Perchè
manifestiamo
L'uguaglianza
di tutti i cittadini davanti alla legge è un principio
fondamentale di tutte le società democratiche. Questo principio
è messo seriamente in pericolo dalla proposta di legge
Cirami che vuole modificare il codice di procedura penale italiano.
La legge Cirami, se approvata, amplierà enormemente le
possibilità per un imputato di chiedere il trasferimento
del processo ad un altro giudice e ad un'altra sede. La legge
Cirami permetterebbe che si ripetano in Italia casi clamorosi
di trasferimento di processi, come i processi di mafia negli anni
'60, il processo per la strage di Piazza Fontana o quello per
il disastro del Vajont. La legge Cirami bloccherà la giustizia
italiana. Essa farà solo gli interessi di alcuni imputati
eccellenti, che potrebbero iniziare uno scandaloso "gioco
dell'oca" giudiziario, con cui rifiutare un tribunale dopo
l'altro, fino alle calende greche dell'impunità per prescrizione
del reato.
Oggi scendiamo
in piazza per difendere lo stato di diritto e l'uguaglianza di
tutti i cittadini davanti alla giustizia.
Il governo
Berlusconi e tutta la sua maggioranza di centro destra sostengono
fortemente la proposta di legge Cirami e la considerano una priorità.
|
Clicca
sul'immagine per ingrandirla
|
In luglio,
durante l'esame della proposta al Senato, la maggioranza ha abusato
delle regole procedurali per permettere che la proposta fosse
adottata in tempi rapidissimi. Alla Camera, la maggioranza cercherà
di ottenere lo stesso risultato. Oggi scendiamo in piazza per
sostenere la battaglia parlamentare dell'opposizione.
Domani, sabato
14 settembre a Roma si svolgerà una grande Festa di protesta
per dire no alla legge Cirami, per una giustizia uguale per tutti,
per la difesa dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione,
per la libertà di informazione. Oggi scendiamo in piazza
in segno di solidarietà con tutte le associazioni della
società civile che hanno organizzato la manifestazione
e con tutti i cittadini italiani che vi participeranno.
|