MALATTIE DELLA TIROIDE

 

 

I° Parte - Anatomia e funzionalità

 

 

II° Parte - Ipotiroidismo

 

 

> III° Parte - Ipertiroidismo

 

 

IV° Parte - Tiroiditi

L’ipertiroidismo è una condizione morbosa causata da una eccessiva concentrazione di ormoni tiroidei circolanti.

Cause

L’aumentata concentrazione di ormoni tiroidei deriva quasi sempre da una maggiore produzione da parte della tiroide. La tiroide è perciò aumentata di dimensioni.

Sono tre le principali cause:

Morbo di Basedow

Adenoma Tossico o morbo di Plummer

Gozzo multinodulare tossico

Morbo di Basedow o di Graves

E’ la forma più comune e più rappresentativa di ipertiroidismo. Numerosi studi hanno dimostrato che il sesso femminile ne è più colpito. Le fasce di età più colpite sono quelle tra i 20 e i 40 anni.
In questa patologia è stata dimostrata la predisposizione genetica. La causa che determina la malattia è tuttora sconosciuta. Si suppone che un individuo con predisposizione genetica, in seguito ad infezione virale della tiroide o ad altri agenti che stimolano il sistema immunitario, produca dei fattori autoimmunitari il cui effetto finale è quello di stimolare la tiroide alla produzione degli ormoni tiroidei. Questi fattori si ritrovano nel sangue e sono conosciuti con il nome di Immunoglobuline stimolanti la tiroide (TSI) o anticorpi stimolanti la tiroide (Tsab) .

I segni caratteristici di questa forma di ipertiroidismo sono:

ingrossamento della ghiandola tiroidea, entrambi i lobi tiroidei sono diffusamente e simmetricamente aumentati di volume (gozzo tossico diffuso),

oftalmopatia infiltrativa dovuta ad infiltrazione di cellule che intervengono nei processi infiammatori (linfociti) nei muscoli extraoculari , il paziente ha edema periorbitale e protrusione dei bulbi oculari (esoftalmo)

dermopatia dovuta ad infiltrati di cellule nel derma solitamente a livello del dorso delle gambe.

Adenoma tossico di Plummer o morbo di Plummer

Consiste nella presenza all’interno della tiroide di un adenoma (tumore benigno) iperfunzionante, mentre il restante tessuto tiroideo è funzionalmente inibito per il controllo da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi. Per questo motivo non sempre compare ipertiroidismo, solo quando l’adenoma "autonomo" provoca un ipertiroidismo clinicamente evidente si parla di adenoma tossico. Il paziente è spesso asintomatico e la diagnosi avviene casualmente mediante l’esame obiettivo al collo, dove si può apprezzare di regola un unico nodulo. La diagnosi di adenoma tossico viene fatta mediante scintigrafia.

Gozzo tossico multinodulare

La tiroide può presentare un gozzo multinodulare, ben apprezzabile mediante l’indagine ecografica, cioè si ha una ghiandola che presenta all’interno più noduli, normofunzionante, cioè che non produce un aumento della sintesi degli ormoni tiroidei. A distanza di anni può comparire un ipertiroidismo, la cui causa scatenante può essere l’assunzione di sostanze iodate.
L’adenoma tossico ed il gozzo multinodulare vengono curati chirurgicamente o mediante la somministrazione di iodio radioattivo.

Altre cause di ipertiroidismo, più rare, sono secondarie ad ipersecrezione di TSH, come può avvenire nel caso di un adenoma dell’ipofisi. Ancora si ricordi l’ipertiroidismo fittizio che compare in seguito all’assunzione di ormoni tiroidei a scopo dimagrante, in cui è tipicamente assente il gozzo.

Tiroiditi

Le varie forme di tiroiditi hanno generalmente una fase ipertiroidea. Ne parleremo in maniera dettagliata nella IV° parte.
 

Sintomi e segni comuni a tutte le forme di ipertiroidismo

Le manifestazioni cliniche dell’ipertiroidismo sono in gran parte riconducibili all’aumento del metabolismo ed all’iperattività del sistema nervoso. Si noti che l’esordio ed il quadro clinico della malattia è variabile, in particolare nelle persone anziane possono essere presenti solo alcuni sintomi o addirittura possono essere asintomatici. Più frequentemente il paziente si reca dal medico lamentando irritabilità, dimagramento e perdita di peso.

