" è una creatura dell'underground napoletano, segnata a fuoco dalla voce potente e duttile e dal basso secco ed efferato di Rosalia Peluso, affiancata dalle chitarre di Maurizio Argenziano e dalle percussioni di Massimo Spezzaferro. Ventisette istantanee rapide ed efficaci, quasi sempre nitide e spiazzanti, raramente dedite a sperimentalismi informali, dai titoli in italiano
abbinati a sintetici testi in inglese, con occasionali riferimenti letterari di alto rango "Pavesiana", "Il gioco Delle Palle Di Vetro"); eccellente tra gli ospiti l'atmosferico trombettista Edy Leo, e magnifiche l'iconoclastia no-wave di "Maurosimao" ed il virtuosismo acustico di "Nuvoloso": dirigere senza indugio nel carrello della spesa.

Enrico Ramunni - Rockerilla

 

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