Recensioni        

(Attenzione! Queste recensioni possono contenere l'epilogo del libro - Barbara)

 

 

"Con Beryl, perdutamente"

di: Barbara (webmaster)

 

Ho letto “Con Beryl, perdutamente” con grande curiosità, cosa che credo susciti sempre l’uscita di un inedito postumo del proprio scrittore preferito. In questo caso poi, la curiosità era motivata anche dal fatto che parte del libro era stata portata a termine da un’altra autrice, vista l’impossibilità di Liala in vita di completare l’opera. Non conoscevo Mariù Safier (me ne perdoni la scrittrice) e il suo stile di scrittura quindi non sapevo in che modo avrebbe continuato il libro, cosa esattamente aspettarmi da questo “esperimento”.

La storia è bella e intensa, resa particolare rispetto alle trame abituali di Liala da questo amore contrastato tra una ragazza bianca e un uomo di colore. L’ambientazione però rimane la più famosa e amata dei romanzi di Liala: la vita aviatoria. In questo caso l’ufficiale protagonista è Beryl, un bellissimo uomo congolese ardito, coraggioso, dai saldi principi morali. Si trova a Varese per esercitarsi con il velocissimo reattore MB 326, per poi tornare nella sua terra e diventare istruttore, ed è qui che Marta Gaya, giovanissima e ricca ragazza appassionata di volo, si innamora di lui. Marta (o Ilarì, vezzeggiativo con cui l’ufficiale impara a chiamarla) è bionda, con occhi azzurri e una bella figura longilinea ed elegante. Beryl è alto e imponente, con un corpo dalle proporzioni perfette e un viso talmente bello da farlo sembrare un idolo scolpito nell’ebano.Un colpo di fulmine per entrambi, consapevoli tuttavia che la strada del loro amore sarà tutt’altro che facile, perché costellata di pregiudizio, diffidenza, maldicenze, a causa della provenienza di lui. Sarà proprio in famiglia che Marta troverà l’ostacolo più duro, opposto dal fratello Giorgio che dopo la morte dei genitori ha preso la ragazza sotto la propria tutela e che, accortosi dei sentimenti di lei per il bel pilota, le vieta perentoriamente non solo di sposarlo ma anche di vederlo. Impensabile un matrimonio misto per una famiglia in vista come la loro, alla quale verrebbero chiuse tutte le porte. Marta però è determinata, resa indomita da questa passione travolgente che scuote i suoi puri 18 anni. Cerca di convincere il fratello che Beryl, anche se ha il colore della pelle diverso, è un uomo come tutti gli altri, anzi, migliore di tanti altri. Colto, intrepido, educato, generoso, Beryl è un gentiluomo, ma Giorgio tutto questo sembra non poterlo assolutamente ammettere. I due sono costretti a vedersi di nascosto, a vivere di baci rubati e strette fuggevoli, ben decisi tuttavia a lottare contro tutti e a rimanere insieme per la vita.

Non deve essere stato  sicuramente facile per la Safier raccogliere l’eredità di Liala. Non lo sarebbe stato per nessuno. Perché Liala ha uno stile suo e inconfondibile, che può piacere o meno, ma comunque unico. Detto questo, mi è piaciuto come è stato portato a termine il romanzo, la parte della Safier è in buona armonia con quella precedente, non ci sono stonature e la lettura procede fluida e scorrevole. Tuttavia in alcuni punti ho percepito qualche forzatura nei periodi, che a volte risultano un pochino appesantiti dalla volontà di spiegare un particolare (una sensazione, uno stato d’animo, un gesto) in maniera forse troppo specifica, togliendo scorrevolezza e naturalezza al testo. Inoltre, in qualche scena mi sarebbe piaciuto un po’ di pathos in più, un indugiare maggiore sulle emozioni dei protagonisti. Tuttavia, ripeto, una scrittura piacevolissima e un ottimo lavoro da parte della Safier, che ci conduce lungo il travagliato percorso dei due amanti e il loro drammatico destino, pensato tanti anni fa dalla stessa Liala.

 

 

 

"Belle nubi solitarie"

di: Loredana 

 

E’ la storia dell’amore interrotto di due poveri giovani, Gino ed Aralda.

La corruzione e la seduzione del denaro porteranno i due protagonisti verso due strade diverse. Aralda si lascerà ammaliare dal denaro, e riuscirà semplicemente a conquistare la compassione e la derisione di coloro che la circondano.

