I vantaggi della mercantilizzazione dell'agricoltura


François Quesnay fu il fondatore e il maggior esponente della scuola "fisiocratica" e consolidò la sua fama con il Tableau economique (rappresentazione matematica dei flussi di beni e di moneta in un sistema economico capitalistico), inoltre scrisse un articolo apparso sull'Encyclopedie nel quale criticava la politica economica francese del suo tempo poichè veniva abbandonata l'agricoltura, che "arricchiva" lo Stato, a favore delle manifatture di lusso. A supporto di questa sua teoria elaborò delle massime di governo economico secondo le quali uno Stato povero di commerci di prodotti del proprio suolo e basato sulle attività manifatturiere si distrugge totalmente poichè il commercio di quest'ultimi può sussistere solo grazie alle ricchezze procurate dai beni terrieri e la nazione che si basa solamente sull'esportazione di beni di lusso è svantaggiata rispetto a quella che offre sul mercato estero beni di prima necessità. Infatti quest'ultima può limitare il suo bisogno di lusso mentre la prima non può certo far mancare generi di prima necessità ai suoi cittadini. Per evitare che tutto ciò avvenga in altri paesi come in Francia Quesnay afferma che tutto il commercio deve essere libero e ogni commerciante deve avere la possibilità di scegliere il ramo a lui più congeniale, mentre lo Stato deve solo occuparsi di abolire tutti i vari divieti e diritti di navigazione e migliorare le vie di comunicazione, senza però abituare il popolo a pagare troppo poco il cibo, ma costringerlo ad avere un costante bisogno di guadagnare perchè se non fosse così, presto il "popolino" non avrebbe più bisogno di lavorare per vivere e diventerebbe pigro e arrogante.


Gli autori sono: Marco Anelli, Giorgio Tito Baroero, Benedetto Callea, Flavio Grosso, Gianfranco Licari, Luca Tordella.