Sintomi dell'ipertiroidismo

I segni più comuni sono :

Gozzo;

Tachicardia (aumento della frequenza cardiaca) che può trasformarsi in fibrillazione, cioè il cuore perde la sua ritmicità e pompa il sangue in maniera caotica, questa è una situazione pericolosa ed è necessario intervenire prontamente;

Tremori, tipicamente limitati alle mani;

Cute calda;

Segni oculari: si può avere oftalmopatia infiltrativa, come nel mobo di Basedow, oppure retrazione delle palpebre che causa lo sguardo sbarrato dell’ipertiroideo

I sintomi più frequenti sono:

Nervosismo ed iperattività

Palpitazioni

Tachicardia

Insonnia

Aumento della sudorazione

Ipersensibilità al caldo

Astenia (mancanza di forze)

Aumento dell’appetito

Perdita di peso

Diarrea

Alterazione del ciclo mestruale

Una delle complicanze più temibili è la crisi tireotossica che è caratterizzata dalla improvvisa esacerbazione dei sintomi per un aumento importante della risposta dei tessuti periferici alle catecolamine. Si manifesta con ipertermia (temperatura corporea che raggiunge e supera i 40°C), fibrillazione atriale, disturbi gastroenterici. Questa situazione può insorgere dopo traumi, interventi chirurgici o in concomitanza di malattie intercorrenti. La crisi tireotossica se non trattata tempestivamente può portare a morte il paziente per insufficienza cardiaca.

Diagnosi

La diagnosi è di solito semplice, è sufficiente un’accurata anamnesi ed un esame obiettivo, viene poi confermata dagli esami ematochimici.
Agli esami ematici si avrà un aumento degli ormoni tiroidei con TSH soppresso. Nel caso dell’ipertiroidismo secondario all’ipersecrezione di TSH dall’ipofisi, come nell’adenoma ipofisario, si riscontreranno valori aumentati di TSH.
Può essere opportuno un test al TRH quando si ha dubbi sulla diagnosi di ipertiroidismo. La somministrazione di TRH provoca un aumento di TSH nel paziente normale, mentre nel paziente ipertiroideo il TSH non aumenta. Una risposta ridotta o assente al test al TRH si può avere anche in pazienti con adenoma o con gozzo multinodulare in cui gli ormoni tiroidei non siano alterati.
Si segnala alterazioni degli esami di laboratorio quali aumento dei globuli rossi, modeste alterazioni degli esami di funzionalità epatica (fosfatasi alcalina, transaminasi, bilirubina), riduzione del colesterolo totale.

Scintigrafia: l’utilità della scintigrafia nell’ipertiroidismo è relativa in quanto l’aumento della funzionalità tiroidea è dimostrato dal dosaggio degli ormoni circolanti. La scintigrafia fornisce informazioni indispensabili quando è presente un adenoma tossico.

Terapia

Medica
Vengono somministrati farmaci tireostatici (metimazolo, il cui nome commerciale è Tapazole), che agiscono bloccando la sintesi di ormoni tiroidei. Vengono anche somministrati dei farmaci antagonisti del simpatico, noti come beta-bloccanti, il cui compitò è di diminuire la risposta del paziente ipertiroidei al sistema colinergico. Sono perciò farmaci sintomatici e riducono le manifestazioni cliniche mediate dal sistema nervoso simpatico quali la tachicardia ed i tremori.

Chirurgica
Trova indicazione nell’ Adenoma tossico di Plummer. Viene asportato chirurgicamente il nodulo tossico con permanente guarigione della malattia.
Nel caso del gozzo tossico multinodulare, l’intervento è indicato quando il gozzo è voluminoso, ha estensione retrosternale (evidente anche ad una radiografia del torace), causa disturbi alla deglutizione ed alla ingestione dei cibi.

 

Terapia radiante
Viene eseguita somministrando radioiodio.
E’ indicata nei pazienti che non rispondono alla terapia medica, e nei pazienti affetti da adenoma tossico che non possono sottoporsi ad intervento chirurgico. L’utilizzo di questa tecnica è limitato in quanto si può instaurare un ipotiroidismo tardivo.

Altre patologie della tiroide

Se è vero che risulta più facile suddividere le patologie della tiroide considerando le variazioni degli ormoni tiroidei (ipotiroidismo ed ipertiroidismo), è anche vero che non sempre si hanno alterazioni ormonali in presenza di patologia. Si ha cioè una condizione di eutiroidismo, come già accennato parlando dell’ Adenoma di Plummer.

Le situazioni morbose trattate ora sono patologie caratterizzate da stadi clinici in cui è presente una situazione di eutiroidismo.