(Auriga, Aur, A.R.05h57m
Dec.42°49')
Stelle
Estesa costellazione zenitale dell'emisfero boreale, che si
diparte dall'estremità orientale del Toro, con il quale condivide la
stella Alnath. Contiene la stella Capella, una delle più brillanti del
cielo settentrionale ed alcuni oggetti del catalogo Messier, tutti
ammassi stellari aperti, M36, M37, M38. Confina con Giraffa a Nord, Perseo ad Ovest, Toro e Gemelli a Sud
ed infine con la Lince a Nord-Est. Quasi visibile per tutto l'anno,
eccetto per i mesi di Maggio, Giugno e Luglio, quando giace appena sotto
l'orizzonte settentrionale, raggiunge il miglior periodo di visibilità
in Dicembre, transitando intorno alla mezzanotte allo zenit. Nel mito greco rappresentava il figlio della dea Atena, inventore della quadriga, mentre la sua stella Capella, "piccola capra", è stata spesso identificata con Amalthea, la capra che allattò Zeus ancora infante. |
(Cancer, Cnc,
A.R.08h30m Dec.23°34')
(Canis Minor, Cmi, A.R.07h37m Dec.06°46')
Stelle
Il Cancro è una costellazione zodiacale nota sin dall'antichità.
In essa cadeva il solstizio d'estate, quel punto celeste in cui il Sole
toccava la massima declinazione positiva, tanto che uno dei due tropici,
venne chiamato col nome di questa costellazione. Costituita da stelle
molto deboli è famosa per l'ammasso stellare aperto, noto come M44, od
anche Alveare/Presepe. Nei paraggi anche il Cane Minore con la stella
Procione, l'ottava in ordine di luminosità. Alla destra del Cane minore appare Orione, alla sinistra del
Cancro il Leone. A Nord si trovano invece la Lince ed i Gemelli, a Sud
l'Hydra e l'Unicorno. Il loro miglior periodo di visibilità è fra
Gennaio e Febbraio, quando esse transitano per il meridiano. Per i greci il Cancro era il gambero che Era inviò contro Ercole durante la lotta di questo contro l'Hydra, od anche i due asini che aiutarono Zeus nella battaglia contro i Giganti. L'altra costellazione rappresentava invece uno dei due cani che accompagnavano il cacciatore Orione. |
(Canis Major, Cma, A.R.06h50m Dec.-22°19')
(Columba, Col, A.R.05h42m Dec.-37°55')
(Caelum, Cae, A.R.04h43m Dec.-38°10')
Stelle
Il Cane maggiore è una costellazione composta da stelle
brillanti, fra le quali si distingue Sirio, in assoluto la stella più
luminosa del cielo. Confina ad Ovest con la Lepre, a Sud con la Colomba,
a Sud-Est con la Poppa ed infine a Nord con l'Unicorno. Sorge ai primi di Novembre, quando Sirio si affaccia a Sud-Est,
mentre raggiunge il suo periodo di massima visibilità, transitando al
meridiano intorno alla mezzanotte dei primi di Gennaio. Tramonta a
Sud-Ovest in Marzo. Secondo i greci era uno dei due cani che accompagnavano Orione,
od anche il dio Anubi per gli egiziani. Dal nome di questa costellazione
deriva inoltre il termine "canicola". Questo perchè
presso gli antichi egiziani, la stella Sirio indicava con il suo
sorgere, al solstizio d'estate, il periodo più caldo dell'anno e quindi
il successivo arrivo delle inondazioni del Nilo. Questa stella inoltre
raffigurava la dea Sothis-Iside. Poco più sotto, verso Sud-Est, rasentano l'orizzonte meridionale due piccole costellazioni, la Colomba ed il Bulino (chiamato anche Cielo), per le quali non esistono origini mitologiche in quanto fanno parte di quelle moderne. Furono introdotte infatti nel 17° secolo. |
(Gemini, Gem, A.R.06h51m
Dec.24°49')
Stelle
Terza costellazione dello zodiaco, praticamente identificata con
le due stelle più brillanti, Castore e Polluce, dalle quali prende il
nome di Gemelli. Contiene il radiante delle Geminidi, uno sciame
meteoritico che raggiunge il suo massimo in Dicembre. Confina con Auriga e Lince a Nord, Toro ed Orione ad Ovest,
Unicorno e Cane minore a Sud ed infine con il Cancro ad Est. Sorge a
Settembre a Nord-Est, culmina fra Dicembre e Gennaio, mentre tramonta in
Aprile. Impersonavano secondo i greci i gemelli Castore e Polluce figli
di Zeus, detti Dioscuri, nati da una relazione adulterina del dio con la
regina di Sparta, Leda. Erano anche i fratelli della famosa Elena di
Troia. Furono molto amati a Roma tanto che i romani eressero un tempio in loro onore e li assimilarono ai leggendari fondatori della città, Romolo e Remo. |
(Orion, Ori, A.R.5h34m Dec.03°35')
Stelle
Brillante costellazione del cielo invernale caratterizzata da
stelle molto luminose. Da notare il "Cinto di Orione" e
la "Spada di Orione", formati dalle terne di stelle
allineate al centro e dalle altre tre a sud di queste, oltre alla Grande
Nebulosa di Orione ed alla nebulosa Testa di cavallo. Tagliata in due dall'equatore celeste, confina a Nord con i
Gemelli, a Nord-Ovest con il Toro, a Sud con la Lepre, ad Est con
l'Unicorno e ad Ovest con l'Eridano. Sorge a fine Settembre ad Est, passa a Sud dello zenit a metà
Dicembre e quindi tramonta ad Ovest a fine Febbraio. Contiene il
radiante delle Orionidi, che raggiungono il massimo il 21 Ottobre. Probabilmente nell'Egitto antico rappresentava il dio Osiride
mentre i greci vedevano in questa costellazione il cacciatore omonimo
intento in una battuta di caccia alla Lepre. Questa è infatti
raffigurata nell'adiacente costellazione, così come i cani di Orione
che lo seguono fedelmente. Rappresentava anche il cacciatore che Era volle punire per la sua vanità facendolo pungere ed uccidere dallo Scorpione. |
(Taurus, Tau, A.R.04h06m Dec.17°20')
Stelle
Una delle più antiche costellazioni, famosa per i due grandi
ammassi stellari aperti visibili ad occhio nudo, le Iadi e le Pleiadi,
per la Nebulosa del Granchio (residuo della supernovae osservata
da astronomi cinesi nel 1054) e per la brillante Aldebaran. Situata lungo lo zodiaco, confina a Nord con Auriga e Perseo, a
Sud con l'Eridano, a Sud-Est con Orione, ad Est con i Gemelli e ad Ovest
con la Balena e l'Ariete. Il Toro fà la sua prima apparizione a Nord-Est in Agosto, per
transitare al meridiano fra la fine di Novembre e l'inizio di Dicembre,
e poi scomparire sotto l'orizzonte a Nord-Ovest. Contiene, come abbiamo detto, gli ammassi delle Iadi e delle
Pleiadi, rispettivamente le ninfe che allevarono il dio Dioniso e le
sette figlie di Atlante. In antichità per i greci raffigurava: uno dei tanti travestimenti con cui Zeus aveva conquistato Europa, la giovane Io, tramutata in toro sempre dal re degli dei, affinchè la sua consorte Era non ne scoprisse la relazione con essa, od il minotauro del mito di Teseo e Arianna. Per gli egizi era invece il bue sacro Apis, mentre gli arabi vedevano nella stella Aldebaran l'occhio del toro. |
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