NOTIZIARIO SU LAVORO E LOTTA DI CLASSE

Maggio 1996

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"Il manifesto 14/05"

ALENIA

A Torino le RSU e la direzione dell'Alenia hanno raggiunto una intesa sulla gestione degli orari. L'intesa prevede che non si effettui più alcuna ora di straordinario oltre una soglia di dieci ore, e riconosce il maggior valore del lavoro svolto il sabato. Questo dovrebbe permettere il reinserimento di lavoratori in mobilità. Soddisfazione da parte sindacale. Va ricordato che nel '95 i lavoratori dell'Alenia erano stati a lungo impegnati in scioperi e manifestazioni in varie parti d'Italia.

FIAT

A Pomigliano ieri lo SLAI COBAS dell'ALFA ha proclamato uno sciopero contro la decisione dell'azienda di appaltare all'esterno la produzione di cablaggi. Allo stabilimento di Giuliano i lavoratori sono saliti sui tetti. La produzione dei cablaggi interessa 850 addetti il cui destino occupazionale è a rischio. I COBAS chiedono al futuro governo Prodi di pronunciarsi su quello che appare come un continuo e progressivo smantellamento dell'ALFA sia ad Arese che a Pomigliano.

 
"Il manifesto 16/05"

UNA FABBRICA NEL GARAGE E DIECI DONNE SOTTO RICATTO.

A Troia, in provincia di Foggia, i carabinieri entrano in un laboratorio tessile (scavato in un box auto) dove la paga e di 10.000 lire al giorno.
Vi lavoravano donne tra i 15 e i 30 anni. lavoravano 10 ore al giorno per confezionare capi di biancheria intima che poi venivano venduti alle industrie del nord. Guai a chi protestava.

MORIRE A VENT'ANNI.

E' morto con la carotide recisa da un tassello di legno in una fabbrica di Uboldo, in provincia di Varese. Era apprendista dell'impresa Guzzanti, con sette dipendenti.
Il ragazzo stava lavorando ad una macchina levigatrice, poco distante il titolare dell'azienda azionava una sega circolare dalla quale è partito il tassello che ha ucciso Giovanni Colombo. Le macchine erano collocate alla distanza di sicurezza? C'era una protezione attorno alla sega circolare?

CALABRIA, SCIOPERO DELLA FAME.

Ad Acri è giunto al sedicesimo giorno lo sciopero della fame attuato da sette disoccupati. Nel comprensorio di Acri la disoccupazione tocca punte altissime.

PREVISIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER L'ITALIA:

PIL + 1,8% (3% nel '95)

Inflazione 4,1%

Rapporto tra deficit e PIL 6,3% (in calo)

Il rapporto governativo è molto più ottimistico.

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Note

L'arroganza padronale, la ricerca di sempre maggiori profitti, la frantumazione della composizione di classe in uno scenario da far west, l'uso dei disoccupati in concorrenza agli occupati, il lavoro nero e precario: in questo scenario la lotta di classe la fa il capitale contro il lavoro. Perchè non parlare più di lotta di classe?

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"Il manifesto 21/05"

AVEZZANO MODA: DALLA GEPI AI PRIVATI

La definiscono "una pagliacciata". Dopo 52 giorni di occupazione della loro fabbrica, le 127 lavoratrici dell'Avezzano Moda sono distrutte: per la fatica dei turni di occupazione giorno e notte, perchè sono senza salario e perché alla fine non otterranno neppure la cassa integrazione.
Furiose contro tutti, ce l'hanno anche con CGIL e CISL. [...] ieri, una comunicazione informale del ministero del lavoro (TREU) ha fatto sapere che per la cassa integrazione non ci sono i presupposti.
[...] L'azienda è stata ceduta solo tre mesi fa dalla GEPI all'imprenditore Alfio TOMBOLINI. Il
mercato c'era, i capi d'abbigliamento prodotti erano richiesti dal mercato internazionale. Quale sarebbe dunque "la crisi"? A quanto pare si tratterebbe solo del fatto che tra GEPI e imprenditore è insorta una disputa monetaria.

FIAT, CIG PER TUTTO GIUGNO

La Fiat Auto ricorrerà alla cassa integrazione anche nelle ultime due settimane di giugno. Complessivamente in tutto il mese saranno prodotte 18 mila vetture in meno. La cassa integrazione interesserà 10.300 lavoratori dal 17 al 23 e 12.000 dal 24 al 30.

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Note

E' evidente che quando c'è una qualunque "crisi", si chiede ai lavoratori, che non hanno altro reddito che quello derivante dalla loro posizione di lavoratori subordinati al capitale, di sacrificarsi. L'imprenditore non sacrifica nulla di suo, non ci pensa proprio. Pertanto, perchè proporre una cosa che non è, in fondo, nè possibile nè etica, come l'unità di interessi (cogestione) tra padroni e lavoratori? I primi la intendono solo come subordinazione dei secondi ai propri interessi.

