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Renato Curcio (Monterotondo, 23 settembre 1941) è stato uno dei fondatori dell'organizzazione terroristica delle Brigate Rosse.

La vita

È figlio di una giovane ragazza-madre pugliese emigrata a Roma, Jolanda Curcio e di Renato Zampa (fratello del più noto regista cinematografico, Luigi Zampa). Curcio, prese il nome della madre, dal momento che nacque da una relazione extraconiugale. I primi anni furono molto difficili sia per Curcio, sia per la madre, caratterizzati da difficoltà scolastiche per il bambino e di una serie di lavori precari per la madre. La morte dello zio Armando, lavoratore della FIAT, a causa d'una rappresaglia delle milizie della RSI, nei primi mesi del 1945, segnarono profondamente Curcio. Hotel congresso milano. Trascorse molti anni dell'adolescenza tra Milano ed Albenga, dove si diplomò come studente modello all'Istituto Ferrarini.

In quegli anni Curcio frequentava la militanza cattolica. Nel 1962 approda all'Università di Trento, al corso di laurea in sociologia. Sono gli anni del cosiddetto "Boom economico", che già avevano in serbo la contestazione studentesca, a partire dal 1967, con l'occupazione delle prime università. Qui incontra la sua futura compagna, anch'essa di estrazione cattolica, Margherita Cagol, detta "Mara". congresso milano 2005. Matura il proprio credo ideologico all'interno delle lotte universitarie del 1968. Aderisce ad alcuni piccoli gruppi d'estrema sinistra, che faranno da sfondo alla nascita dell'eversione armata del decennio successivo.

Nella seconda metà del 1970 fonda le Brigate Rosse come conseguenza della fusione di un gruppo di contestazione studentesca di sinistra, che facevano capo a Curcio e di un gruppo radicale operaio che faceva capo ad Alberto Franceschini ed a Mario Moretti. Curcio è rimasto in carcere dal 1975 al 7 Aprile del 1993.