Gino Alberina si riscatterà sia moralmente sia materialmente, dall’iniziale povertà, riuscendo a farsi amare da tutti, ma soprattutto a scoprire il vero amore attraverso un affettuosissimo collie che lo porterà verso l’unica donna che ha creduto in lui.

Il romanzo è magistralmente scritto da Liala, nel quale riesce a descrivere il carattere dei due protagonisti, in modo così pieno di particolare che i due sembrano due personaggi vivi.

Il romanzo è molto attuale, e dovrebbe essere letto da tante giovani che credono di potersi affermare attraverso l’effimero denaro, e invece dovrebbero riflettere che forse il vecchio detto “Due cuori e una capanna” ha un fondo di verità.

Meglio una storia pulita e sincera che il vuoto dell’arroganza.

 

 

 

"Good-bye sirena"

di: Lella (Porto San Giorgio)

 

Il romanzo di Liala che più mi ha colpito è stato GOOD-BYE SIRENA. Amo ogni libro di Liala, ma questo, forse per la storia un po' particolare che racconta, mi è rimasto nel cuore. Il protagonista è Vico, un giovane cresciuto nel lusso, coccolato e viziato dal padre Corrado che cerca di fargli superare il trauma dell'abbandono della madre (fuggita con l'amante) avvenuto quando lui aveva solo 4 anni. Il ragazzo cresce disprezzando le donne e infischiandosene dei sentimenti altrui e calpestando l'amore che gli viene donato. A soli 17 anni inizia una relazione con Mima, una donna sposata e più grande, che finisce con l'innamorarsi profondamente di lui. Vico dal canto suo  non la ama, la tratta male, la deride e la umilia continuamente; la storia avrà un tragico epilogo perché Mima si suiciderà. Vico rimane sconvolto e si sente responsabile, cerca di dimenticare lanciandosi in storie che non lo porteranno a nulla:frequenta Gabriella che pur essendo giovanissima si rivela calcolatrice e determinata a darsi al "migliore offerente " tanto da arrivare ad avere una relazione con il padre di Vico; conoscerà una dolce ragazza inglese – Margaret – con la quale si fidanzerà convinto di aver trovato serenità e amore. Ma Margaret è innamorata senza speranza di un altro uomo che non riesce a dimenticare e Vico, amareggiato e deluso, romperà il fidanzamento. Mentre tutti questi fatti si snodano nella sua vita, Vico conosce Don Romeo, giovane parroco di un piccolo paese, e comincia a frequentare la sua Chiesa; conosce anche il Reverendo più anziano e Perpetua. Con grandissima abilità Liala proietta il lettore nei paesaggi che descrive e soprattutto lo porta piano piano a comprendere il vero cammino del protagonista, e cioè la vocazione religiosa. Vico infatti si farà prete. Pagina dopo pagina si capisce sempre di più qual è la meta finale e si comprendono anche le resistenze che Vico oppone (inutilmente) alla chiamata di Dio, chiamata che egli sente dapprima confusamente e via via sempre più chiaramente. Liala è stata talmente brava (come sempre del resto...) da riuscire  a descrivere con parole lievi e semplici un fatto così profondo e importante come la vocazione religiosa. Qualcuno dice che Liala ha scritto favole, cose inverosimili, io credo invece che se si leggono le sue pagine con attenzione è facile ritrovare in una frase, in una parola, in un passo, qualcosa che ci riguarda da vicino. A me è successo proprio con GOOD-BYE SIRENA: qualche anno fa ho vissuto l'esperienza della conversione e leggendo questo libro ho ritrovato un po' di me stessa e delle mie emozioni.

 

 

"Tra le tue braccia e sul mio cuore"

di: Joey

 

Ho letto "fra le tue braccia e sul mio cuore" in seguito ad una scommessa con una mia amica. "Leggilo" mi aveva detto un giorno" e vediamo se non riesce a commuoverti!". Beh, aveva ragione. Ho 15 anni e, fino a qualche mese fa, non ero nemmeno a conoscenza dell'esistenza di Liala. Ma, essendo una lettrice accanita, questo "librone" di ben 537 pagine mi ha subito incuriosita. E così ho cominciato a leggerlo. Una pagina, un'altra...le avventure di Bimbi e Adorno, il loro amore tanto grande quanto travagliato...beh tutto questo mi è entrato dentro, nella testa, nel cuore. Pagina dopo pagina mi sono ritrovata a sorridere della dolce Bimbi, testarda ma così fragile, della sua semplicità, del suo modo così genuino di vedere e vivere il mondo, della sua tenerezza. E mi sono ritrovata a piangere delle sventure dei due innamorati, del drammatico finale, di quel grande amore suggellato, sul finale, da una promessa senza precedenti "fra le tue braccia...e sul mio cuore". In un mondo come quello in cui viviamo, dove ipocrisia e sregolatezza sembrano all'ordine del giorno, è bello lasciarsi andare alla lettura di Liala e immergersi nel suo mondo così romantico e pieno di dolcezza, capace di far emozionare anche i cuori più refrattari e farli battere come nessun'altra scrittrice sarebbe capace di fare.

