Massa (10^24 kg) |
0,64185 |
Semiasse maggiore (10^6 km) |
227,92 |
Volume (10^10 km^3) |
16,318 |
Periodo orbitale (giorni) |
686,980 |
Raggio Equatoriale (km) |
3397 |
Perielio (10^6 km) |
206,62 |
Raggio Polare (km) |
3375 |
Afelio (10^6 km) |
249,23 |
Densità (kg/m^3) |
3933 |
Velocità orbitale media (km/sec) |
24,13 |
Gravità
(m/sec^2) |
3,69 |
Velocità
orbitale max (km/sec) |
26,50 |
Velocità di fuga (km/sec) |
5,03 |
Velocità orbitale min (km/sec) |
21,97 |
Min Distanza Terra (10^6 km) |
54,5 |
Inclinazione orbitale (°) |
1,85 |
Max Distanza Terra (10^6 km) |
401,3 |
Eccentricità |
0,0935 |
Max Diametro apparente (") |
25,7 |
Periodo di rotazione (ore) |
24,6229 |
Min Diametro apparente (") |
3,5 |
Lunghezza del giorno (ore) |
24,6597 |
Magnitudine massima |
-2,9 |
Inclinazione asse (°) |
25,19 |
Diametro apparente
Sole (') |
21 |
Temperatura (C°) |
-23 |
(Fonte NASA/NSSDC)
Tabella
comparativa: Dati e proprietà fisiche dei pianeti
|
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N.B. - Tutti i dati sono posti in relazione a quelli della
Terra, considerati a loro volta pari ad 1 - (fonte NASA/NSSDC) |
Primo dei pianeti esterni, Marte, sin dai secoli scorsi, è stato
ritenuto sede di vita xtraterrestre, grazie a delle errate valutazioni di alcuni
astronomi del diciannovesimo secolo che, mal interpretando alcune strutture
della sua superficie, le scambiarono per ipotetiche opere irrigue.
Leggende cancellate però dalle sonde Viking e Mars
Pathfinder che, esplorando il suolo marziano, hanno evidenziato come il
pianeta sia inadatto alla vita, anche se sembra che in passato sia potuta
esistere almeno qualche forma di sostanza organica.
Esso è dotato di due calotte polari di ghiaccio, ben visibili con
i telescopi, che seguendo l'andamento delle stagioni si espandono e si
restringono in concomitanza dell'arrivo dell'inverno e dell'estate marziana.
L'atmosfera è ricca di azoto ed anidride carbonica, mentre la superficie,
coperta da idrossidi di ferro, che ne conferiscono il classico colore rossastro,
viene spesso spazzata da forti venti.
Credit: Edward A. Guinness,
Washington University in St. Louis and NASA - NSSDC
Quasi certa ormai la presenza di piccole quantità di acqua
congelata nel sottosuolo, lontano ricordo di quella remota attività fluviale
che ha lasciato un certo grado di erosione in alcune rocce, formando una rete di
canyon che si estende anche per migliaia di km.
Marte è inoltre sede di uno dei piu' alti vulcani conosciuti nel
sistema solare, il Monte Olympus (24 km di altezza), che pare ormai aver cessato
ogni attività.
L'asse di rotazione, inclinato di 25°, volge verso il Sole
alternativamente l'emisfero settentrionale e quello meridionale, causando quindi
un ciclo stagionale come sulla Terra.
La temperatura alla superficie varia notevolmente fra la notte ed
il giorno, rimanendo comunque sotto lo zero, a causa dell'atmosfera che è
abbastanza rarefatta e che in passato doveva essere molto piu' densa e ricca di
anidride carbonica di quanto non lo sia oggi.
La visibilità dalla Terra è maggiore quando Marte si trova
all'opposizione che, per effetto del suo periodo orbitale e di quello del nostro
pianeta, avviene ogni 780 giorni, anche se per l'eccentricità dell'orbita, che
porta il pianeta ad una distanza massima dal Sole di 250 milioni di km (afelio -
99 milioni dalla Terra) e minima di 207 milioni di km (perielio - 56 milioni
dalla Terra), la migliore visibilità si avrà in una opposizione perielica,
detta anche "grande opposizione", che si verifica mediamente
ogni 16 anni.
La composizione di Marte è stata studiata anche grazie a quelle
meteoriti rintracciate sul nostro pianeta, che gli studiosi pensano possano
essere dei frammenti di roccia marziana, scagliati nello spazio dall'urto di
grossi meteoroidi con la superficie, e successivamente catturati dall'attrazione
gravitazionale della Terra. Dalla loro analisi è venuta alla luce la presenza
di composti organici che potrebbero appartenere a microorganismi vissuti nel
passato.
Due sono i
satelliti di Marte, Phobos e Deimos, entrambi di piccole
dimensioni, e collocati su orbite equatoriali poste a breve distanza dal
pianeta. Sulla loro origine, svariate sono le ipotesi, ma la più accreditata li
fà risalire ad asteroidi catturati dal campo gravitazionale marziano.
foto JPL/NASA-NSSDC
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(Fonte NASA/NSSDC)
Nella mitologia il pianeta rosso impersonava l'omonimo dio della guerra, Ares per i greci, e padre di Romolo e Remo, molto amato dal popolo romano, tanto che in suo onore fù chiamato il mese della riapertura delle operazioni militari dopo la sospensione invernale (Marzo). Combatteva guidando un carro, ed era accompagnato dai figli Deimos, la Paura, e Phobos, il Terrore.
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