DONNE E FUMO
Il numero delle fumatrici è
cresciuto del 60% negli ultimi 20 anni e la quota delle grandi fumatrici, che
consumano più di 20 sigarette al giorno, è addirittura triplicata.
Alcuni studiosi vedono il
fumo femminile come una sorta di ripiego, un'azione compensativa per le donne
non appagate sessualmente che facilmente diventano fumatrici accanite. Con il
fumo questi desideri sono in qualche modo appagati anche perché la nicotina in
piccole dosi è eccitante mentre in alta concentrazione deprime anche le
necessità sessuali.
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Le conseguenze sono
devastanti, infatti nel periodo compreso tra gli anni 60 e 80 il numero di
morte per cancro al polmone tra le fumatrici è cresciuto da 4 a 7 volte ed è
rimasto stazionario nelle non fumatrici. Secondo alcuni studi americani le
donne che fumano un pacchetto al giorno potrebbero avere un infarto con un
anticipo di 5,2 anni rispetto alle non fumatrici. La nicotina nelle donna alza
il rischio di ictus, addirittura del doppio se le sigarette fumate sono più 25
al giorno Le donne sono minacciate dal fumo nei confronti della procreazione e
della gravidanza, perché con il tabagismo viene sovente alterato il quadro
ormonale.
Oggi sono state evidenziate le patologie che colpiscono maggiormente le
fumatrici, ma purtroppo si pensa che l'elenco non sia ancora completo. La
patologia più seria è il tumore in tutte le sue manifestazioni: il cancro
ai polmoni (infatti oggi muoiono più donne di carcinoma polmonare che di
quello al seno), il cancro all'utero (perché il fumo inibisce le difese
immunitarie e facilita la moltiplicazione di virus, come il Papova Virus,
implicati nella genesi di questa patologia); il cancro alla laringe, alla
lingua, all'esofago, alla vescica e ai reni. Naturalmente tutte le patologie
polmonari, la bronchite, l'enfisema e quelle del sistema circolatorio sono ad
alto rischio nelle donne fumatrici, specialmente per quelle che usano la
pillola come metodo anticoncezionale. Per queste fumatrici la probabilità di
morire per malattie cardiocircolatorie, come l'infarto cardiaco, è 10 volte più
alta rispetto alle donno che non prendono la pillola e che non fumano. Il fumo tende ad anticipare la menopausa di 1 o 2 anni, a determinare
velocemente osteoporosi e quindi il rischio di fratture,a influenzare la
formazione di ulcere gastriche , a creare problemi di debolezza della vescica,
a inaridire la pelle con conseguente formazione precoce di rughe.
I ginecologi sono concordi
nel chiedere l'astinenza dal fumo durante la gravidanza.
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Nelle
fumatrici il rischio di una gravidanza extrauterina è più alto del 40%
rispetto alle non fumatrici. |
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I motivi
di maggiore pericolosità sono da ricercarsi nel danno ormonale,
specialmente sugli estrogeni, che il fumo determina nella donna. Gli
estrogeni influiscono sugli organi genitali femminili, sul ciclo mestruale,
ma anche sul metabolismo e sul sistema immunitario, costituiscono insomma lo
scudo ormonale della donna; perciò quando questo viene rovinato dal fumo
avviene un calo del livello di estrogeni e aumenta la possibilità di
contrarre malattie. |
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La
capacità di concepire delle donne fumatrici per ogni ciclo è di circa un
terzo più bassa rispetto alle non fumatrici; infatti le cellule uovo delle prime rimangono in
uno stadio immaturo con frequenza maggiore rispetto alle donne non dedite al
fumo. |
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Il
rischio di morte in culla del bambino aumenta di 7 volte per le madri che
hanno fumato un pacchetto di sigarette al giorno durante la gravidanza.
Il fumo in gravidanza è stato messo in relazione anche con la morte
improvvisa del bambino nell'utero materno. |
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Alcuni
studi affermano che i figli di fumatrici possono avere più difficoltà di
apprendimento a scuola, che tendono a manifestare reazioni allergiche con
frequenza e che corrono grossi rischi rispetto alla probabilità di contrarre
una patologia coronarica in età adulta. |
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I
componenti del tabacco attraversano la placenta e danneggiano facilmente il
feto, causando un
rischio maggiore di malformazioni e di nascita di un bambino morto, di morte
del bambino o di un bambino di peso inferiore alla normalità, inoltre
influenza il decorso della gravidanza aumentando le possibilità di un parto
prematuro o addirittura di aborto. |