 
"Il manifesto 24/05"

MENO ORE, PIU' POSTI. IN FRANCIA

Prima manifestazione Unitaria sindacale per la riduzione dell'orario di lavoro. 32 ore contro la disoccupazione. Si è trattata della prima grossa manifestazione sindacale dal dicembre scorso. In essa erano presenti il sindacato filo-socialista e altri sindacati categoriali (insegnanti, quadri) e la Cgt, ma non Force Ouvriere, la quale non crede nella riduzione del tempo di lavoro.
Il padronato sta manovrando in ogni contrattazione per ottenere il massimo della flessibilità, grazie: all'annualizzazione dell'orario di lavoro (In Francia 1607 ore contro una media - di parte padronale - di 2158 in USA) e alla riduzione di salario. E senza pensare a nuove assunzioni.

 

BONN NIENTE ACCORDO SUL PUBBLICO IMPIEGO

Dopo una maratona negoziale di 25 ore le controparti hanno deciso di convocare la commissione arbitrale prima di passare ad una fase di lotta ad oltranza per 3,2 milioni di lavoratori del pubblico impiego.

USA, LEGGE SU SALARIO MINIMO

La camera ha approvato ieri pomeriggio con il voto dei deputati repubblicani il pacchetto di legge per rialzare in due anni da 4,5 a 5,15 dollari l'ora il salario minimo negli USA.

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Note

In generale bisogna cogliere la riflessione che viene fatta a livello del mondo del lavoro sulla necessità di mutare alcune cose nei rapporti di lavoro, nell'organizzazione dello stesso e nella ripartizione del reddito (e del profitto). Queste riflessioni, a mio avviso, si scontrano con la naturale resistenza della classe capitalista a non calare di un punto il proprio profitto, mascherando ciò con le esigenze produttive, gli investimenti ecc. Non c'è mai un riferimento a quanto "concretamente" un padrone si mette in tasca. Su queste tendenze e controtendenze dell'attuale fase di sviluppo del capitalismo si dovrebbe avviare una riflessione, sulle soluzioni di tipo riformatore, su quelle di tipo conservatore, su quelle di tipo rivoluzionario. E' comunque evidente che le cose devono mutare: in direzione di aumento della flessibilità della manodopera e diminuzione dei salari, per il capitale; in direzione di riduzione dell'orario, livelli salariali adeguati e aumento dell'occupazione, per i lavoratori.

 
"Il manifesto 28/05"

FOCHI

3500 dipendenti, fatturato e ordinativi per diverse centinaia di miliardi. Questa era la Fochi, uno dei principali gruppi nazionali di impiantistica industriale e civile.
Adesso [...] centinaia di lavoratori sono in cassa integrazione.. Sul Sole 24 ore è stata pubblicata la notizia - mai smentita da parte dei commissari - dell'imminente messa in vendita della Fochi Energia, della Macchi e della FBM Hudson: ovvero tre pezzi forti del gruppo.
Il Neo ministro Bersani ha nominato Campagnoli - fino ad un anno fa segretario CGIL di Bologna - suo rappresentante per seguire gli sviluppi della vicenda

LAVORO La terza via di Confindustria

E' il "lavoratore coordinato", la "terza via" tra lavoro subordinato e lavoro autonomo, che dovrebbe affrontare insieme alle imprese le sfide aperte dai cambiamenti tecnologici. Lo ha proposto il vice presidente della confindustria Carlo Callieri. "C'è bisogno di nuove regole per il lavoro perché è cambiato il contesto competitivo spingendo l'azienda verso il decentramento e la globalizzazione".

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Note

La tendenza è sempre più marcatamente quella della "deregolamentazione" del mercato del lavoro, sia per quanto riguarda il rapporto capitale-forza lavoro, sia per quanto riguarda il rapporto tra impresa e stato, cioè i controlli normativi per l'impianto di industrie, in questo caso quelle chimiche, che sappiamo bene quali problemi possono creare alle popolazioni limitrofe. Quando i padroni parlano di limitare le spese burocratiche o di ridurre i salari dei dipendenti, dimenticano costantemente di parlare dei propri redditi, i quali non vengono mai toccati. Il profitto è profitto, sul suo altare tutto è sacrificabile, tranne la barca, la villa e l'aereo privato.

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"Il manifesto 29/05"

INFORTUNI: UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA

Aveva solo 20 anni ed è morto precipitando dal tetto di un capannone che ha ceduto; era su una impalcatura in un cantiere edile, è caduto ed ora è in ospedale in prognosi riservata; stavano lavorando e sono stati investiti da una fuga di ammoniaca proveniente da una cella frigorifera che ha obbligato i vigili del fuoco ad evacuare temporaneamente una ventina di persone. Sulmona, l'hinterland milanese, Carbonara di Po, ieri tre diversi incidenti sul lavoro. Un bollettino grave quanto terribilmente 'normale', se si pensa che nella sola Lombardia, secondo dati sindacali, 120 persone l'anno muoiono lavorando e 135mila restano ferite.

