VIA LATTEA
Per lo studio delle galassie non si può prescindere dall'esaminare
la nostra, che denominata dagli antichi Via Lattea, a causa di quella
striscia lattiginosa che taglia il cielo, fa parte del gruppo locale insieme
ad altre componenti fra le quali le galassie di Andromeda e del Triangolo
e le Nubi di Magellano.
Essa appartiene al gruppo delle galassie a spirali ed è composta
da centinaia di miliardi di stelle, polveri e gas interstellari. Ha la forma di
un disco appiattito, con un diametro di 100 mila anni luce, al cui centro si
trova il nucleo circondato da filamenti che prendono il nome di bracci di
spirale. Orizzontalmente lungo il piano equatoriale stanno delle nubi oscure che
apparentemente la dividono in due emisferi.
Il nucleo è composto da stelle ed ammassi stellari la cui
nascita sembra risalire al periodo di formazione della stessa galassia. Si trova
in direzione della costellazione del Sagittario, ed è stato rintracciato solo
grazie all'abbondanza delle radiazioni emesse, visto che la sua visibilità è a
noi celata da nubi oscure.
Il disco è invece formato in larga parte da nubi di
polvere, gas interstellari e giovani e luminose stelle azzurre che
spiraleggiando si dipartono dal nucleo. Tutto attorno un alone composto
da materia a bassissima densità, quasi a rasentare il vuoto assoluto, ed
ammassi globulari.
La prova della sua struttura la si è avuta solo in tempi recenti,
anche se già nel 1785 W.Herschel aveva disegnato una mappa che grosso
modo ne richiama la forma, nel 1918 H.Shapley, analizzando la
distribuzione degli ammassi globulari, scoprì che essi erano situati attorno ad
un punto distante circa 30000 anni luce dal Sole. In virtù di queste
considerazioni, era dunque chiaro che il sistema solare era immerso in un esteso
contenitore di stelle che letteralmente lo circondava, e dislocato in una
posizione eccentrica, a poco più di metà strada, fra quello che sarebbe
risultato il nucleo galattico e le estremità dei bracci di spirale.
Tutto ciò diventa evidente osservando altri corpi galattici ed
esaminando quel cerchio che il profilo della Via Lattea disegna nel cielo e che
taglia da un estremo all'altro tutta la volta celeste in determinati periodi
dell'anno. Guardando in tale direzione (il piano equatoriale galattico), è
possibile notare una maggiore distribuzione di stelle rispetto a quelle presenti
nelle altre regioni celesti, che aumentano ancora di più in corrispondenza del
Sagittario, dove come abbiamo detto si trova il nucleo galattico.
Anche la nostra galassia ruota, ma in maniera diversa da come fanno
la maggior parte dei corpi celesti, generalmente corpi rigidi. I bracci di
spirale infatti, orbitano attorno al nucleo con velocità differenti l'uno
dall'altro, piu' velocemente quelli interni e piu' lentamente quelli situati
verso l'esterno. Tutte le stelle vengono trascinate da questo movimento, così
come il Sole e tutto il sistema solare, che seguono praticamente una traiettoria
ellittica attorno al centro galattico con un periodo che viene stimato in 250
milioni di anni e con una velocità di circa 250 km/sec.
Nella mitologia greca la Via Lattea
rappresentava del latte perso da Era, mentre allattava Ercole, che versandosi si
sparse nel cielo. L'eroe greco infatti, era figlio di Zeus ed Alcmena, la quale,
per paura di ritorsioni da parte della consorte del re degli dei, abbandonò il
neonato subito dopo averlo dato alla luce. Zeus, che teneva molto al figlio,
fece in modo allora, con la complicità della dea Atena, che la moglie stessa lo
trovasse fra i campi, la quale inteneritasi, prese immediatamente ad allattarlo
rendendo il bambino immortale. Esistono comunque anche altri miti, che
immaginano la galassia come il percorso celeste che portava al regno dei morti.
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