 

 

"Tra le tue braccia e sul mio cuore"

di: Alessandra (Miami, Florida)

 

Uno dei libri di Liala che mi ha maggiormente colpito è Tra le tue braccia e sul mio cuore. E' anche credo uno dei più lunghi, a giudicare dalle dimensioni del libro. Sia i personaggi femminili che quelli maschili sono descritti magistralmente. E la storia non è mai prevedibile, nè banale. Nel mondo di Liala, i protagonisti si assomigliano a volte, ma non in questo romanzo. Qui, forse con l'unica eccezione di Adorno che incarna il ruolo del pilota aviatore caro a Liala, le figure principali hanno sfaccettature complesse ed ognuno sembra vivere un proprio conflitto. L'epilogo poi è di una tragicità quasi catastrofica. La sfortunata protagonista è destinata a non trovar pace in mezzo a tanti uomini, che quasi giocano con Lei come si trattasse di una bambola (vedi Patti Pravo). Solo nel suicidio finale, Bimbi riesce forse a impugnare le redini del proprio destino, mentre gli uomini si dibattono tra convenzioni sociali, onore, vanità ed egoismi. Tra gli altri personaggi femminili, Enza rappresenta la donna tradizionalista completamente sottomessa dal marito (specie ormai estinta), mentre Laura la donna moderna, disinvolta, pronta alla menzogna e al compromesso, super egoista, eppure al finale trionfatrice (quando riesce ad acciuffare l'amore di Fulco, nonostante il suo ruolo nella disgrazia di Bimbi). Devo dire che nel caso di Laura, Liala mi ha sorpreso. Infatti mentre nei suoi romanzi appare sempre una certa giustizia morale, che premia chi ha rispettato certi canoni e condanna chi prende scorciatoie, qui Laura che pure partecipa alle macchinazioni del cugino, riceve solo una scrollata di spalle quale punizione. Cerca di redimersi, non per pentimento, ma per paura di perdere Fulco se Adorno non recupera la fidanzata.

 

 

"Bisbigli nel piccolo mondo"

di: Flaminia (Catanzaro)

 

 

Il romanzo che ho recepito come il più bello in assoluto tra tutti quelli che ho letto di Liala è senza dubbio Bisbigli nel piccolo mondo. Sia pure nei limiti dei temi prediletti dalla scrittrice – lo sfarzo eccessivo degli ambienti, l’assoluta perfezione fisica dei personaggi, l’eleganza smisurata degli abiti e degli accessori, i superlativi di cui troppo spesso l’autrice ha abusato – questo romanzo è, nel suo genere, un piccolo grande capolavoro. L a storia  vibra di vita vera, ogni oggetto, ogni situazione, ogni essere umano esprime una realtà effettiva priva finalmente di esagerazioni dove la povertà è povertà senza miserie e senza indulgenze, dove la ricchezza si percepisce come una sofferta esperienza umana e non come miracolistico accumulo di denaro. La gente che popola questo piccolo mondo, in apparenza accogliente e raccolto ma che ospita una serpe nelle sconnessure di ogni muro, è tratteggiata con una limpidezza che consente ai lettori un approccio immediato, personale, emotivo e sincero, commovente ed esaltante con tutte le situazioni. Mancano, in questa vicenda, tutte le forzature estetiche e descrittive che negli altri romanzi immancabilmente affiorano e si connotano come inspiegabili ed inutili artifici. E’ come dialogare personalmente con tutti i personaggi che non sembrano guidati da un’unica penna ma spinti unicamente dalla loro indipendenza morale e caratteriale.

