A.C. Milan

MILANELLO
LA STORIA DI MILANELLO

Se lo stadio di San Siro è la "Scala" del calcio, Milanello ne è l'università, il laboratorio dove si studiano e si preparano le partite. E' il quartier generale rossonero dal 1963 (l'anno dell'inaugurazione e della prima coppa Campioni), la sua costruzione era stata avviata due anni prima. Voluto e realizzato dal presidente di allora, Andrea Rizzoli, questo gioiello è stato progettato dall'architetto Viani (solo omonimo del grande "Gipo", allenatore rossonero) e dall'ingegner Crescentini.

 
A 50 KM DA MILANO

Il centro di Milanello ruota attorno al suo direttore, Antore Peloso, che con il Milan ha vinto tutto essendone il responsabile dal 1986. Con la gestione Berlusconi molte cose sono cambiate. Il presidente, appena subentrato, ha affidato alla Edilnord l'incarico di ristrutturare l'intero complesso, uno dei centri sportivi più grandi e all'avanguardia d'Europa. E' immerso in un'oasi verde di 114 mila metri quadrati (che comprende anche una pineta e un laghetto), suddiviso tra i comuni di Carnago e Cassano Magnago. Situato a circa 50 chilometri da Milano è raggiungibile attraverso l'autostrada dei Laghi, e la linea di confine tra i due paesi taglia in due gli spogliatoi.

 
LA STORIA

Quando Andrea Rizzoli lo fece costruire, da uomo previdente quale era impose che nell'atto di donazione dell'intero complesso all'AC Milan fosse evidenziata una clausola: Milanello non poteva essere venduto a nessuno al di fuori della Federcalcio. E proprio la Federazione, che ha casa a Coverciano, ha usufruito del centro sportivo milanista per preparare alcune grandi manifestazioni del passato: gli europei '88 e '96, oltre alle ultime due edizioni dei campionati del mondo.

 
LA STRUTTURA

Milanello dispone di sei campi da gioco regolamentari, di uno in sintetico (35 m x 30), di uno in terra coperto (42 m x 24) e di due gabbie (una al coperto). All'interno del bosco è stata ricavata una pista di 1.200 metri, generalmente utilizzata (per la corsa e la bicicletta) nel recupero degli infortunati. Il corpo principale del centro è costituito da una palazzina a due piani dove sono stati sistemati gli uffici, il bar, il ristorante e le due sale da pranzo, il soggiorno con il camino, una sala con due biliardi, due sale conferenze, le camere della prima squadra e un'attrezzata infermeria, con tanto di sauna. Nei sotterranei ci sono i magazzini, le lavanderie e i garage, dove viene parcheggiato il pullman della squadra.

 
IL FIORE ALL'OCCHIELLO

Un edificio separato dal corpo centrale ospita i due spogliatoi (uno per la prima squadra, l'altro per la Primavera) e una palestra all'avanguardia dotata di attrezzature Technogymn di ultima generazione, il fiore all'occhiello del Milan. La palestra è infatti il settore che viene modificato più frequentemente: nella stagione 2000-2001 il volume dello spazio training indoor è raddoppiato.

 
LE STANZE

La casa del Diavolo dispone di 46 camere (incluse quelle della foresteria a disposizione dei ragazzi della Primavera che vivono abitualmente nel centro), per un totale di 56 posti letto Anche il presidente Silvio Berlusconi, che ha sempre considerato il quartier generale della squadra il luogo ideale per rilassarsi, aveva una stanza personale, però praticamente mai utilizzata. In 14 anni di presidenza ha dormito a Milanello in una sola occasione: la notte precedente Milan-Werder Brema (15 marzo '89), quarto di finale di coppa Campioni. In seguito all'allargamento dell'organico, anche la stanza del presidente è stata "requisita" dalla squadra e assegnata ai giocatori: attualmente è occupata da Sala e Guglielminpietro. Ogni stanza è munita di bagno-doccia, aria condizionata e tv con antenna parabolica.

 
L'ESEMPIO

Il centro sportivo del Diavolo è meta abituale di numerose Società, che ne hanno carpito i segreti prima di costruire in proprio impianti del tutto similari a quello milanista. Si sono ispirati a Milanello il centro sportivo di Collecchio (Parma) e quello di Formello (Lazio). Sono passati da qui anche esponenti della Fiorentina, del Barcellona, del Real Madrid, del Porto, dello Sporting Lisbona, di società sudamericane, dei Metrostars di New York, su suggerimento dell'ex Roberto Donadoni.

 
I PROTAGONISTI

A Milanello lavorano (fisse) 14 persone. La Serist è l'impresa che si è garantita l'appalto per il settore alimentare, la Biffi cura invece la manutenzione del verde e dei campi. Il "guardiano" di Milanello è uno splendido pastore tedesco di nome Max, successore di un'altra cagnetta storica, Diana, che spesso recuperava i palloni calciati in allenamento riportandoli in campo. E mister Liedholm ripeteva: "Con me anche Diana impara a giocare a calcio". Il canale tematico Milan Channel ha chiesto il cablaggio per 3.000 metri dell'area di Milanello mentre 5 telecamere riprendono tutto ciò che accade nel centro sportivo.

 

Testo preso dal sito ufficiale del Milan

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