OCCUPAZIONE: GRANDE INDUSTRIA AL PALO

Ferma l'industria, ancora in sensibile calo i servizi: così l'occupazione nelle imprese con più di 500 dipendenti. Tendenza a salire per quanto riguarda i salari nominali. Industria: fatto 100 il numero degli occupati nell'88 a febbraio '96 si è assestato a 76,9 -0,5% rispetto al '95. La cassa integrazione comincia ad essere riusata in misura crescente, +6%. Il salario su base annua è aumentato del 6,2%, un dato ingannevole se misurato sull'inflazione attuale. Infatti questi aumenti salariali dell'ultimo anno avevano lo scopo di recuperare il potere d'acquisto degli ultimi 2 anni, durante i quali il costo della vita è aumentato di oltre il 10%. I salari reali, dunque, continuano a scendere. Servizi: contrazione dell'occupazione nelle grandi imprese. Per un indice 100 nel 92, siamo oggi a quota *90,7*, con un calo si base annua del 2,1%. Quasi fermi i salari, +0,9% su base annua.

 
"Il manifesto 30/05"

 

ISTAT: SALARI QUASI FERMI AD APRILE

In aprile l'indice delle retribuzioni orarie contrattuali dei lavoratori dipendenti è risultata pari a 127,6 (base 100 nel '90) registrando un aumento congiunturale, rispetto a Marzo, dello 0,1%. A determinare l'aumento ha contribuito principalmente il nuovo accordo per i dipendenti delle aziende elettriche (+4%) e l'aumento dei livelli retributivi di base dei dipendenti delle aziende della gomma e materie plastiche (+3,8%). Insomma i salari crescono meno dell'inflazione, con conseguente perdita del potere d'acquisto.

ALFA, SIT-IN A MONTECITORIO

I lavoratori degli stabilimenti Alfa Romeo di Arese e Pomigliano manifestano questa mattina in piazza Montecitorio. Il sit-in è stato indetto dai Cobas per chiedere a Romano Prodi un "immediato intervento riparatorio" per il rispetto della delibera del CIPI del 13 novembre 1986 sulla cessione dell'Alfa alla Fiat. Secondo i Cobas "negli ultimi 10 anni nessun governo ha mai osato verificare il rispetto della delibera che pure prevedeva il mantenimento della struttura produttiva e la salvaguardia dell'occupazione". In contemporanea, lo Slai Cobas di Pomigliano ha indetto uno sciopero di 8 ore.

 
"Il manifesto 31/05"

230.000 MILIARDI RUBATI

Nelle somme sottratte al fisco il doppio del fabbisogno dello stato. I commercianti nascondono tre quarti del dovuto. I piccoli imprenditori e gli artigiani poco meno, i liberi professionisti quasi la metà del dovuto. E' questa l'ultima stima scientificamente disponibile dell'evasione, elaborata dal professor Luigi Bernardi e diffusa dall'Ifa, organizzazione mondiale dei tributaristi.

 

SCIOPERO ALLE MECCANICHE A MIRAFIORI

Milleduecento lavoratori in corteo alla vigilia dell'incontro previsto per oggi sul piano industriale. I sindacati litigano e la Fiat sta a guardare. Il corteo è uscito poco prima delle dieci da via settembrini. Era un corteo lungo che si è infittito tra le linee di produzione dei motori, ingrossato dalle preoccupazioni per un futuro occupazionale e produttivo sempre più incerto. Nel pomeriggio anche i lavoratori del secondo turno sono usciti dalle officine meccaniche. E l'alta adesione agli scioperi indetti dalle RSU, e non dalla Fiom, ha finito per surriscaldare la vigilia dell'incontro all'Unione Industriali.

COFFERATI: NO AL SALARIO D'INGRESSO

Il leader della CGIL ha detto di non condividere la proposta del salario d'ingresso perché "non è la strada per creare nuovi posti di lavoro nel Mezzogiorno". [...] "Poi, questo non significa che non si possono cercare soluzioni contrattuali che riducano i costi di produzione per le aziende che si insediano per la prima volta in un'area debole".

ALFA ROMEO: IN 250 A MONTECITORIO

Innalzando bandiere rosse e gridando slogan anti-Prodi, circa 250 lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese e Pomigliano hanno manifestato ieri davanti a Montecitorio chiedendo garanzie per il loro posto di lavoro. "I lavoratori - ha detto un portavoce - non hanno mai digerito il regalo del gruppo Alfa alla Fiat, la quale ha solo intascato ma non ha mai mantenuto gli impegni presi".

 

UOMINI, DONNE E GIOVANI. TUTTI DISOCCUPATI

Dati presentati al congresso regionale CGIL in Sicilia.

"Dal '92 al '96 pià di 200.000 persone hanno perduto il lavoro. Aumenta drammaticamente il numero dei cosiddetti "scoraggiati". Ci sono, cioè, 250.000 persone che vorrebbero un lavoro ma pensano di non poterlo ottenere. Se queste si presentassero sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione salirebbe alle stelle. Oggi oltre il 50% dei giovani è senza lavoro, e quasi il 40% delle donne sono disoccupate". Questo è il quadro del mercato del lavoro in Sicilia.