Ci sono tre belle donne – una madre ancora giovane di due figlie quasi coetanee – giunte in Italia dagli Stati Uniti come ereditiere di una famosa ballerina che però non le ha lasciate se non di una vecchia villa sul lago.Tre donne – due apatiche e apparentemente sprovvedute,una intelligente e fattiva -  che la loro defunta zia ha messo nelle condizioni di provvedere a se stesse. Incapaci di farlo con un lavoro,si affidano al destino che si presenta loro nelle sembianze di un ricco e rozzo industriale intenzionato a sposare la più giovane delle ragazze,ma il matrimonio sfuma per colpa dei pettegolezzi che infangano la donna innocente a causa della sorella maggiore effimera e sventata che sembra volersi dedicare soltanto all’amore in tutte le sue forme.

All’industriale subentra un agiatissimo salumiere che ha la bottega in paese e che circuisce la piccola famiglia con un ininterrotto flusso di doni: odorosi prosciutti, raffinata cioccolata, dolci di eleganti pasticcerie milanesi, denaro.

Nella conquista è supportato e affiancato da una tremenda ruffiana, tale Brigida, così vera e così ben tratteggiata che chiunque vorrebbe schiaffeggiare e graffiare come merita.

La storia ha un lieto fine al quale si giunge per gradi. L’infelice fidanzata del salumiere,segretamente innamorata di un semplice meccanico,non sposerà il ributtante promesso sposo. La sorella pericolosamente sentimentale ritroverà la strada persa in America e tutti ritroveranno il buon senso,ma soltanto dopo un avvicendarsi di situazioni – per altro normali – che metteranno in evidenza la vita di provincia in tutti i suoi angoli sotto la luce ancora triste e ancora debole che emanano le timide lampadine dell’immediato secondo e disastroso dopoguerra sia nelle case della povera gente,sia nelle umili botteghe del paesetto lacustre, sia nelle sagrestie frequentate da pie femmine senza scrupoli e senza morale.

C’è – e se mancasse,il quadro risulterebbe menomato e malsicuro come un armadio con tre gambe – il mondo dei ricchi non più tali a cui la guerra ha imposto un rovescio di fortuna e quello dei ricchi, tali proprio grazie alla guerra e alla borsanera. C’è chi può comprare, come sempre, anche il corpo di una bella donna e usarne fino a che ne abbia voglia,c’è chi può spendere cifre altissime per un abito o un gioiello mentre, dalla parte opposta, c’è chi risolve l’esistenza quotidiana reggendo una fatica senza speranze.

E’ un bel romanzo tenero ed affettuoso,dinamico e coinvolgente,elegante proprio perché privo di sofismi descrittivi,dotato di una rara sensibilità umana,in grado di inglobare nelle sue pagine temperamenti diversi tra loro perfettamente armonizzati non dall’annullamento delle naturali differenze ma dalla esaltazione di ognuna di esse.

C’è un’interazione che attrae costantemente il lettore,pagina dopo pagina.

C’è il calore dei vecchi caminetti che entra nelle case dei lettori.

C’è la malinconia del lago che avvolge come una soffice nebbia.

C’è il profumo dei cibi che rallegra lo spirito.

Ci sono il bene e il male come dappertutto,in una continua vivace alternanza di sentimenti e di dolore.  

 

 

 

"Lascia che io ti ami"

di: Mariangela

 

Anche io come te leggo Liala da quando avevo 13 anni. Ora ne ho 25, e nonostante siano trascorsi ormai 12 anni, continuo a leggere queste meravigliose storie senza tempo.Anche se sembra che in questo mondo non ci sia più spazio per la poesia, attraverso le pagine di questi libri si abbandona per qualche ora la non sempre facile quotidianità per lasciarsi avvolgere da una atmosfera magica, che ha un sapore antico ed eterno nello stesso tempo. Le storie di Liala sono entrate nel mio cuore in punta di piedi, e ognuno dei personaggi che ho incontrato nella lettura, mi è rimasto un po' nel cuore. Lascia che io ti ami è stato il primo romanzo che ho letto, e ancora adesso è uno dei libri più cari che ho. Sono innamorata della Zurigo descritta da Liala, e sogno di andare a Genova per incontrare un medico condotto di nome Giordano Fiume... Vorrei poter trascorrere qualche ora ascoltando i racconti di Maggiolè Far, o lasciandomi cullare dalle note di Glauco Uz. Solo fantasia? Ho avuto momenti difficili nella mia vita, ma se ne sono uscita è stato anche grazie a dei libri dalle tenere copertine...Leggete, leggete, leggete i libri di Liala, sono libri pieni di gioia, dolore, speranza, amarezza, poesia... Sono perle nel mare.